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Francesco De Gregori

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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 02:00

    Scritto da: t.r.e. 30/11/2005 1.57
    in che modo li ha trattati, scusa??



    la forma canzone... nulla di personale... manca quel tocco di genio che distingue un mito da un buon artista...
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    00 30/11/2005 02:02
    de gregori ne avuti. questo è poco ma sicuro.
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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 02:03

    Scritto da: Prof V 30/11/2005 2.02
    de gregori ne avuti. questo è poco ma sicuro.



    se lo dici tu... sarà vero...
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    00 30/11/2005 02:06
    ha avuto delle trovate liriche commoventi, degne del miglior signor x. volevo dire lennon, ma poi la gente parla [SM=x245520]
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    00 30/11/2005 12:06

    Scritto da: Prof V 30/11/2005 2.06
    ha avuto delle trovate liriche commoventi, degne del miglior signor x. volevo dire lennon, ma poi la gente parla



    Ecco, questa è la più grossa di tutte...
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    00 30/11/2005 13:04
    ti invito a trovare lacune nell'elaborazione testuale di de gregori se paragonata a quella di lennon (solista).
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    indifference
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    00 30/11/2005 13:07
    ***

    Scritto da: Emanuele Brunetto 30/11/2005 1.55
    Non mi sembra ne anormale ne innovativo il fatto che abbia trattato temi di casa nostra, è italiano, non poteva mica parlare del Vietnam o del Water Gate... è il modo in cui ha trattato questi temi che lo rende monotono, anacronistico, ripetitivo e paraculo...



    ha pure parlato del Vietnam, il brano è "Saigon".
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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 13:14

    Scritto da: Prof V 30/11/2005 13.04
    ti invito a trovare lacune nell'elaborazione testuale di de gregori se paragonata a quella di lennon (solista).



    Il paragone non sussiste proprio.
    E oltretutto è offensivo nei confronti di Lennon esaminarne solo la carriera solista.
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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 13:15

    Scritto da: indifference 30/11/2005 13.07
    ha pure parlato del Vietnam, il brano è "Saigon".



    ...apposto, quindi è pure tuttologo... [SM=x245544]
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    00 30/11/2005 13:35
    Re:

    Scritto da: Emanuele Brunetto 30/11/2005 13.14


    Il paragone non sussiste proprio.
    E oltretutto è offensivo nei confronti di Lennon esaminarne solo la carriera solista.



    avrei parlato di beatles...quindi i testi di de gregori non sono, neppure lontanamente, accostabili a quelli di Lennon?
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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 14:28
    Non a mio avviso.
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    indifference
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    00 30/11/2005 15:40
    ***
    "Degregori è finito", lo dicono in tanti. ma chi?
    lo dice chi non lo conosce,semplice.
    gli ultimi due album, "amore nel pomeriggio" e "pezzi", raccolgono brani che possono essere, tranquillamente, considerati tra i migliori di Degregori, certamente diversi dai brani targati '60 o '70, ed alrtettanto diversi da quelli datati '80 , ma bellissimi.

    in molti dicono "non è più quello di prima". chi lo dice?
    lo dicono gli stessi che lo avrebbero accusato di essere sempre uguale a se stesso , dunque ripetitivo in qualche modo.

    la storia di DeGregori,la storia musicale, possiamo ,a mio avviso, dividerla in 4 epoche : "60-70","80" ,"90" e "2000".

    parliamo di 40 anni e chi sa quante centinaia di canzoni.
    Canzoni che hanno segnato la musica italiana, che hanno lasciato solchi profondissimi, l'unico a cantare di Pasolini, l'unico a dedicare canzoni a Marco Pannella, l'unico a duettare con DeAndrè (per molti giustamente ritenuto il più grande), l'unico ad influenzare DeAndrè, l'unico ad essere criticato dalla destra e dalla sinistra, l'unico che negli anni '90 ha fatto uscire un album di canzoni popolari, l'unico ad andare sempre al concerto del 1° maggio, insomma l'unico (insieme al compianto deandrè) che se n'è fottuto e se ne fotte tutt'ora di quello che dice la gente, l'unico coerente con se stesso e non con l'idea che glia altri hanno di lui.

