Michel Houellebecq - La possibilità di un'isola

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Yashal
00venerdì 9 settembre 2005 11:19
Prezzo di copertina € 18,00
406 pagine
Anno 2005
Editore Bompiani
Collana Narratori stranieri Bompiani

Il nuovo romanzo dello scrittore Michel Houellebecq, autore di libri sempre molto discussi, tra cui Le particelle elementari, Estensione del dominio della lotta, Piattaforma. Questa volta Houellebecq racconta una storia ironica e provocatoria sul senso della vita che viviamo e sulla possibilità di replicarla.

In un futuro inquietante, dominato da cloni che sembrano aver pagato l'immortalità con la perdita della capacità di ridere, piangere e provare emozioni autentiche, due misteriosi personaggi, Daniel24 e Daniel25, trovano i diari del loro “originale”, Daniel1, vissuto ai nostri giorni.
Daniel, conquistata un'ambigua celebrità grazie a corrosive satire contro la morale imperante, si è ritirato a vivere in un paesino della Spagna, dove la sua vita cambia grazie all'amore struggente, perverso e tempestoso per Isabelle. Quando la loro storia d'amore si estingue per un circolo vizioso e letale di tradimenti e gelosie reciproche, per Daniel inizia un periodo buio, durante il quale si avvicina alla setta degli Elohimiti, che aspirano a recuperare l'equilibrio con la natura scatenando gli istinti sessuali, e a creare l'immortalità grazie alla clonazione. Dopo la fine dell'ultima, violenta passione per la spregiudicata attrice Esther, Daniel assiste a un rito degli Elohimiti, nel quale vengono sacrificate vite umane all'altare della clonazione. Deluso e amareggiato, Daniel vede l'unica soluzione nel suicidio, sebbene gli Elohimiti abbiano già deciso di dargli l'immortalità con la rinascita nei suoi cloni, Daniel24 e Daniel25.
Ma Daniel25, leggendo i diari lasciati dal suo “originale”, si commuoverà e conoscerà la sofferenza, distruggendo così il sogno dell'immortalità dei suoi creatori.

(info ibs)

[Modificato da Yashal 09/09/2005 11.24]

sergio.T
00lunedì 19 settembre 2005 15:19
Sicuramente sara' l'ennesino caso.
E' destino in questo scrittore.
cg2
00martedì 20 settembre 2005 00:19
Ciao Sergiot.
Hai ragione, ma resta comunque uno scrittore molto interessante aldilà dei " casi " che suscita ad ogni nuovo libro.
sergio.T
00martedì 27 settembre 2005 14:37
Decisamente Cg2...
Particelle elementari e' forse uno dei libri piu' interessanti degli ultimi 10 anni in Europa.
Libro sconvolgente e inquietante, e' sicuramente una delle opere di questo scrittore che bisogna assolutamente leggere.
Piu' di tutte le altre, Piattaforma compresa...
sergio.T
00mercoledì 14 dicembre 2005 14:24
Che tipo di libro e' questo?
Innanzitutto e' straordinaria la sua "architettura": stupefacente l'insieme dei capitoli, la successione tra le varie generazioni, ma soprattutto le altalene tra le varie "dimensioni".
H. imbastisce un libro nel futuro che ritorna nel passato e lo fa con l'avvincente nostalgia "umana."

cosa e' l'uomo, sembra questa l'ultima domanda, anzi, la prima di tutto il libro.
H. si rifa' a Nietzsche spesso e volentieri e cita da lui: "L'uomo non e' un "tipo" fisso".
Queste parole sono il motivo di tutta l'opera.
Se l'uomo e' solo un ponte tra quello che e' stato e sara' in futuro, allora, tutta la sua morale, e la sua tavola dei valori, saranno in perenne mutamento.
Muteranno le considerazioni, i significati, i desideri,le angosce, ma soprattutto muteranno le percezioni della vita.
L'anelito ultimo della vita e' la felicita': H. lo ripete spesso, lo fa dire ai suoi personaggi, ma pone un dubbio: e' possibile la felicita' in una vita eterna, o questa felicita' e' connaturata proprio alla finitudine di essa?
Daniel 1 l'ha cercata per tutta la vita: l'ha trasmutata in piacere fisico, nel sesso, come se questo fosse l'unico rimedio all'impossibilita' di trovarla.
Il piacere puramente fisico, e' all'inverso,l'inizio del decadimento generale.
I Neoumani, prendono avvio proprio da questa ricerca spasmodica della felicita' del nulla.
Dove c'e' solo sesso, la' c'e' solo il nulla e non per niente viene citato Heidegger che sostine che il Nulla annienta.
Il piacere, sostituto di ogni altro significato, non puo' portare che ad una umanita' privata del proprio significato piu' profondo e sentito.
I Futuri sono e saranno l'approdo nel porto del "non senso."
Forse....
sergio.T
00mercoledì 14 dicembre 2005 15:31
Dove c'e' solo felicita' , la', si annida il nulla, perche' la felicita' prende il connotato del puro piacere fine a se stesso.
Una parentesi di attimi, di momenti, e basta.
"Una bella composizione chimica", cosi' recita dell'uomo, un bel passo del libro...; ma l'uomo non e' solo chimica e corpo, ma anche il "fascio" di un io che prova sensazioni, ed emotivita'.
La sofferenza , la compassione, la commozione sembrano essere le vere depositarie del significato umano e H. e i suoi Neoumani, Daniel 25 soprattutto, ce lo ricordano.
I Futuri non avranno un futuro e anche i "presenti" iniziano a sbiadire e a scolorare la loro esistenza: quello che l'uomo "era" rimane forse il gradino piu' alto dell'umanita'.
Un "sano" futuro, sarebbe un futuro all'indietro, a ritroso.
sergio.T
00mercoledì 14 dicembre 2005 15:40
E' un buon libro, ma Le particelle elementari, rimangono l'opera prima di questo scrittore francese: senza dubbio.
La possibilita' di un'isola e' un'ambientazione riveduta di certi temi e certe tematiche care all'autore, ma in fondo non porta niente di nuovo alla portata del suo pensiero.
Lo aveva gia' espresso in quell'opera e in altri scritti.

