DAVID BOWIE

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mirkosv@ro
00sabato 16 luglio 2005 01:23
Re:

Scritto da: Emanuele Brunetto 15/07/2005 14.37
Capisco cosa vuoi dire mirkosv@ro, ma concorderai con me che anche la versione di Cobain non pecca certo in enfasi o partecipazione emotiva.



concordo perfettamente...la reinterpretazione di Cobain è riuscitissima, molto sentita ed emozionante...d'altronde, i Nirvana sono riusciti a dare nuovo lustro a quel pezzo un pò dimenticato dal grande pubblico....ma il pathos che vi infonde Cobain è assai differente da quello del Bowie del'71...per questo la considero una reinterpretazione e non una pedissequa cover.
ActiasLuna
00lunedì 18 luglio 2005 22:29
Bowie vs. Cobain

Scritto da: t.r.e. 15/07/2005 12.14
quando kurt cobain ha "coverato" the man who sold the world durante l'unplugged in NY, è stato uno stupro o un onore? mi rivolgo agli appassionati di David.
-per me quella versione supera l'originale-
agur


Personalmente, non credevo alle mie orecchie quando ho sentito che Cobain aveva "omaggiato" Bowie, perché credevo che le intenzioni di gruppi come i Nirvana fossero contrarie a qualsiasi proscinèsi nei confronti dei mostri sacri del rock, - insomma, parliamoci chiaro: nell’Unplugged dei Nirvana, i Meat Puppets hanno battuto Bowie 2 cover a 1 ,- tuttavia, vedo un'estetica psicologica coerente nella scelta di "The Man Who Sold The World": per un poco, solo per un po’, si è potuto credere a Cobain allorché biascicava, con voce roca e piagnucolosa: "Oh no, io no! Io non ho mai perso il controllo".
Perché, all'epoca, nessuno sapeva che, poi, il controllo lo avrebbe perso eccome. [SM=g27960]

Scritto da: mirkosv@ro 16/07/2005 1.23
d'altronde, i Nirvana sono riusciti a dare nuovo lustro a quel pezzo un pò dimenticato dal grande pubblico....


Mi è venuta in mente una cosa. A me è successo di ascoltare “The Man Who Sold The World” nella versione originale, a casa mia, e sentirmi chiedere dai miei ospiti: “Ma questo non è un pezzo dei Nirvana?”.
E dalli, a spiegare la storia della canzone... e dalli, a spiegare che Cobain, alla fine della cover, dice espressamente: “That was a David Bowie’s song”.
Povera Italia![SM=x245578]
Comunque, i fortunati (come me) che possiedano l’edizione di “Bowie At The Beeb” con il live allegato possono gustarsi una versione filologicamente corretta del brano.
Act.[SM=g27959]
mirkosv@ro
00martedì 19 luglio 2005 20:42
Qualche considerazione sul lavoro di Luna (non mi dispiacerebbe se ne uscisse anche qui un dibattito costruttivo come per la banana dei V.U.):
Mi rendo conto che sintetizzare la carriera multiforme ed instancabile di Bowie in pochi misurati periodi è uno sforzo colossale.
D'altronde su Bowie si è scritto già chilometri, e si continuerà a farlo spero per secoli.
Per chi mastica bowielogia da anni come me, c'è spesso il rischio che molto appaia come già sentito, già letto, scontato, assodato.

Della scheda monografica ho apprezzato soprattutto il tentativo di dare senso alle ultime fatiche di Bowie, in cui forse il consumato mestiere ha finito col prevalere sulla reale ispirazione.
Avrei voluto leggere qualche parola in più sul rapporto (controverso) tra Bowie e la new-wave, e qualche cenno alla scena new-romantic. Sono del parere che gli album di Bowie vadano accuratamente contestualizzati...per esempio, anche il rapporto di presunta progenitura del glitter-rock meriterebbe un'ulteriore indagine.

La recensione di HEROES ha invece il grande pregio di svincolarsi elegantemente dalla irrisolvibile questione dell'apporto di Eno all'album, lasciando trapelare come lo spirito decadente dell'album sia piuttosto da ascriversi tutto alle fantasie nostalgiche del Duca.
Fino a domandarsi se l'album nasconda davvero un messaggio politico.
"Nonostante queste apparenti contraddizioni ideologiche, Bowie resta un artista apolitico", mi sembra un'affermazione condivisibile.
..
Mi auguro che le recensioni degli altri album - di cui Luna si occuperà a breve, se ho ben capito - contribuiscano a chiarire il quadro di sintesi di una carriera controversa, complessa e forse ancora non deltutto chiarificata.

