CCCP, CSI, PGR

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Kazufai
00sabato 4 giugno 2005 16:05
La storia italiana che si sussegue, oserei dire. Conosco, a malincuore, soltanto "Affinità-Divergenze" ed "Epica Etica Etnica Pathos" dei CCCP, in più ho "Compagni, cittadini, fratelli, partigiani" in via d'ascolto. Stessa cosa dicasi per i CSI, possiedo soltanto "Linea Gotica" che in molti mi hanno presentato come una pietra miliare della musica italiana, ma ancora lo devo ascoltare (ce l'ho da ieri, datemi un pò di tempo [SM=g27963] ). Sui PGR mi trovate impreparato, scaricai al tempo "D'anime e d'animali", che è rimasto un cumulo di gb inascoltati nel pc. Allora:


"Affinità-Divergenze", poco e molto da dire, uno degli album italiani migliori di sempre, se non storicamente il più importante. Le canzoni, splendide, storie di umanità paranoica, come la loro Emilia, sono entrate nella leggenda.


"Epica Etica Etnica Pathos", bellissimo album, forse non ai livelli del sopra citato, ma grandioso anch'esso. Al suo interno quattro capolavori su tutti: "Paxo de Jerusalem", "Narko'$", "Depressione Capisca" e, soprattutto, una delle mie canzoni preferite in assoluto probabilmente, "Annarella", dolce perla di una bellezza unica.


A voi la parola, e, se possibile, qualche consiglio o indicazione [SM=g27959]
ActiasLuna
00sabato 4 giugno 2005 21:10
"Lasciami qui, lasciami stare,
lasciami così,
non dire una parola che non sia d'amore.
"

Complimenti, Kazufai, hai scoperto una vena ricca di linfa!!!
Personalmente ciò che ho apprezzato maggiormente - e che ancora apprezzo - nei CCCP è la capacità ironica che avevano di spiazzare l'ascoltatore, facendo l'esatto opposto di ciò che ci si aspettava.
Non me ne vogliate se dico che ho sempre pensato a Guccini come al peso specifico della noia, ma quando, all'epoca di "Ortodossia" (1984), affermò che i CCCP non erano punk, perché tornavano a casa e mangiavano i tortellini fatti da mammà, l'ho odiato ancora di più. Non c'è alcun bisogno di essere terroristi black-block per essere punk. La strada era chiara: Guccini fermo alla pascoliana "Grande Proletaria" e i CCCP a suggerire il nuovo filone del punk filo-sovietico, ossia lavoratori consorziati, musica devastata, poesia quanto basta ed impegno concettuale.
Poi, nell'87, Ferretti e co. firmarono per la Virgin ("Socialismo e barbarie") e i fans storsero il naso, soprattutto per la cover di "Tomorrow" con Amanda Lear, fino ad accusarli, nell'89 (pubblicazione di "Madre", che, tra le altre cose, è un brano di incommensurabile bellezza) di essersi venduti alla lira. Per tutta risposta, i CCCP fecero uscire un pezzo sull'argomento, intitolato "Fedeli alla lira". Ti spiazzavano, che volete farci?[SM=g27962] La caduta del muro ha fatto lo sgambetto anche a loro. Zamboni dichiarò (sto citando a braccio): "Berlino è talmente grigia che, se scatti le foto a colori, ti escono in bianco e nero". Tuttavia, l'ideologia filo-sovietica è un germe: dagli anni'90 sono diventati ancora più famosi evolvendosi in C.S.I., fino alla pubblicazione di "Tabula rasa elettrificata" (1997), allorché sono stati idolatrati dalle masse.
Dopidiché, lo ammetto, io non li ho seguiti più, ma non ho mai smesso di ascoltare i loro dischi del passato.
Enjoy.
Act.

[Modificato da ActiasLuna 04/06/2005 22.13]

.Eclettico.
00sabato 4 giugno 2005 23:29
Re:

Scritto da: ActiasLuna 04/06/2005 21.10
"Lasciami qui, lasciami stare,
lasciami così,
non dire una parola che non sia d'amore.
"

Non me ne vogliate se dico che ho sempre pensato a Guccini come al peso specifico della noia, Act.

