00 19/11/2004 01:48
da rockstar.it

A Gennaio uscirà il terzo album di Moltheni, si intitola “Splendore Terrore” e verrà pubblicato da La Tempesta di proprietà di Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti.

“Il titolo dell'album non nasce da riferimenti ben precisi” ha spigato Moltheni direttamente a RockStar.it “Non è nemmeno identificativo del contenuto, né a qualcosa che riguarda la mia vita in genere.
Ero solo ispirato dalle due parole messe insieme, poiché mi piacciono da morire; forse è un omaggio al bello, e ‘splendore terrore' lo è”.

Hai parlato delle nuove registrazioni come un nuovo ciclo, cosa hai abbandonato e cosa ha trovato di nuovo?
“Non ho abbandonato nulla, né trovato niente di nuovo.
E' solo un nuovo ciclo, perché guardo alle cose in maniera diversa rispetto a qualche tempo fa e quindi lo faccio anche con la mia musica.
E' di certo che il nuovo album tratta temi molto intimi e anche le composizioni stesse ne hanno risentito”.

Sei sparito per molto tempo, non avevamo tue notizie ed è nata la paura che avessi smesso di comporre. Dove hai trovato lo stimolo per continuare?
“Lo stimolo non è mai venuto a mancare, è solo che a volte non c'è la possibilità di fare musica come lo si vuole, e quindi si rimane a casa”.

Che musica hai ascoltato in questi ultimi quattro anni (da 'Fiducia Nel Nulla Migliore').
“Dai più svariati... come sempre.
Moltissimi classici come Doors, King Crimson, Chet Baker, Costello, ma anche QOTSA, Nebula (i miei preferiti), Mark Lanegan, Vincent Gallo, Devendra Banhart, Stars of the Lid”.

Come o chi può risollevare la musica indipendente italiana?
“La gente che capisce la buona musica, e il loro esserci”.