Anche Piattaforma, il suo peggiore libro, altro non e' che un'accusa o un lamento sull'uomo moderno, su quello che e' e su quello che diventera' sempre piu'.
H. e' spesso accusato di una sorta di pessimismo esasperato, o di una concezione di vita catastrofica: a mio modo di vedere le cose non stanno in questo modo.
Dopo avere letto un suo libro, forse , si potrebbe avere per l'appunto questa sensazione o l'impressione che l'autore non ravveda piu' nessunissima speranza per gli uomini, ma a leggere tra le righe, invece, e' ben sottolineata e marcata questa speranza.
H. ama gli uomini e la sua lamentazione e' solo un'invocazione a cambiare rotta: la sua estrema fotografia, altro non e', che un prendere atto di come il mondo umano sia alla deriva, e le sue accuse vanno intese come sprone perche' l'uomo non perda coscienza di se stesso.
mujer
00giovedì 15 dicembre 2005 13:13
Lo hai finito vero?
Allora mettilo in una busta e mandalo sulla costa, svelto su!
mujer
00lunedì 9 gennaio 2006 18:26
L'ho iniziato in questi giorni...UAU!
(per ora mi va di dire soltanto questo)
sergio.T
00lunedì 9 gennaio 2006 19:48
Buona lettura Julia, e speriamo che ti piaccia.
Non solo per lo stile, ( che tu forse prediligerai) ma anche per la portata di questo scrittore francese.
Poi facci sapere.
sergio.T
00martedì 10 gennaio 2006 09:17
Allora Julia, come va la lettura?
mujer
00martedì 10 gennaio 2006 14:14
allora...da dove inizio. ah sì, da quella frase, ti ricordi che te la lessi? quella che dice di aver timore della sua parola e tu eri lì ad aggiustare il ceppo che non ne voleva sapere di bruciare. ti ricordi? tu sembravi distratto e io ti leggevo questa parte - due volte - e hai solo detto Non è così importante, e io Sì che lo è, bisogna aver sempre timore della parola scritta, ferisce ed è perenne.
A che punto sono? sempre là, con questo daniel che si racconta ma io non gli faccio troppo caso, ho H. stampato nella mente e lo vedo lì che scrive mentre leggo e mi ricorda Abbi timore della mia parola.
E io da brava lettrice obbedisco.(mai successa 'sta cosa qua, c'è qualcosa che non va nel mio dissidio, sono preoccupata sai?)

Appena mi meraviglio di altre cose te cuento. Tu tieni aperte le antenne, por favor.
sergio.T
00martedì 10 gennaio 2006 14:40
E infatti non e' cosi' importante.
Le parole, il linguaggio, cambiano con i tempi , ma l'uomo no.Cambia il suo aspetto, cambiano le sue convinzioni e le sue filosofie.
Cambiano anche i suoi valori: ma quel richiamo all'uomo in se', quello non cambia da secoli.
Sembra a priori.
Bisogna avere paura di quell'uomo, che e' in ognuno di noi.
O aggrapparsi ad esso.
mujer
00martedì 10 gennaio 2006 14:47
dici che cambiano le parole, le filosofie, le certezze...
ma se cambia anche l'uomo non ci si riconoscerebbe
in fondo niente cambia
tutto è lì fisso da sempre
sergio.T
00martedì 10 gennaio 2006 14:48
forse si puo' dire che cambia il "sentire" degli uomini, ma allora e' tutto un altro discorso.
forse cambiano le orecchie per quell'ascoltare.
Ma non in tutti.
sergio.T
00mercoledì 11 gennaio 2006 10:45
allora'??? una pagina al giorno?
mujer
00mercoledì 11 gennaio 2006 14:05
SEEEEEEEE'!
Psicorigida!!
ti rendi conto?!?

per ora mi sento tanto Isabelle...
ma sono appena all'inizio
(ieri sera, ti confesso, sono stata distratta da un trattato di autonarrazione mooooolto interessante. sai che amo le letture in contemporanea. oggi non so se dopo la seduta di yoga, ...ohmmmm....)