[Modificato da ActiasLuna 04/06/2005 22.13]




[SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966]
indifference
00domenica 5 giugno 2005 19:45
***

Scritto da: ActiasLuna 04/06/2005 21.10
"Lasciami qui, lasciami stare,
lasciami così,
non dire una parola che non sia d'amore.
"

.
dagli anni'90 sono diventati ancora più famosi evolvendosi in C.S.I., fino alla pubblicazione di "Tabula rasa elettrificata" (1997), allorché sono stati idolatrati dalle masse.

Act.

[Modificato da ActiasLuna 04/06/2005 22.13]




questa storiella della fama acquisita dopo la pubblicazine di Tabula rasa Elettrificata l'ho sentita da tante parti ...ma non sono affatto daccordo.
insomma...ma cosa mi volete dire ??? che i CSI ora sono alla mercè di tutti ??? che dopo la pubblicazione di TRE i CSI sono diventati di massa ??? che dopo TRE sono diventati radiofonici ??? che si sono venduti alla tv o ai giornali ??? insomma spiegatemi meglio ... io sta storia continuo a non capirla.

Prof V
00domenica 5 giugno 2005 23:10
con tre arrivò la classifica, i concerti con jovanotti.
indifference
00domenica 5 giugno 2005 23:19
***
effettivamente il fatto che Jovanotti abbia aperto un loro concerto è mooooolto triste!
ma non credo che un concerto ..possa pregiudicare la "filosofia" di un gruppo che fa musica di un certo tipo da 15 anni !

non so ...ma questo discorso mi sembra una forzatura!
Prof V
00domenica 5 giugno 2005 23:20
Re: ***

Scritto da: indifference 05/06/2005 23.19
effettivamente il fatto che Jovanotti abbia aperto un loro concerto è mooooolto triste!



al contrario.
ActiasLuna
00domenica 5 giugno 2005 23:22

Scritto da: indifference 05/06/2005 19.45
questa storiella della fama acquisita dopo la pubblicazine di Tabula rasa Elettrificata l'ho sentita da tante parti ...ma non sono affatto daccordo.
insomma...ma cosa mi volete dire ???

Proprio quello che ho scritto: che sono stati idolatrati dalle masse. Erano noti già prima del cambiamento, quando si chiamavano CCCP, ma solo a pochi eletti. Quando lanciarono la cover di "Tomorrow" con la parteecipazione di Amanda Lear, andarono ad esibirsi a Superclassifica Show (quel programma con la sigla del Supertelegattone! Proprio quello con Maurizio Seymandi e la capoccia del DJ dalla voce impostata!) che andava in onda la domenica a mezzogiorno: ai miei genitori, che conoscevano bene la Lear e per niente tutti gli altri, andò il boccone di traverso, quando li videro.
Con T.R.E. sono diventati noti a tutti i livelli, anche dai nonni di chi comprò l'album. Se poi, nel frattempo, qualcuno con la memoria corta, li ha dimenticati o rimossi o abiurati... è un problema suo!

che i CSI ora sono alla mercè di tutti ???


Certamente. Sarebbe interessante sapere come li ha scoperti Kazufai.

che dopo la pubblicazione di TRE i CSI sono diventati di massa ???


Anche. Ricordo benissimo l'esaltazione di tutto il pubblico ai concerti del tour di Tabula Rasa. Tutti cantavano a squarciagola "Forma e sostanza", in un caleidoscopio di "tipi" stilistici giovanili. E quando attaccarono "Annarella", scoppiò il delirio estatico anche tra i fighetti. Un amico mi disse che, a partire dal giono successivo al concerto, le vendite nei negozi di CD della città s'erano impennate. Più "di massa" di così cosa può esserci? Solo un suicidio di massa...[SM=g27960]

che dopo TRE sono diventati radiofonici ???


