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non lo spaevate? Bush chiacchera con Dio! (da pari a pari suppongo...)

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    RikReed
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    00 07/10/2005 19:23
    WASHINGTON - «L'attacco all'Iraq? Me l'ha ordinato Dio». Queste le parole di George W. Bush secondo un documentario che andrà in onda tra qualche giorno su BBC2. Il presidente statunitense avrebbe fatto questa affermazione durante un incontro con l'allora primo ministro palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) e l'allora ministro degli esteri dell'Autorità palestinese Nabil Shaath nel giugno 2003.
    LE FRASI - A rivelarlo sono stati i ministri palestinesi che erano presenti all'incontro. Shaath, ora ministro dell'informazione, ha detto alla Bbc: «Il presidente Bush disse a tutti noi: "Quello che mi spinge è la missione affidatami da Dio. Dio mi ha detto: George, vai a combattere quei terroristi in Afghanistan. E io l'ho fatto. E poi Dio mi ha detto: George, metti fine alla tirannia in Iraq... E io l'ho fatto. E ora, di nuovo, sento che le parole di Dio arrivano fino a me "Fai in modo che i palestinesi ottengano il loro stato e che gli israeliani abbiano la loro sicurezza e porta la pace in Medio Oriente. E per mezzo di Dio, io lo farò"». Abu Mazen, presente a quello stesso incontro nella località egiziana di Sharm el-Sheikh, ricorda che il presidente statunitense gli disse: «Ho degli obblighi morali e religiosi. Quindi vi farò avere uno stato palestinese».
    SMENTITA - Il documentario, diviso in tre puntate, si intitola «La pace inafferrabile: Israele e gli Arabi» e ricostruisce i vari tentativi di realizzare la pace in Medio Oriente. La Casa Bianca ha smentito, definendo «assurde» le rivelazioni attribuite a Bush. «No, è assurdo. Non ha mai fatto quelle dichiarazioni», ha affermato il portavoce Scott McClellan. McClellan ha però detto che non era presente al meetting israelo-palestinesedi Sharm del 2003. Tuttavia, ha detto di aver verificato tutte le dichiarazioni dell'epoca e ha ribadito la smentita.
    07 ottobre 2005
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    lauracio
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    00 08/10/2005 12:33
    Bush dato che è[SM=x245519] dovrebbe proprio[SM=x245529] ma se proprio sopravvive ci potremmo pensare noi[SM=x245538] [SM=x245539] [SM=x245537] quindi finalmente potrebbe godersi un'altra delle sue amate vacanze ma LUUUUUUUUUUUUUUUUUUUNGA questa volta [SM=x245541] [SM=x245535]
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    K.Kieslowsky
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    00 08/10/2005 14:22
    A mio parere Bush è tutt' altro che stupido...perlomeno non fino al punto da essere convinto in quello che afferma poco sopra.E' un uomo di potere e sa come ci si deve comportare.Sa benissimo che non c' è collante migliore per giustificare qualunque mezzo è l' utilizzo dell' aspetto morale..è da chi viene rappresentato l' aspetto morale in una società se non dalla sfera religiosa? francamente non credo in una morale laica..come sostiene Dostoevskij : se non esiste Dio tutto è lecito..Dunque utilizza la religione come mezzo per fine, esattamente (anche se questa affermazione riguarda la base di partenza e non i mezzi di attuazione)come fanno i leader delle organizzazioni terrostiche
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    RikReed
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    00 08/10/2005 23:51
    Re:

    Scritto da: K.Kieslowsky 08/10/2005 14.22
    A mio parere Bush è tutt' altro che stupido...perlomeno non fino al punto da essere convinto in quello che afferma poco sopra.E' un uomo di potere e sa come ci si deve comportare.Sa benissimo che non c' è collante migliore per giustificare qualunque mezzo è l' utilizzo dell' aspetto morale..è da chi viene rappresentato l' aspetto morale in una società se non dalla sfera religiosa? francamente non credo in una morale laica..come sostiene Dostoevskij : se non esiste Dio tutto è lecito..Dunque utilizza la religione come mezzo per fine, esattamente (anche se questa affermazione riguarda la base di partenza e non i mezzi di attuazione)come fanno i leader delle organizzazioni terrostiche




    Attenzione non confondiamo la laicità con lo "stato di natura" hobbesiano dove in effetti tutto è lecito.
    La moralità è data dalla società civile che obbedisce in primo luogo all'istinto di conservazione.
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    K.Kieslowsky
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    00 09/10/2005 21:29

    La moralità è data dalla società civile che obbedisce in primo luogo all'istinto di conservazione.



    ma questa si può chiamare moralità oppure è meglio definirla convenienza?

