00 28/12/2007 16:47
20 dicembre 2007— Fonte: repubblica.it
Una richiesta di grazia al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è stata inviata dall’avvocato Giuseppe Lipera, che assiste l’ex dirigente del Sisde Bruno Contrada, condannato a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

Il legale chiede al capo dello Stato di valutare l’ipotesi di “concedere la grazia, anche se non richiesta” da Contrada, che “sta morendo”. In una lettera indirizszata al Quirinale, Lipera afferma che “Bruno Contrada non firmerebbe mai una richiesta di grazia: egli è uomo di antico stampo che ha sempre dichiarato con estrema dignità le proprie innocenza e estraneità alle accuse ascrittegli. È anche vero che il nostro codice contempla la possibilità che la grazia può essere concessa anche in assenza di domanda o di proposta. Per questo, in ragione della legge, del profondo e accesso senso di umanità che l’eccellenza vostra custodisce nelle corde più intime del suo animo -conclude Lipera rivolto a Napolitano- la prego di potere valutare la possibilità di un intervento ‘sua sponte’, onde potere fare fronte ad una situazione imbarazzante per il nostro Paese”. Contrada è attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e la magistratura ha respinto la richiesta di scarcerazione per motivi di salute presentata dal suo avvocato, ritenendo che le condizioni dell’ex numero 3 del Sisde siano compatibili con la reclusione.