Scritto da: indifference 06/06/2005 0.28
"come li ha scoperti Kazufai?"
ma che vuol dire ??? anche io a 17 anni ascoltavo Guccini e VelvetUnderground ...e questo cosa dovrebbe significare...che sono commerciali ???
"delirio nei concerti ?" credo che ci fosse anche per i CCCP!
"delirio estatico tra i fighetti"...a questo punto credo che si debba fare una precisazione. i CCCP avevano un seguito "estremista" (come del resto il gruppo e le loro canzoni), con i CSI si è arrivati ad un punto di maturazione tale da "abbracciare" un pubblico + ampio...
"fighetto" non è chi non è punk!
fare un video in carriera non credo significhi essere commerciali. farne 3 per abum si!
Indy, tu puoi anche non credermi, però ho parlato senza frode e senza inganno. Purtroppo (o per fortuna, chi lo sa?), ho qualche anno più di te e, volente o nolente, ho attraversato consapevolmente il periodo dell’ultimo punk impegnato degli ’80. I CCCP erano noti come fenomeno ai più, ma solo un piccolo sèguito comprava le opere e li seguiva live, almeno da “Ortodossia” fino a “Socialismo e barbarie”, dopodichè sono stati abbandonati anche dallo zoccolo più duro dei loro fans, a causa dei motivi che ho già esposto (di essere cioè non più “fedeli alla linea”, ma “fedeli alla lira”). Gli stessi fans delusi sono ritornati all’ovile dopo la pubblicazione di “Tabula Rasa Elettrificata”, che è stato come un colpo di frusta sulla schiena del panorama della musica italiana nel ’97 ed i colpi di frusta fanno imbizzarrire chi viene colpito. “T.R.E.” proponeva ottima musica, arrangiamenti sopraffini, una perfetta coesione dei musicisti del Consorzio (Marco Parente, qualche membro dei Disciplinatha…), contenuti e liriche finalmente decenti e aderenti alle partiture musicali ed, inoltre, era un concept album, ispirato dal viaggio in Mongolia di Ferretti e Zamboni, ergo aveva un filo logico che impegnava il cervello dell’ascoltatore dall’inizio alla fine. Fu un successo commerciale per tutta questa contingenza di motivi, ma anche perché i fans, una volta tanto, non erano delusi e sparpagliarono velocemente un passaparola che fece acquistare il disco un po’ a tutti. I fatti andarono così. Tu ne fai una questione di maturità di tempi, io dico che fu una contingenza di motivazioni più che un caso fortuito, oltre che un’operazione di marketing condotta davvero magistralmente. Ora, se ti è indigesto il discorso su ciò che è commerciale e ciò che non lo è, poniamo la faccenda in un altro modo: “T.R.E.” fu un successo di vendite e fu per molte settimane nella Top Ten (a dicembre '97, il mio guru, Lou Ratzo mi mostrò orgogliosamente il primo posto nella classifica di “TV Sorrisi e canzoni”! Non aggiungo altro: mi fido della tua perspicacia,
Indy mio). Tuttavia, non ho detto che era un album commerciale. È stato il suo successo ad esserlo: se un disco vende, il commercio ne guadagna. Nel ’97 il file sharing non era così diffuso come oggi:
la gente ha comprato i CD. È lo stato delle cose, non è invenzione della cronaca. I CCCP, a quanto ricordo, non ebbero mai un disco nella top ten, erano un gruppo per ammiratori striminziti e di nicchia, ma fecero il possibile per uscire dall’underground. E meritavano di uscirne.
Io li conobbi in modo trasversale, un po’ di Tv, un po’ di riviste, un po’ di amici di mio fratello, ed era già abbastanza disdicevole che una figlia di papà quale io sono li ascoltasse, nella piccola sonnolenta cittadina in cui sono cresciuta. Tuttavia, se penso che, alle gite delle superiori, era sempre il personaggio più improbabile a metter su “Mi ami?” per scandalizzare i professori finocchioni, nutro ancora la speranza di non essere poi così “normale”. Poi, anche mia madre s’è innamorata di “Annarella” e mio padre ballava sul ritmo dub di “And the radio plays”.
Kazufai, che è un ragazzo intelligente, li ha scoperti grazie al tam tam, non certo grazie alla pubblicità (e, del resto, come si potrebbe pubblicizzare nel 2005 un disco vecchio di quasi otto anni?). A propos, figliolo,
prima di ascoltare “In quiete”, procurati “Ko de mondo”.
Ieri, ho sorpreso il diciassettenne mio dirimpettaio mentre sul terrazzino di casa sua era intento ad imitare DJ Francesco. Senza nulla togliere agli estimatori dell’esagitato pupillo di Cecchetto, diciamo che mi si allarga alquanto il cuore, sapendo che Kazufai ha scoperto i dischi dei CCCP-CSI-PGR. Sì, sono contenta per lui.
Alles klar?
Act.
[Modificato da ActiasLuna 06/06/2005 19.22]