    [Modificato da K.Kieslowsky 09/10/2005 21.31]

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    K.Kieslowsky
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    00 09/10/2005 21:41
    A mio parere non si può definire morale un comportamento deciso esclusivamente in seguito al concetto di comodità di vivere. Facciamo due ipotesi opposte:
    Prima: Dio esiste; allora essendo la religione e i principi che questa detta frutto di un essere superiore all' uomo, sì considerano tali come universalmente giusti,in quanto emanazione per l'appunto di qualcosa di superiore all' essere umano e conseguentemente non discutibile.
    Seconda:Dio non esiste; allora non esistendo alcun essere riconoscibile come superiore all' uomo,non esiste alcun principio cosiddetto superiore e universalmente riconosciuto.Teoricamente ci sono oltre 6 miliardi di opinioni parimente valide.Seguendo questa logica allora anche la scelta di uccidere non si potrebbe definire immorale ma solamente irragionevole (considerando l' ottica del vivere in comunità e le tutele che questa richiede)
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    RikReed
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    00 10/10/2005 15:38
    quindi le persone atee sono soggetti amorali e se fanno qualcosa di "morale" lo fanno solo per convenienza?
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    00 10/10/2005 19:28
    ***
    non sapevo che Bush parlasse con Dio , ma ne avevo il presentimento...
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    K.Kieslowsky
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    00 10/10/2005 20:15

    quindi le persone atee sono soggetti amorali e se fanno qualcosa di "morale" lo fanno solo per convenienza?


    no... un' ateo può essere una bravissima persona..il fatto è che a mio parere una persona che non crede non può parlare di ciò che è etica in quanto l' etica parte da un presupposto universalmente condivisibile.Sì può parlare al massimo di sentimento personale di giustizia.

    [Modificato da K.Kieslowsky 10/10/2005 20.16]

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    RikReed
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    00 11/10/2005 00:03
    Re:

    Scritto da: K.Kieslowsky 10/10/2005 20.15

    quindi le persone atee sono soggetti amorali e se fanno qualcosa di "morale" lo fanno solo per convenienza?


    no... un' ateo può essere una bravissima persona..il fatto è che a mio parere una persona che non crede non può parlare di ciò che è etica in quanto l' etica parte da un presupposto universalmente condivisibile.Sì può parlare al massimo di sentimento personale di giustizia.

    [Modificato da K.Kieslowsky 10/10/2005 20.16]




    Rispetto il tuo modo di pensare, ma ti devo avvertire che la tua osservazione non è proprio corretta, il dibattito etico è ampiamente percorso,oggi come in passato, da laici o atei se preferisci, che anzi si pongono in maniera più critica e approfondita rispetto ad un uomo "di fede" visto che a questi l'etica viene rivelata in "pacchetto unico" insieme con la religione.
    Tuttavia è ovvio che vi sono distinzioni, in linea di massima, generalizzando, si puo' dire che chi è religioso ammette UNA SOLA ETICA, mentre un laico e più propenso verso un pluralismo etico, ma ciò non significa affatto che non esista l'etica per il laico!!

    N.B. ho parlato di pluralismo etico, non di relativismo etico, il che è assai differente[SM=g27960]

    [Modificato da RikReed 11/10/2005 0.06]

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    Ma come fa ad esistere un' etica se si presuppone che non esista alcuno che la possa fondare?
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    00 11/10/2005 11:36
    esistono solo le leggi a dettare regole e queste non ritengo debbano essere chiamate con l' etichetta di morale
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    Emanuele Brunetto
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    Scritto da: K.Kieslowsky 08/10/2005 14.22
    A mio parere Bush è tutt' altro che stupido...perlomeno non fino al punto da essere convinto in quello che afferma poco sopra.E' un uomo di potere e sa come ci si deve comportare.Sa benissimo che non c' è collante migliore per giustificare qualunque mezzo è l' utilizzo dell' aspetto morale..è da chi viene rappresentato l' aspetto morale in una società se non dalla sfera religiosa? francamente non credo in una morale laica..come sostiene Dostoevskij : se non esiste Dio tutto è lecito..Dunque utilizza la religione come mezzo per fine, esattamente (anche se questa affermazione riguarda la base di partenza e non i mezzi di attuazione)come fanno i leader delle organizzazioni terrostiche



    concordo
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    K.Kieslowsky
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    Denkiu
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    00 14/10/2005 00:43
    Re:

    Scritto da: K.Kieslowsky 11/10/2005 11.36
    esistono solo le leggi a dettare regole e queste non ritengo debbano essere chiamate con l' etichetta di morale




    E' un tuo personalissimo pensiero, che risapetto.
    ma ti comunico che la comunità etico-filosofica non la pensa assolutamente come te
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    K.Kieslowsky
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    00 14/10/2005 15:20
    ..meno male..questo mi rassicura ...