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e' morta...

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  • javier7
    00 31/03/2005 17:03
    e' morta TERRY SCHIAVO...
    voi cosa ne pensate?
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    AristocraticoMaNonTroppo
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    00 31/03/2005 19:29
    riflessioni
    non so cosa dire, un poco mi dispiace...però non vorrei restare in vita se fossi un vegetale...e voi?
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    Emanuele Brunetto
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    00 31/03/2005 19:55
    neanche io
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    Yashal
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    00 31/03/2005 23:55
    se mi dovesse capitare di diventare un vegetale preferirei morire ovviamente... non tanto per me che, in quanto vegetale, presumo non mi accorgerei di nulla, stare in vita o meno sarebbe la stessa cosa... quanto per le persone a me care cui sarei di enorme peso... solo questo non mi perdonerei... [SM=g27971]
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    giuseppe faraci
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    00 01/04/2005 08:34
    L'eutanasia è l'unico tema sul quale non riesco a prendere una posizione netta. Di fondo sono contrario all'interruzione di una vita, d'altro canto i familiari passano un inferno...non saprei davvero
  • javier7
    00 01/04/2005 09:31
    si non tanto per me ma per le persone che mi sarebbero accanto mi piacerebbe anche a me che la spina venga staccata...
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    Askani
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    00 01/04/2005 15:43
    Di tutta la vicenda
    la c....ta è stata farla morire di fame, tanto valeva ucciderla con una iniezione letale.....è stato invece molto + brutale e inumano....
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    Yashal
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    00 01/04/2005 15:53
    si, sono d'accordo...
    ma una cosa del genere credo che sia inammissibile [SM=g27972]
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    RikReed
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    00 01/04/2005 20:16
    Quel che è successo è a mio avviso brutale, e soprattutto segna pericolosi precedenti per il futuro.
    Innanzi tutto quel che è più grave è che la decisione non è stata presa dalla diretta interessata(perchè ovviamente impossibilitata), tanto meno dai suoi parenti piu' stretti, gli unici che al limite potevano esprimere un parere.

    Inoltre è bene chiarirlo che questo caso va oltre il normale concetto di eutanasia, giacchè questo, almeno in Europa, si riferisce solamente ai malati terminali senza nessuna speranza di proseguimento e sottoposti ad estreme sofferenze.
    Terri, al contrario di quanto erroneamente si è detto, non era tenuta in vita da macchinari, il suo respiro e il suo cuore erano autonomi, aveva solo bisogno dell'alimentazione per mezzo di un sondino.
    Anche un bambino non è autonomo nella sua alimentazione, così come non lo sono tutti gli anziani nel loro ultimo periodo, eppure a nessuno viene in mente, pur consci di non sperare in un futuro migliore, di sospendere tutte le cure necessarie.
    Proprio in questi giorni è uscito un viedo del 2002 dove Terri veniva visitata, e sottoposta agli stimoli con un martelletto rispondeva con lamenti di dolore, ciò dimostra che il tessuto connettivo era funzionante e non era un vegetale al 100%.

    Certo è un tipo di vita difficile accettare, e che probabilmente neppure io accetterei, tuttavia, in assenza di una esplicità volontà dell'interessata mi sembra assurdo che abbia dovuto decidere il marito che, guarda caso, si è ormai ricostruito la sua vita con una compagna e due figli, e che presto intascherà il milione di dollari di rimborso della causa vinta contro i medici di Terri.
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    RikReed
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    00 01/04/2005 20:17
    concordo inoltre con Askani, quantomeno una volta decisa la sua fine gli si poteva risparmiare quest'ultima sofferenza
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    indifference
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    00 02/04/2005 13:34
    ***
    che cosa incredibile farla morire di sete e di fame !

    io sarei daccordo sull'eutanesia solo se rikiesta (anche tramite una sorta di "testamento")dal malato.

    ..ma capisco che la mia considerazione lascia il tempo che trova...ci sono troppi "però" , troppi "ma" , ..è un dilemma di dimensioni enormi !


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    lauracio
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    00 03/04/2005 15:38
    Re:

    Scritto da: RikReed 01/04/2005 20.16
    Quel che è successo è a mio avviso brutale, e soprattutto segna pericolosi precedenti per il futuro.



    il problema di fondo non è l'EUTANASIA ma l'annosa questione dell'accanimento terapeutico. è su questo punto che gira la questione Schiavo, dato che l'unica "terapia" attuata nel suo caso era l'alimentazione.
    la precisa volontà della donna non è stabibile, certo è che i giudici hanno ascoltato dichiarazioni del convivente che a quanto ho capito ha afermato che la sua scelta prima dell'incidente era di non subire un accanimento terapeutico. Il parere non viene richiesto ai parenti stretti in quanto tali come capaci di decidere in sua vece, ma a chi ha realmente vissuto negli ultimi tempi con lei per venire a conoscenza di della sua volontà. E' da tanto che si parla di introdurre nelle costituzioni di vari Paesi questo TESTAMENTO biologico, ma per ora..
    Per quanto riguarda il dolore della visita neurologica qusta è una questione altamente complessa e nemmeno del tutto chiara fisiologicamente su cui si può discutere quanto si vuole senza venirmne a capo, dato che nemmeno si conoscono molti particolari fondamentali del caso.
    si può ragionare del concetto. Per quanto mi concerne credo che in mancanza di una reale aspettativa di un miglioramento lo stato vegetativo permanente o comunque le varie forme di coma irreversibile, in cui manca totalemte la cosciente dell'esssere vivi, non siano che un equivalente terreno della morte, che comporta un dolore e una fatica del mondo intorno a te amplificata. Nel nostro stato LAICO questo non succerderà ancora per decenni, EUTANASIA sarà ancora una parola tabù per molto tempo, in quanto precedente, quindi, no credo sia per il nostro paese.

    [Modificato da lauracio 03/04/2005 15.40]