ActiasLuna
00mercoledì 10 agosto 2005 11:29
Rispondo a Mirko con notevolissimo ritardo.
Andiamo con ordine.

Scritto da: mirkosv@ro 19/07/2005 20.42
Mi rendo conto che sintetizzare la carriera multiforme ed instancabile di Bowie in pochi misurati periodi è uno sforzo colossale.
D'altronde su Bowie si è scritto già chilometri, e si continuerà a farlo spero per secoli.
Per chi mastica bowielogia da anni come me, c'è spesso il rischio che molto appaia come già sentito, già letto, scontato, assodato.

Della scheda monografica ho apprezzato soprattutto il tentativo di dare senso alle ultime fatiche di Bowie, in cui forse il consumato mestiere ha finito col prevalere sulla reale ispirazione.


Ti ringrazio per queste parole. Apprezzo che tu abbia tentato di compenetrare i miei sforzi. [SM=g27959]
Ed ora un po' di risposte veloci veloci.

Scritto da: mirkosv@ro 19/07/2005 20.42
Avrei voluto leggere qualche parola in più sul rapporto (controverso) tra Bowie e la new-wave, e qualche cenno alla scena new-romantic. Sono del parere che gli album di Bowie vadano accuratamente contestualizzati...per esempio, anche il rapporto di presunta progenitura del glitter-rock meriterebbe un'ulteriore indagine.


Le parti depennate dalla scheda a riguardo confluiranno nella recensione di "Scary Monsters", che terminerò a breve. Del glitter rock parlerò diffusamente nelle recensioni di "Ziggy Stardust" e "Aladdin Sane". Don't worry.[SM=g27960]

Scritto da: mirkosv@ro 19/07/2005 20.42
La recensione di HEROES ha invece il grande pregio di svincolarsi elegantemente dalla irrisolvibile questione dell'apporto di Eno all'album, lasciando trapelare come lo spirito decadente dell'album sia piuttosto da ascriversi tutto alle fantasie nostalgiche del Duca.
Fino a domandarsi se l'album nasconda davvero un messaggio politico.


I riferimenti all'influenza compositiva di Eno nella cd. trilogia berlinese li lascio a chi recensirà "Low" (là sì che sono ...azzi! [SM=g27964] ), del quale non mi occuperò. Mi cimenterò invece con "Lodger", che però è diverso... non so se mi spiego...[SM=g27960]


Scritto da: mirkosv@ro 19/07/2005 20.42
Mi auguro che le recensioni degli altri album - di cui Luna si occuperà a breve, se ho ben capito - contribuiscano a chiarire il quadro di sintesi di una carriera controversa, complessa e forse ancora non deltutto chiarificata.


Ci proverò, cocco, ho parecchie idee da mettere per iscritto, mi occorre solo del tempo, visto che sotto l'ombrellone non riesco a buttare giù quasi nulla, assonnata dallo stress psicofisico.
Ciao ciao.
Act.
mirkosv@ro
00giovedì 11 agosto 2005 22:29
Behh, attenderò con curiosità le recensioni, allora....soprattutto quella di Lodger, album a mio avviso più controverso degli altri.
ActiasLuna
00domenica 14 agosto 2005 00:09
Nel frattempo, mentre mi riposo dalle fatiche estive, mi permetto di esprimere ad alta voce qualche pensiero sul brano "(She can) do that", realizzato con BT, per la colonna sonora del film "Stealth": sarà per il remix robotico e rutilante, sarà per la voce di Bowie che ripete brevi mantra singhiozzati, sarà perché, comunque e ovunque il Duca vada, io lo seguirò... a me la canzone piace. Non è eccelsa, ma è simpatica.
Enjoy.[SM=g27959]
Act.
mirkosv@ro
00venerdì 28 aprile 2006 23:21
Complimenti per aver pubblicato l'ottima recensione di SCARY MONSTERS redatta da Paola Villani, che è riuscita a raccontare un frammento della vita artistica di Bowie attraverso l'analisi del disco. Riuscendo a sottolineare la maturità psicologica che Bowie raggiunge con questo lavoro - anche in virtù di accadimenti personali - che lo hanno portato ad una revisione musicale retrospettiva della propria carriera nel decennio '70, maturando un distacco dagli eccessi equivoci, dalle smanie di protagonismo, e dalle mode incarnate in quel fantastico periodo.
La cifra dell'album - al di là della pur ottima fattura - sta proprio in questo valore aggiunto. Che la recensione ha saputo cogliere brillantemente.
ActiasLuna
00domenica 30 aprile 2006 16:39
[SM=x245584] Grazie, Mirko. [SM=g27963]
mirkosv@ro
00venerdì 5 maggio 2006 00:08
...una piccola news: alla lista sempre più lunga di artisti che tributano omaggio a Bowie attraverso una cover, si è aggiunto da poco (28 marzo) anche Daniel Johnston che ha realizzato un progetto parallelo - Daniel Johnston’s Electric Ghosts - in collaborazione con il tour manager Don Goede (Jack Medicine): nel disco una cover di Bowie, Scary Monsters.
Sugarsickness
00venerdì 5 maggio 2006 16:19
Heroes
Ho acuistato l'altro giorno la colonna sonora di Christiane F. ;
cosa dire, c'è la versione live di Station to station trascinante e mitica, quando lui canta al concerto nel film.
E la versione mezza inglese/mezza tedesca di Heroes ( Helden ), beh, quella assolutamente è da ascoltare!
-Vertigo-
00mercoledì 10 maggio 2006 19:33
dal sito ufficiale di Bowie:
David Bowie sarà il curatore artistico dell' HIGH LINE FESTIVAL, un evento annuale che si svolgerà a New York, a partire dal prossimo Maggio 2007. Il Festival è una rassegna di musica e arti visive. La maratona artistica di 10 giorni prevede le esibizioni di artisti emergenti e affermate stars dello spettacolo, che sono fonte di ispirazione e interpreti della visione artistica di Bowie, e culminerà in un grande concerto all'aperto di David Bowie.

