j t leroy non esiste

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t.r.e.
00sabato 28 gennaio 2006 14:16


J.T Le Roy, l'adolescente cresciuto tra droghe e prostituzione, lo scrittore di incredibile sensibilità e talento, la figura androgina e misteriosa, sarebbe in realtà una diabolica invenzione di due psicoanalisti newyorkesi.

Lo sostiene un'inchiesta del quotidiano "The New York Times", che ha anche fatto i nomi della coppia smascherata: Geoffrey Knoop, 39 anni, e Laura Albert, 40 anni, ovvero gli psicoanalisti che hanno sostenuto di aver raccolto LeRoy dalla strada.

Sarebbero loro in realtà ad aver scritto i tre romanzi acclamati dalla critica e dai lettori di mezzo mondo: "Ingannevole è il cuore piu' di ogni cosa" (da cui Asia Argento ha tratto un film), "La fine di Harold" e "Sarah", tradotti in 20 Paesi (in italiano sono pubblicati dall'editore Fazi).

Insomma, scrive l'autorevole giornale newyorchese, J.T. LeRoy non esisterebbe, o comunque in pubblico lo interpreterebbe una ragazza. La giovane di 25 anni, con un brillante futuro da attrice se non verrà condannata per truffa, si chiamerebbe Savannah Knoop e sarebbe la sorellastra di Geoffrey Knoop. I condizionali sono d'obbligo in una storia di cui ancora non si conosce la fine.
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=59123


che ne pensate?
indifference
00sabato 28 gennaio 2006 14:58
***
solo per dimostrare che i media possono creare cose che nemmeno esistono!
magari anche questa è una balla...chi lo sa! e chi lo saprà mai?

per come la penso io sui media...nulla di nuovo!
Prof V
00sabato 28 gennaio 2006 15:01
ActiasLuna
00sabato 28 gennaio 2006 15:05
Chiediamo a Asia Argento... Forse saprà darci una risposta. [SM=g27960]
Prof V
00sabato 28 gennaio 2006 17:29
adoro la follia moderna.
Emanuele Brunetto
00sabato 28 gennaio 2006 18:56
Chissenefregadijtleroisifotta
bogitina
00sabato 28 gennaio 2006 21:35
all'inizio qualcuno sosteneva pure che melissa p. non esistesse...non so fino a che punto ci si possa fidare...bo...

ActiasLuna
00domenica 29 gennaio 2006 16:44
Ingannevole è Leroy...
Dovremmo sentirci indignati dalla 'truffa' supposta (aggettivo, non sostantivo)? Chi ha acquistato i libri di Leroy, forse, dovrebbe. Chi ha usufruito del prestito bibliotecario un po' meno. Chi non ha letto niente, giustamente, ha la coscienza a posto. Il punto, tuttavia, non è se Leroy esista o meno: potrebbe anche starsene ben nascosto a casa sua a fatturare miliardi, lasciando che un'attrice imparruccata gli presti corpo e voce in pubblico mentre i manager speculano sull'evento mediatico. La questione, ovviamente, riguarda il profitto. Ci sarà stato senz'altro qualcuno che ha comprato i libri di Leroy credendo che fossero autobiografici e si è sentito benefattore di una piccola vittima che scriveva per esorcizzare demoni interiori.
Non voglio scomodare la "Repubblica" di Platone e la sua critica dell'arte: voglio solo dire, tanto per citare Leroy stesso (o chi per lui), che illusoria è l'arte più di ogni altra cosa! Come nel quadro di Magritte, nella società attuale nulla è vero fino in fondo ... tutto è rappresentato fin troppo bene (sui puntini ognuno può mettere la congiunzione che vuole: e, o, ma, però, perché, finché, et cetera et cetera perge perge).
Prof V
00domenica 29 gennaio 2006 23:26
possiamo scomodare anche Umberto Eco?
ActiasLuna
00lunedì 30 gennaio 2006 16:55
No, Eco lasciamolo a chi ha cervello.
Per una volta tanto, copio e incollo quanto detto da Emanuele e aggiungo il sintagma "in ginocchio". [SM=g27964]
shahrazad
00lunedì 27 febbraio 2006 15:16
Ma chi se ne frega se esiste o no? Insomma, i suoi libri non sono validi perchè autobiografici (e del resto chi li ha letti non può esser stato così fesso da prender per oro colato tutto quello che c'è scritto, è evidente che sono spesso frutto di immagginazione) ma per la loro fantasia. E se si è voluto creare pure un autore fantasma... ben venga, non sarebbe nemmeno la prima volta che degli scrittori inventano non solo il libro ma l'autore.
E poi sono convinta che, a parte rari casi, non conti troppo l'artista ma l'arte.
Emanuele Brunetto
00mercoledì 1 marzo 2006 00:56

Scritto da: shahrazad 27/02/2006 15.16
Ma chi se ne frega se esiste o no? Insomma, i suoi libri non sono validi perchè autobiografici (e del resto chi li ha letti non può esser stato così fesso da prender per oro colato tutto quello che c'è scritto, è evidente che sono spesso frutto di immagginazione) ma per la loro fantasia. E se si è voluto creare pure un autore fantasma... ben venga, non sarebbe nemmeno la prima volta che degli scrittori inventano non solo il libro ma l'autore. E poi sono convinta che, a parte rari casi, non conti troppo l'artista ma l'arte.



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