Dan Brown - Il codice Da Vinci

TRAMA

L’avventura comincia a Parigi, nel Museo del Louvre, dove il curatore Saunière, ferito da uno strano sconosciuto, stacca dalla parete un dipinto del Caravaggio, in modo da far scattare l'allarme e far scendere le grate di protezione per lasciare fuori il suo inseguitore. Saunière, in fin di vita vuole lasciare un messaggio: si sveste completamente e si posiziona a terra in modo da creare con il suo stesso corpo la figura dell’uomo Vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci.
Quando arriva la polizia la scena che si presenta è quella di un vecchio sdraiato a terra che, prima di morire, ha lasciato un messaggio apparentemente indecifrabile, numeri, poche parole e un nome: Robert Langdon.


Da qualche giorno ho terminato la lettura di questo romanzo. L'ho trovato veramente stupefacente, carico di mistero e curiosità. La storia narrata ha un contenuto interessante che per qualche lettore potrebbe somigliare a una bestemmia. D. Brown solleva un sacco di dubbi e polemiche sulla chiesa, le sue azioni, le sue teorie, praticamente rimette tutto in discussione, proponendo delle alternative molto coinvolgenti.
L’avventura è intensissima e ricca di informazioni interessanti.
E’ solo un romanzo oppure… nasconde qualche verità sconosciuta? Questa è la prima cosa che mi sono chiesta alla fine del libro.

Diciamo che si tratta di un titolo molto noto e non nascondo un certo interesse insoddisfatto dalla mancanza di tempo.
Però ho letto anche qualche recensione negativa...voi che mi dite?

secondo me bisogna partire dal presupposto che è un ROMANZO...
e che è un ROMANZO THRILLER.
E' ben scritto, è scorrevole, trasmette una certa tensione... cosa si vuole di più da un romanzo?
Certo, il fatto che sollevi certi temi lo fa diventare fonte di molte polemiche, ma è assolutamente da leggere.

La storia che non si trova il tempo da dedicare ai libri non la tollero molto, diciamo pure che "ognuno ha le sue priorità"...

Prof, leggilo.
E' molto scorrevole e se non sei troppo abituato ai thriller ti piacerà un sacco. (Perchè purtroppo ha molti ma molti ma molti luoghi comuni... )

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Scritto da: Ceia 18/05/2004 21.35

E' molto scorrevole e se non sei troppo abituato ai thriller ti piacerà un sacco. (Perchè purtroppo ha molti ma molti ma molti luoghi comuni... )

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Ma io lo leggerei pure ma....la trama proprio non mi ispira

veronica... ti assicuro che merita questo libro

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Scritto da: Yashal 02/06/2004 20.20
veronica... ti assicuro che merita questo libro

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Allora guarda....dal momento che nonostante il tempo in cui viviamo mi piace fidarmi, essere comprensiva e sono aperta di mente....me lo compro!
Me lo compro e guarda non lo lascio nemmeno "fermentare" in lista d'attesa ma me lo leggo (spero) a breve

news: uscirà il film.

ANGELI E DEMONI

C'è un nuovo codice da decifrare. Robert Langdon è tornato. E questa volta è Roma il teatro dell'intrigo...
Il dottor Robert Vetra, scienziato rinomato per i suoi studi sull'antimateria, viene trovato brutalmente assassinato in un laboratorio svizzero. Sul suo petto è orrendamente incisa la parola “illuminati”. Immediatamente viene convocato Robert Langdon, lo specialista di Harvard in simbologia religiosa (celeberrimo protagonista del Codice da Vinci). Langdon si rende immediatamente conto che l’assassino è appunto legato alla setta degli Illuminati, un segreto ordine di fratellanza che si presumeva estinto da ormai quattro secoli e che nel Rinascimento si riunivano segretamente a Roma per discutere nuove idee contro il nemico di sempre, la Chiesa Cattolica. Ma perché gli Illuminati hanno ucciso lo scienziato? Vittoria Vetra, la figlia del professore, scopre che una letale quantità di antimateria sigillata in un contenitore sottovuoto manca all’appello nel laboratorio. Se entro sei ore non saranno ricaricate le batterie, il contenitore deflagrerà con gli effetti di una terribile bomba. Le indagini portano freneticamente alla Città del Vaticano, dove il collegio dei cardinali è riunito per eleggere il nuovo papa. Le forze di Langdon e della bella Vittoria si uniscono per sbrogliare la traccia labirintica di antichi simboli che portano al rifugio dei colpevoli. Ma un invisibile e insospettabile nemico riduce ancor più le possibilità di successo dei due eroi...


(info da Ibs)

non ricordo chi....

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Scritto da: Prof V 03/06/2004 1.52
news: uscirà il film.

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uh... pare che per la gioia di Vittorio il protagonista sarà Tom Hanks

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Scritto da: Yashal 16/11/2004 17.27


uh... pare che per la gioia di Vittorio il protagonista sarà Tom Hanks

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mi fastidio costui

Il "Codice da Vinci" prende anche spunto dagli innumerevoli misteri del paesino di Rennes le Chateu, dove guarda caso, l'abate si chiamava Francois Bereger Saunière

Non vorrei rovinare l'idillio, ma si tratta di un plagio clamoroso. Ho letto il saggio da cui "Il codice da Vinci" è tratto. Ci sono alcune parti consistenti che stanno alla base delle teorie del romanzo che sono copiate pari pari.
A proposito del film, infatti, gli eredi del saggio oggetto del contendere avrebbero chiesto che non fosse realizzato per poter intentare una causa. Strano, ma vero, dopo un contatto preliminare coi legali dell'autore, gli eredi si sono messi a tacere... Cosa sarà mai accaduto?