Il concerto di chiusura del Festival rappresenterebbe la prima grande esibizione live del'artista dal 2004, quando fu costretto ad annullare l'ultima parte del suo Reality Tour a causa di un'attacco di cuore.

La notizia arriva a pochi giorni dall' intervista rilasciata al NEW YORK MAGAZINE in cui Bowie ha dichiarato di essere stufo dell' industria discografica ed ha annunciato di volersi prendere un anno di riposo durante il quale non farà nuovi albums ne tours, ma si dedicherà alla visione di molti films e lunghe passeggiate.

David si è dichiarato onorato e entusiasta di essere il primo curatore del Festival, e in qualità di co-fondatore della rassegna, collaborerà nella scelta dei prossimi curatori , il cui traguardo sarà di offrire eventi unici e originali ala città di New York.

La sua esibizione dal vivo sarà seguita da migliaia di spettatori al Festival stesso, e verrà trasmessa via satellite alla radio e su Internet.



Fonte: www.davidbowie.com
ActiasLuna
00sabato 20 maggio 2006 15:59
Re: dal sito ufficiale di Bowie:

Scritto da: -Vertigo- 10/05/2006 19.33
(...) Bowie ha dichiarato di essere stufo dell'industria discografica ed ha annunciato di volersi prendere un anno di riposo durante il quale non farà nuovi album né tours, ma si dedicherà alla visione di molti film e a lunghe passeggiate.

Fonte: www.davidbowie.com


Adoro il suo menefreghismo snob e sorridente... [SM=g27962]
Emanuele Brunetto
00sabato 20 maggio 2006 16:01
Anche io vorrei dedicarmi per un anno alle passeggiate... [SM=x245544]
-Vertigo-
00martedì 30 maggio 2006 13:33
29 maggio: David Bowie special guest per David Gilmour dei Pink Floyd
Ieri sera David Bowie si è esibito alla prima delle tre serate di David Gilmour e Rick Wright al Royal Albert Hall, eseguendo Comfortably Numb. Tra le special guests c'era anche il grande Robert Wyatt. Le esibizioni saranno raccolte in un dvd.







ActiasLuna
00mercoledì 31 maggio 2006 11:37
Uhm. L'impostazione sembra davvero ottima e la presenza di Wyatt è superlativa. Sarei curiosa di sapere com'era l'esecuzione. [SM=g27959]
Emanuele Brunetto
00venerdì 2 giugno 2006 15:26
Beh... Gilmour e Bowie insieme... cos'altro aggiungere?
Eu Amnesiac
00venerdì 2 giugno 2006 20:09
bowie è il più stiloso di tutti
-Vertigo-
00martedì 25 luglio 2006 20:35
The Prestige
Prime immagini di David Bowie nel film THE PRESTIGE, di Christopher Nolan, con Hugh Jackman e Christian bale:







Il trailer qui:

http://www.apple.com/trailers/touchstone/theprestige/large.html


[SM=g27959]
ActiasLuna
00mercoledì 26 luglio 2006 16:34
Mi pare il figlio di Ian McKellen... [SM=g27962]
-Vertigo-
00domenica 24 settembre 2006 14:59
La recente esibizione di Bowie nell'episodio di Extras:

Bowie - EXTRAS


Aggiungo anche Bowie su Q Magazine di Novembre:

[Modificato da -Vertigo- 24/09/2006 15.10]

Enoch Wallace
00martedì 3 ottobre 2006 23:27
L'uomo che cadde sulla terra
Chi di voi ha visto lo splendido film del 1976 interpretato da David e basato sul romanzo di Walter Tevis "The man who fell to earth"?
"Non era un uomo, eppure era molto simile all'uomo". E allora cosa è l'individuo gentile e fragile che si fa passare per cittadino britannico, nascondendosi dietro il nome altisonante di Thomas Jerome Newton, che accumula in breve tempo una vera e propria fortuna grazie a invenzioni geniali e inaudite, che vive in solitudine quasi completa dedicandosi a un compito misterioso e immane?
E' appena stato riedito il libroper i tipi di minimum fax, ma il film è imperdibile!
ActiasLuna
00mercoledì 4 ottobre 2006 16:18
Salve Enoch (sei un personaggio letterario, quale onore!).
Parliamo del film e del ruolo di Bowie in esso, altrimenti usciamo OT. [SM=g27960]

Per me l'alieno Newton nell'interpretazione di Bowie è metafora di una creatura diversa e inadeguata all'integrazione e al compimento della sua missione a causa dell'ottusità del mondo e dei suoi potenti. E avverto l'attualità di questa chiave di lettura anche oggigiorno. Estraniamento e sopravvivenza sono le parole che connotano "l'altro" ancora adesso e non solo limitatamente all'immigrato, all'omosessuale, al dissociato o al clochard ma anche e soprattutto a chi si sente differente rispetto a coloro che la gente considera normali, tanto per rendersi conto della relatività della normalità. Forse la mia è un'interpretazione forzata, ma rapportata ai tempi e ai temi mi sembra plausibile.

Il film è del 1976, ma non ha goduto di grande popolarità, vuoi per il genere fantascientifico, appannaggio di appassionati, vuoi per il non facile approccio scelto dal regista Nicholas Roeg e aggiungerei anche per i pochi passaggi televisivi.

[Modificato da ActiasLuna 04/10/2006 16.20]

-Vertigo-
00venerdì 10 novembre 2006 20:35
David Bowie, sul palco ieri sera 9 novembre alla manifestazione di beneficienza organizzata ieri da Keep A Child Alive a New York, ha interpretato Wild Is The Wind accompagnato al piano da Mike Garson e poi Fantastic Voyage (eseguita dalla band di Aicia Keys) e, assieme ad Alicia Keys, Changes.

Le foto:













-Vertigo-
00venerdì 17 novembre 2006 22:32
Il link dell'esibizione, qui:
http://www.megaupload.com/?d=1IMNQIR8

[Modificato da -Vertigo- 17/11/2006 22.52]

-Vertigo-
00sabato 23 dicembre 2006 10:41
David Bowie in copertina sull'ultimo numero di Rolling Stone (edizione italiana)

Bellissima sorpresa stamattina in edicola: il numero 39 del mensile italiano Rolling Stone riporta in copertina David Bowie, nella foto contenuta nell'album Aladdin Sane.

All'interno un servizio di dieci pagine, in occasione del suo sessantesimo compleanno (il prossimo 8 gennaio), con interventi nuovissimi di Mick Rock (il fotografo dell'epoca glam), di Amanda Lear e di Stefano Pistolini.

L'ampio articolo, accompagnato dalle bellissime fotografie di Herb Ritts e di Helmut Newton, propone anche una retrospettiva degli articoli più importanti apparsi dal 1972 al 2003 nelle varie edizioni internazionali del famoso mensile americano.

Da non perdere!!!

fonte: www.velvetgoldmine.it


-Vertigo-
00lunedì 8 gennaio 2007 19:41
Auguri a David Bowie, che oggi compie 60 anni!
http://musica.alice.it/gallery/bowie_60.html?pmk=hpstr3_4


[Modificato da Emanuele Brunetto 09/01/2007 23.07]

Il cattivone
00martedì 13 marzo 2007 16:17
[SM=x245512] [SM=x245512] [SM=x245512]
Complimenti ancora ad actias per lo splendido lavoro!

[Modificato da Il cattivone 13/03/2007 22.07]

madfish
00mercoledì 28 marzo 2007 22:19
il duca è sempre il DUCA......non si discute.
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