Psicorigida!!
pazzesco...
sergio.T
00mercoledì 11 gennaio 2006 16:17
pazzesco mica tanto, per me.
anzi, ovvio.
mujer
00mercoledì 11 gennaio 2006 16:25
è questo che la salva, secondo te?
aspè'... ma si salva?

e se si salva...si salva da cosa?
(cazzo, devo assolutamente leggerlo stasera, so' curiosa)
sergio.T
00mercoledì 11 gennaio 2006 22:55
Si, leggilo
mujer
00giovedì 12 gennaio 2006 15:53
della crudeltà e della compassione
uhmmm
riso e pianto
uhmmm
però...

sergio.T
00giovedì 12 gennaio 2006 16:55
Un passo alla volta, vedo

Della cudelta' come virtu', e della compassione come ultima debolezza dell'uomo.
Nietzsche dixit.
mujer
00giovedì 12 gennaio 2006 17:47
le mie letture sono cavillose, lo sai. non ho mai capito i "consumatori" che sviliscono un'opera mangiando avidamente pagine e pagine di libri, a maggior ragione se sono buoni libri. Bisogna saper sostare, persino "imbambolarsi" su una frase.
E anche tornare indietro, se occorre.
Sono una lettrice "lumaca" che sedimenta.
Pazienta mio caro.

Crudeltà come virtù...ilarità che è resistenza, quindi?
mujer
00lunedì 16 gennaio 2006 18:42
allora
volevo raccontarvi un po' come va la storia, come prosegue la lettura ma penso che mi limiterò a dire CHI, secondo me, deve assolutamente leggere questo libro:
- chi ha visto il pianeta delle scimmie e gli è piaciuto, quello con charlton heston (lo stronzo amante delle armi) e che finisce in un modo strepitoso, per non parlare della fotografia e, no i dialoghi no che sono ante fine millenio e voi giovani d'oggi siete più veloci ora, ok.
- chi ha divorato tutti i fumetti di Andreas, soprattutto Arq, un mito
- chi conosce l'ipertesto, anche gli autodidatti o quelli che sanno smanettare, non gli hacker che quelli non c'hanno tempo per leggere, più o meno i progrediti (boh?) insomma
- gli ignari, quelli che non sanno mai nulla, quelli che qualsiasi cosa accada va bene, quelli là
- i sarcastici, e anche i crudeli, quelli che se la ridono e che sogghignano
- le donne troppo avanti (aspè, ve la spiego), quelle che occorre frenare altrimenti te la menano che uno nella vita deve sapere dove andare, cosa fare, quali programmi avere, e tutte 'ste cazzate qui, ecco, questa palla di donne
- i nostalgici, anche quelli simpaticamente nostalgici, quelli che se gli chiedi se in gioventù hanno viaggiato ti fanno fare il giro del mondo in trentadue minuti con cazzutissima visione di filmini formato super8
- i giovani con animo di veline e calciatori, perchè così si cacano un po' sotto e la smettono di sognare le cazzate (ma c'è il rischio che il vocabolario ridotto in loro possesso non aiuti alla comprensione della lettura)
- i già avanti con gli anni, così se la ridono e si prendono la rivincita su questa generazione di sfigati
- i sognatori, o i cazzoni (dipende dal punto di vista) così magari non gettano la spugna e si immolano per la causa

mi sa che può bastare
se non ti trovi in questa categoria di mortali tu leggilo lo stesso, magari poi aggiorni anche la lista e racconti pure se leggere Houellebecq vale la pena.
mujer
00lunedì 16 gennaio 2006 18:46
cazzo
mi è uscita una specie di pubblicità progresso
resettate, se potete, il tono promozionale
(comunque mo rintraccio Houellebecq e mi faccio dare la percentuale delle vendite in zona Catania)
sergio.T
00lunedì 16 gennaio 2006 20:44
io non sono in questa categoria di mortali, eppure l'ho letto, eppure mi e' piaciuto moltissimo
mujer
00lunedì 16 gennaio 2006 21:18
come no?
tu sei tra i sognatori [SM=x245516] e tra quelli avanti con l'età [SM=x245547]


e poi tu sei il mio maestro, e quindi fuori classifica
[SM=g27959]

[Modificato da mujer 16/01/2006 21.22]

sergio.T
00martedì 17 gennaio 2006 08:57
AH AH AH!! Sono un NC, un non classificato come a scacchi!!!
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