Che TUTTI hanno un prezzo.

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Scritto da: roby878 17/11/2004 8.55
Non vorrei rovinare l'idillio, ma si tratta di un plagio clamoroso. Ho letto il saggio da cui "Il codice da Vinci" è tratto. Ci sono alcune parti consistenti che stanno alla base delle teorie del romanzo che sono copiate pari pari.
A proposito del film, infatti, gli eredi del saggio oggetto del contendere avrebbero chiesto che non fosse realizzato per poter intentare una causa. Strano, ma vero, dopo un contatto preliminare coi legali dell'autore, gli eredi si sono messi a tacere... Cosa sarà mai accaduto?

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Tranquillo, non rovini nessun idillio... lo sanno anche i muri che alcune parti del romanzo di Dan Brown sono tratte da un altro libro.
Mi fanno sorridere di più quelli che ne hanno approfittato per svelare i "veri misteri" pubblicando altri libri come "I segreti del codice - Guida non autorizzata a fatti, personaggi e misteri del codice da Vinci" (di Simon Cox)

È ovvio che alla fine è tutto un magna magna...

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Scritto da: Yashal 03/11/2004 15.19

ANGELI E DEMONI

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dovrebbe uscire oggi

Finito di leggere "Il Codice Da Vinci" due giorni fa...libro eccezzionale!

io l'ho trovato "holliwoodiano" nel peggior senso del termine. scorrevole, ben costruito, sì, certo. a scopo di lucro e pieno di banalità, quando non addirittura di effetti speciali da film di bassa lega.
ho iniziato angeli e demoni, ma in spagnolo..datemi tempo

Io l'ho finito qualche giorno fa.......Dan Brown mette in atto un'operazione discutibile. Allude e suppone, senza giustificare, senza provare le sue parole. Il punto focale l'intero romanzo, non credo sia, tanto, la possibilità che Gesù sia stato sposato con Maddalena (non penso sia uno scandalo), piuttosto la certezza (dell'autore), che Gesù non sia il Figlio di Dio.
Afferma l'esistenza di decine di vangeli apocrifi che attesterebbero la veridicità dell'affermazione; ma non ne cita alcun pezzo, mentre è pronto a farlo quando parla di Maddalena (citando per esempio, il vangelo della stessa Maddalena).

....

Yeast

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Scritto da: Yashal 16/11/2004 17.27


uh... pare che per la gioia di Vittorio il protagonista sarà Tom Hanks

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Si ci sarà Tom Hanks ed inoltre nel cast ci sono Jean Reno e probabilmente Audrey Tautou (quella de "Il favoloso mondo di Amelie). Regia di Ron Howard

spero ne esca un buon film

L'ho finito!!!
Ieri sera ho letto le ultime pagine, e devo dire che sono completamente soddisfatta della lettura.
Il libro mi è piaciuto, è stato avvincente, con scene inaspettate. Un po' eccessivo sul finale, che sa molto di film americano, ma in complesso davvero ben strutturato.
E intanto mi è venuta voglia di fare un giretto a Parigi...

proprio oggi leggevo a riguardo un interessante articolo sul corriere.
E' un po' quello che ho sempre sostenuto: non e' piu' possibile che certi autori moderni e i loro best seller, ofuschino in tutti sensi autori veramente grandi.
qui, vi e' all'opera, la solita mistificazione e il solito degrado sia nei gusti, sia nel senso critico dei lettori, ma soprattutto un grande imbroglio-

e' inacettabile che entrando in una libreria ci si ritrovi davanti a montagne di libri di D.Steel, per fare un esempio, e invece, per un Calvino,bisogna quasi scartabellare tutti gli scaffali.
L'articolo terminava in questo modo, con questa provocazione.


Il codice Da vinci, e' il libro piu' venduto degli ultimi due anni.
Il suo valore letterario e' pari a zero.
La sua testimonianza storica, e' almeno, molto dubbia.
Il suo stile di scrittura ricorda il genere thriller commerciale.

Detto questo, rimane il libro piu' venduto.
Ci si domandi il perche'.

Il finale del "Codice Da Vinci" è penoso........

i primi 2-3/4 di libro si salvano il ma il finale rovina tutto!

L'alta corte di Londra ha stabilito che Dan Brown non ha copiato il saggio 'The Holy Blood and the Holy Graal' per scrivere il suo bestseller 'Il codice Da Vinci'. Dan Brown, in un commento a caldo, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione: ''Il verdetto mostra che la causa non aveva merito. Sono ancora sbalordito dal fatto che questi due autori abbiano voluto intentare questa azione''. L'Alta corte, pur ammettendo che Brown ha preso alcuni elementi dal saggio del 1982 firmato da Michael Baigent e Richard Leigh (che avevano denunciato la casa editrice Random House, che ha pubblicato sia 'The Holy Blood', sia il 'Codice'), non ha ravvisato gli estremi di violazione del diritto d'autore.
I due affermavano che il libro di Brown, il piu' grande bestseller della storia dell'editoria (oltre 40 milioni di copie vendute, ancora nella top 10 di molti paesi a tre anni dall'uscita), aveva preso dal loro lavoro la teoria centrale del romanzo: che Gesu' e Maria Maddalena ebbero un figlio, e che ci sarebbero loro discendenti ancora nel mondo d'oggi. Brown, nella sua deposizione, aveva ammesso di aver letto il libro di Baigent e Leigh mentre faceva ricerche per il 'Codice' (appare anche in una scena del romanzo), ma aveva spiegato che era uno delle fonti usate, e che non aveva preso dal saggio l'idea del suo romanzo.

ANSA