    Degregori ha scritto canzoni così belle che sono state in grado di offuscare il resto della sua dicografia. Brani storici che hanno fatto si che di degregori siano conosciute solo le 15 0 20 canzoni che PER PRIME lo hanno reso celebre: rimmel, alice, la storia, la donna cannone, la leva calcistica del '68, pezzi di vetro, buonanotte fiorellino,generale, niente da capire, viva l'italia...e potrei continuare a dirne almeno altre 10!

    e gli altri brani? che fine hanno fatto?
    gli altri brani sono dei capolavori, solo che non hanno avuto la stessa pubblicità degli altri. chi conosce "tutto più chiaro che qui" , "povero me", "un uomo dalle spalle larghe, "il nero", "san lorenzo" , "capatàz", "gesù bambino", "due zingari", "saigon", "piano bar", "disastro aereo sul canale di sicilia" , "festival", "belli capelli" ,"caterina", "la ragazza e la miniera"....e tantissime altre.

    canzoni che hanno attraversato 40 anni e che arrivano fino al 2005...eppure qualcuno dice ancora che degregori è "morto" , a proposito chi conosce il brano di Degregori "Degregori è morto" ? consiglio anche questo...

    vorrei dire anche un'altra cosa, proporzionalmente Bob Dylan è stato più importante per l'America rispetto a Degregori per L'italia (forse il ruolo che aveva Dylan in america in Italia era "occupato" da DeAndrè) , ma non saprei chi dei due sia più grande.

    per quanto riguarda Lennon, sembra difficile un accostamento per via del sound totalmente differente, ma se ci limitassimo ad analizzare la parte testuale e lirica dei brani non vedo perchè non si possano mettere a confronto.

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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 16:32

    Scritto da: indifference 30/11/2005 15.40
    "Degregori è finito", lo dicono in tanti. ma chi?
    lo dice chi non lo conosce,semplice.



    1) E' presuntuoso da parte tua sostenere che "non lo conosce" ogni qual volta che qualcuno si azzarda a criticare De Gregori. Io personalmente non ho una visione globale dei lavori di De Gregori (nel senso che non conosco per filo e per segno tutti i suoi brani), ma ho una buona conoscenza che mi permette di criticarlo.


    Scritto da: indifference 30/11/2005 15.40
    l'unico coerente con se stesso e non con l'idea che glia altri hanno di lui.



    2) Si hai ragione, la coerenza è proprio il suo forte. Proprio quest'anno ha infatti partecipato a quella splendida manifestazione nazionalpopolare che è il Festivalbar... i fans saranno stati felicissimi...


    Scritto da: indifference 30/11/2005 15.40
    vorrei dire anche un'altra cosa, proporzionalmente Bob Dylan è stato più importante per l'America rispetto a Degregori per L'italia (forse il ruolo che aveva Dylan in america in Italia era "occupato" da DeAndrè) , ma non saprei chi dei due sia più grande.



    3) Questa è una bestemmia e lo sai pure tu.
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    00 30/11/2005 18:32
    de gregori più importante di dylan?
    che vuol dire più importante? anche zucchero è più importante di bugo.... [SM=x245509]

    analisi in termini artistici ne possiamo fare quante ne vuoi tu, ma in termini di importanza non ha molto senso, anche perchè la vetrina di dylan non potrà mai essere quella di de gregori, per una questione linguistica.
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    00 30/11/2005 18:48
    dylan > de gregori
    de andrè > de gregori
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    [SM=x245559]
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    Emanuele Brunetto
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    00 30/11/2005 19:02

