00 17/11/2006 00:09
Italia, riparte la scalata




NAGANO (Giappone) Dimenticare l'Argentina, dimenticare Mosca. L'Italia maschile torna in campo cercando di cancellare due grandi delusioni e volendo rinverdire i fasti dell'Europeo romano. Quattro anni fa (con guida tecnica Anastasi a Buenos Aires) gli azzurri si fermarono al 5° posto dopo aver vinto tre Mondiali consecutivi. Da quel momento iniziò l'era Montali culminata con due ori europei e un argento olimpico, sembrava cominciata un'altra età dell'oro, almeno fino alla World League di quest'anno, quando oltre alla sconfitta sul campo si sono sommati problemi di natura gestionale. Il sistema Italia è entrato in crisi? Sembrava. Gli azzurri ripartono da Nagano per tornare sul tetto del mondo o almeno nelle sue vicinanze: "Abbiamo lavorato bene, sia nei collegiali a Salsomaggiore, che in questa settimana in Giappone. - ha detto il c.t. azzurro Gian Paolo Montali -. Ho visto una squadra molto motivata, con intenti comuni. Abbiamo fatto un buon lavoro anche dal punto tecnico e spero di vedere i risultati in campo. Non facciamo proclami, come sempre da quando sono sulla panchina azzurra giocheremo partita dopo partita, set dopo set, punto dopo punto, cercando di fare risultato. Poi il campo ci dirà il nostro valore".
Il cammino degli azzurri, al contrario di quello che è accaduto alle ragazze è abbastanza duro, ma la fase chiave dovrebbe essere la seconda: "Si, come sorteggio non siamo stati fortunati - ha continuato Gian Paolo Montali - nel nostro girone ci sono squadre forti come la Bulgaria, che affronteremo subito, che negli due anni ci ha battuto 4 volte su 5 o gli Stati Uniti che ci hanno battuto proprio qui nel 2005. Poi c'è una formazione come la Repubblica Ceca che dobbiamo temere, perché è formata da ottimi giocatori. Superato questo primo gruppo ci attendono altre squadre molto forti: il Brasile che da anni vince tutto, la Francia finalista dell'ultima World League e Cuba". La formula è uguale a quella del torneo femminile e per arrivare in fondo fra le prime non bisogna commettere più di uno-due errori. Alla vigilia dell'esordio l'Italia ha perso un pezzo: fuori Luca Tencati (problema muscolare) e dentro Andrea Semenzato.

Gazzetta