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Francesco De Gregori

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    00 01/12/2005 11:49
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    Scritto da: (Maverick13) 01/12/2005 10.31

    questo "altro" a volte viene preso troppo poco in considerazione e venga schiacciato da un approccio forse un pò troppo scientifico (perdonatemi in termine) alla musica.





    sono daccordo con tutto quello che hai detto. la musica è un arte e come tale può suscitare emozioni che esulano da ciò di cui, spesso, parliamo noi :tematiche politiche, condizioni storiche, background ecc..
    Facciamo un po lo stesso errore di chi si intestardisce a voler creare una classifica dei brani o degli album più belli della musica...parlando solo dei "dati" oggettivi ma tralasciando quelli "soggettivi" o emotivi.
    solo che a volte, per via delle nostre preferenze, ci lasciamo coinvolgere da passioni "da tifoso" e quindi cadiamo in questo errore! ma anche questo è il bello della musica.

    cmq...degregori è meglio di meneguzzi..permettimi di dirlo..[SM=x245516]
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    Emanuele Brunetto
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    Scritto da: (Maverick13) 01/12/2005 10.31
    Vorrei dire una cosa ricollegandomi alla "diatriba" tra Indifference ed Emanuele.
    Si discute sulla "grandezza" di quello, sull' "importanza" di quell'altro, si fanno paragoni più o meno calzanti, però mi pare che a volte in questi discorsi venga a mancare una componente fondamentale. E' giusto ed interessantissimo "sviscerare" un artista, approfondendone tematiche, influenze, etc... è giusto perchè altrimenti non lo si potrebbe capire fino in fondo ed è interessantissimo perchè questo è un sito dedicato alla musica quindi chi legge (e scrive) deve essere un appassionato di musica e quindi starebbe ore ed ore a discuterne.
    Però secondo me in alcuni casi si dimentica una cosa fondamentale: la musica è un'arte, e come tale va trattata. L'arte suscita emozioni che in taluni casi non possono e non devono essere spiegate, se così non fosse e se tutto fosse spiegabile con analisi più o meno approfondite si perderebbe l'essenza stessa della musica e dell'arte in genere. Quindi poco importa se De Gregori sia più o meno importante di De Andrè o Paolo Meneguzzi, in certi casi bisognerebbe dire serenamente "A me piace" senza avere per forza delle ragioni indiscutibilmente valide e senza sentirsi obbligati a rivendicarne la "grandezza".
    Non fraintendetemi, per amare un artista bisogna capirlo e conoscerlo fino in fondo direte voi, e io sono pienamente daccordo, ma penso che ci sia anche dell'altro e che questo "altro" a volte venga preso troppo poco in considerazione e venga schiacciato da un approccio forse un pò troppo scientifico (perdonatemi in termine) alla musica.



    1) Non mi sono mai addentrato in discorsi sulla grandezza dell'uno o dell'altro, ho semplicemente valutato un artista, De Gregori nel caso specifico.

    2) Provare emozioni grazie ad un brano, ad un artista, non vuol dire accantonare la razionalità e difenderlo a spada tratta anche quando toppa evidentemente. Sono due cose distinte e separate, a volte capita anche a me di ascoltare canzoncine che mi piacciono proprio, ma razionalmente mi rendo conto della nullità artistica delle stesse. Idem con alcuni dei miei gruppi preferiti, che hanno toppato con un album, lo compro comunque, lo ascolto comunque, ma lo valuto per quello che è.

    3) Se si fa critica l'approccio "scientifico" è d'obbligo, se si deve fare solo una valutazione "emozionale" tanto vale iscriversi ad uno dei milioni di fanclub.
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    00 01/12/2005 14:28
    però torniamo a degregori:
    secondo voi il pubblico lo valuta come "un cantante di sinistra" , alla stregua di guccini?
    e quanto ha influenzato il mercato, il suo presunto o no orientamento politico?


    io credo meno di quanto si pensi
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    Emanuele Brunetto
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    00 06/12/2005 00:14
    Re:

    Scritto da: t.r.e. 01/12/2005 14.28
    però torniamo a degregori:
    secondo voi il pubblico lo valuta come "un cantante di sinistra" , alla stregua di guccini?
    e quanto ha influenzato il mercato, il suo presunto o no orientamento politico?


    io credo meno di quanto si pensi



    molto. in termini di perdite.
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    Degregori dice di NO! e non so se dargli torto o ragione.
    Il suo animo è di sinistra non le sue canzoni.
    Per di più ha sempre bazzicato in ambienti "rossi" , quindi è molto facile ma anche banale un qualsiasi accostamento alla sinistra.

    le sue canzoni non parlano di politica.
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    00 06/12/2005 14:58
    De gregori appartiene un po' a quella ridda di artisti un pochino opportunisti.
    Di sinistra, o tendenzialmente anarchici liberali, ma attenti al proprio orticello.
    Un po' alla Celentano....: bla bla bla, e poi qualche milione di euro di compensi....

    Ovvero. Una Tamaro , scrittrice del buon cuore che poi ti va' a chiedere per una serata in una piccola biblioteca di paese, una cifra ragguardevole.

    Insomma per dirla in altre parole: quando si "pontifica" poi lo si fa sempre fuori di casa propria, di destra o sinistra che sia.
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    00 06/12/2005 19:59
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    Scritto da: sergio.T 06/12/2005 14.58
    De gregori appartiene un po' a quella ridda di artisti un pochino opportunisti.
    Di sinistra, o tendenzialmente anarchici liberali, ma attenti al proprio orticello.
    Un po' alla Celentano....: bla bla bla, e poi qualche milione di euro di compensi....

    Ovvero. Una Tamaro , scrittrice del buon cuore che poi ti va' a chiedere per una serata in una piccola biblioteca di paese, una cifra ragguardevole.

    Insomma per dirla in altre parole: quando si "pontifica" poi lo si fa sempre fuori di casa propria, di destra o sinistra che sia.



    ...in uno dei miei primi post ho scritto che "degregori è sempre stato coerente con SE STESSO e non con l'idea che la gente ha o aveva di lui"
    Degregori non scrive di politica, non da giudizi (a parte nel brano "il cuoco di salò":"E QUI SI FA L'ITALIA E SI MUORE, DALLA PARTE SBAGLIATA SI MUORE...").
    Degregori è un "intimista" non un politico. In molti lo paragonano al compianto e grandissimo Luigi Tenco, ed io sono pienamente daccordo.
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    sergio.T
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    00 07/12/2005 09:30
    Indiference, sono d'accordo con te: mai detto che il cantautore sia un politico.
    Non e' questo il punto.
    Ho detto che lui come molti altri,sono "diversi" in modo relativo: ovvero e soprattutto, fuori dal proprio orticello.

    Lo sai quale e' il problema?, e qui allargo il discorso: non e' tanto quello che si fa, lo sbagliato, ma quello che si dice, poi.
    Vi e', infatti, una forte incoerenza.
    Inutile dire che si vuole una campagna contro la diseguaglianza sociale e poi litigare su un contratto di 7 milioni di euro, invece di 8.
    E non contenti di questo fare anche i capricci.

    Indiference, non sto parlando di De Gregori, ma di una tendenza generale che si osserva nel mondo delle star.
    Non di tutte, fortunatamente

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    00 31/12/2005 19:39
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