Da una parte c'è Dobermann – giovane capobanda violento come i suoi accoliti, un'accozzaglia di criminali mistici, travestiti, omosessuali, drogati – con la sua fidanzata, bella e sordomuta: rapinano banche e assaltano furgoni. Dall'altra il commissario Christini, a capo di un manipolo di poliziotti brutti, sporchi e cattivi, come e peggio di loro. Ispirato a un fumetto di Joel Hussin, è l'esordio di un regista pubblicitario che ha sollevato in Francia un polverone per le sue immagini di isterica virulenza. Il livello estetico del film è quello di un videogame, e nell'ostentazione della violenza risulta infantile, regressivo, irresponsabile, diretto a un pubblico tra i 15 e i 25 anni, di supposti vidioti di ambo i sessi, ubriachi di pubblicità, discoteche, pornofumetti violenti. Voto Critica: 1/5 - Voto Pubblico: 2/5
Scritto da: ilbandito 19/12/2003 11.28 scusa ma se per Rodriguez intendi Robert sono in completo disaccordo. Come tra l'altro lo sono(in completo disaccordo intendo) per la tua adorazione per quella furbastra di Courtney Love(scusa per eventuale errore di scrittura). Penso che Emanuele e Vittorio siano concordi con me nel valutare le hole un gruppo oggettivamente di serie b, pur provando per te tutta la stima e la simpatia possibili.