06/06/2005 00:41 |
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| | | Post: 40 Post: 40 | Registrato il: 31/03/2005 | Età: 37 | Sesso: Femminile | Grado: Moderatore | Livello: Junior | | OFFLINE |
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Non so se la mia sia una risposta nuova. Magari non lo è, ma io credo che l'artista, quello vero con la A maiuscola, "produca" (già il verbo è brutto di per sè...) sempre e comunque per puro godimento del suo spirito. Credo che l'artista vero sia estraneo a qualsiasi logica commerciale, perchè l'opera d'arte (quale che sia), se messa a contatto (in un rapporto che sia di dipendenza o al contrario di condizionamento) col mercato subirebbe, in misura differente a seconda della suscettibilità di ciascun individuo, necessariamente un'influenza. Un artista non può, una volta entrato nel "circolo", restare indifferente ai giochi di forze del mercato.
Con questo non intendo dire che chiunque venda le sue opere non sia un vero artista, che non sono mai esistiti artisti perchè nessun artista si è mai risparmiato dal vendere i suoi prodotti, ma sicuramente l'arte creata per l'arte e non per un potenziale acquirente è molto più libera e autentica.
Io la penso così. Vorrei che l'artista che crea per godimento dell'anima non fosse solo un ideale senza sostanza. Ma forse è solo una speranza infondata... |