    Scritto da: Eu Amnesiac 30/11/2005 18.48
    dylan > de gregori
    de andrè > de gregori



    faglielo capire... [SM=x245530]
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    00 30/11/2005 23:18
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    Scritto da: Prof V 30/11/2005 18.32
    che vuol dire più importante? anche zucchero è più importante di bugo.... [SM=x245509]

    analisi in termini artistici ne possiamo fare quante ne vuoi tu, ma in termini di importanza non ha molto senso, anche perchè la vetrina di dylan non potrà mai essere quella di de gregori, per una questione linguistica.



    più importante perchè Dylan aveva una vetrina diversa da quella di DeGregori.
    Dylan ha iniziato in America, ha vissuto in "prima persona" il dramma del Vietnam, ha potuto prendere parte (in quanto americano) a tutto ciò che girò intorno all'evento di Woodstock (pubblicità compresa ed ambiente favorevole a certe tematiche). Non voglio togliere nulla al merito ed alla grandezza dello zio Bob, dico solo che quando canti certe tematiche (sociali) , in certe condizioni (la guerra del vietnam) e in certi stati (gli USA impegnati direttamente nella guerra) è ovvio che sei più importante rispetto ad un degregori o un deandrè che cantano di poesie e prositute in Italia (nulla levando a questi "argomenti" socio-culturali).

    chi lo sa che degregori nei suoi quasi 40 anni di musica non sia stato più completo del vecchio Zimmerman, io credo di si.
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    Re:

    Scritto da: Eu Amnesiac 30/11/2005 18.48
    de andrè > de gregori



    Dunque, sto per fare un discorso che forse non ha molto senso. Io credo d'essere una "clutrice del bello", nel senso che nell'arte tendo a preferire il bello al profondo. Al Pasolini, che lanciava messaggi sulla mia stessa lunghezza d'onda, preferisco il D'Annunzio che in quanto a messaggi mi è spesso invece detestabile. Facendo un paragone tra due poeti dalla simile ideaologia, a Pasolini preferisco anche Zanzotto e chi è Zanzotto in confronto a Pasolini? La profondità di Pasolini non si misura rapportata nè a D'Annunzio nè a Zanzotto, ma io pur apprezzando molto il primo e asserendo che gli ultimi due non lo possono raggiungere, gli preferirò sempre questi.
    Vabbè, questo gomitolo arzigogolato di cavolate per dire che per "forma" non riuscirò mai a considerare De Gregori inferiore a De Andrè pur riconoscendo la quasi assoluta grandezza di quest'ultimo.

    [SM=x245567]

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    (Maverick13)
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    Vorrei dire una cosa ricollegandomi alla "diatriba" tra Indifference ed Emanuele.
    Si discute sulla "grandezza" di quello, sull' "importanza" di quell'altro, si fanno paragoni più o meno calzanti, però mi pare che a volte in questi discorsi venga a mancare una componente fondamentale. E' giusto ed interessantissimo "sviscerare" un artista, approfondendone tematiche, influenze, etc... è giusto perchè altrimenti non lo si potrebbe capire fino in fondo ed è interessantissimo perchè questo è un sito dedicato alla musica quindi chi legge (e scrive) deve essere un appassionato di musica e quindi starebbe ore ed ore a discuterne.
    Però secondo me in alcuni casi si dimentica una cosa fondamentale: la musica è un'arte, e come tale va trattata. L'arte suscita emozioni che in taluni casi non possono e non devono essere spiegate, se così non fosse e se tutto fosse spiegabile con analisi più o meno approfondite si perderebbe l'essenza stessa della musica e dell'arte in genere. Quindi poco importa se De Gregori sia più o meno importante di De Andrè o Paolo Meneguzzi, in certi casi bisognerebbe dire serenamente "A me piace" senza avere per forza delle ragioni indiscutibilmente valide e senza sentirsi obbligati a rivendicarne la "grandezza".
    Non fraintendetemi, per amare un artista bisogna capirlo e conoscerlo fino in fondo direte voi, e io sono pienamente daccordo, ma penso che ci sia anche dell'altro e che questo "altro" a volte venga preso troppo poco in considerazione e venga schiacciato da un approccio forse un pò troppo scientifico (perdonatemi in termine) alla musica.



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