12/10/2005 14:46 |
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Pieno di spunti e cose da discutere questo documentario - sketch - riflessione politica di Sabina Guzzanti.
Intanto si parte da una "didascalia" del genere satira, riferito alla sua dimensione libertina politica e di informazione. La "satira" non è lo sfottò, la riproposizione di tic e vizi dei politici tipica di molti programmi "leggeri" (come quelli del bagaglino per intenderci) , la satira è opinione servita sotto forma teatrale e caricaturale. Poi si verifica che l'Italia è al 77° posto nella classifica "free press" mondiale sulla libertà di stampa.
Infine si giunge alla tesi, sostenuta in particolare in un intervista a Furio Colombo (tra l'altro ex direttore dell'Unità, cacciato dalla sinistra stessa), che questo clima dell'informazione e della libertà di stampa strozzata è preludio alla consolidazione di un agglomerato politico analogo a quello fascista. Da discuterne. In questi ultimi anni sono stati fatti fuori molti giornalisti, nel silenzio pure dei colleghi. De Bortoli cacciato dal Corriere, Colombo, Biagi Santoro e Luttazzi, la stessa Guzzanti e altri (tra l'altro raccolti nel libro di Marco Travaglio "Regime")
Che ne pensate?
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