Anche. Avevano persino dovuto girare dei videoclip, poi programmati da TMC2!!!

che si sono venduti alla tv o ai giornali ??? insomma spiegatemi meglio ... io sta storia continuo a non capirla.


Su questo si può aprire una parentesi ed anche chiuderla. Il rimprovero più ricorrente mosso ai danni dei gruppi punk (o gruppe, se legge Emanuele[SM=g27962] ) è proprio questo: allorché il gruppo firma per una major discografica e acquista una popolarità più ampia, fuori dalla cerchia ristretta dei centri sociali e dei piccoli locali, lo si taccia di mercimonio e di meretricio, perché è sconcio vendersi ed è immorale entrare a far parte del mercato grosso. C'è da chiedersi, allora, a che serva fondare una band, se deve restare a suonare in garage ad aeternum, senza possibilità di carriera, senza l'obiettivo di varcare i confini della provincia, senza speranza di poter trasmettere contenuti interessanti.
Secondo il mio parere, la musica dei CSI meritava di essere diffusa, quindi ben venga la diffusione di massa (non la distruzione, badate bene[SM=g27960] ). Quando la musica underground rappresenta un patrimonio culturale, non può continuare ad essere privilegio di una casta.
Spero sia comprensibile.
Saluti,
Act.

[Modificato da ActiasLuna 06/06/2005 19.14]

indifference
00domenica 5 giugno 2005 23:25
***
ok,al contrario è ancora + triste !!! anzi è tristissimo! quasi stento a crederci!
ma confermo quanto detto.

...non credo che i CSI aprendo un cocerto di Jovanotti , per quanto sia stata una scelta infelice, siano diventati "commerciali".

se un gruppo entra in classifica cosa significa ??? che è commerciale? non credo che le due cose siano sempre collegate.
Kazufai
00lunedì 6 giugno 2005 00:05
Non mi addentro nella vostra discussione CSI, perchè non mi sento preparato sull'argomento. Come li ho scoperti? Non certo perchè li ho visti in tv o sentiti alla radio, semplicemente dal fatto che erano, insieme ai PGR, il post-CCCP, tutto qui. Internet e cibicidi e amici permettendo [SM=g27959]
BASSIC INSTINCT
00lunedì 6 giugno 2005 00:09
Ragazzi Giovanni Lindo Ferretti è un grande!!!!!!!!! idee e musica 10 e lode!

HA fatto di recente anche uno spettacolo teatrale qualcuno l'ha visto?
Prof V
00lunedì 6 giugno 2005 00:13
io purtroppo me lo sono perso.
indifference
00lunedì 6 giugno 2005 00:28
PER ACTIAS
"come li ha scoperti Kazufai?"
ma che vuol dire ??? anche io a 17 anni ascoltavo Guccini e VelvetUnderground ...e questo cosa dovrebbe significare...che sono commerciali ???

"delirio nei concerti ?" credo che ci fosse anche per i CCCP!
"delirio estatico tra i fighetti"...a questo punto credo che si debba fare una precisazione. i CCCP avevano un seguito "estremista" (come del resto il gruppo e le loro canzoni), con i CSI si è arrivati ad un punto di maturazione tale da "abbracciare" un pubblico + ampio...
"fighetto" non è chi non è punk!

fare un video in carriera non credo significhi essere commerciali. farne 3 per abum si!

Prof V
00lunedì 6 giugno 2005 00:30
il video è un mondo a sè.
indifference
00lunedì 6 giugno 2005 00:36
***

Scritto da: BASSIC INSTINCT 06/06/2005 0.09
Ragazzi Giovanni Lindo Ferretti è un grande!!!!!!!!! idee e musica 10 e lode!

HA fatto di recente anche uno spettacolo teatrale qualcuno l'ha visto?



no , non l'ho visto! tu ?
BASSIC INSTINCT
00lunedì 6 giugno 2005 00:50
purtroppo l'ho perso e speravo di trovare qualcuno che me ne parlasse, che mi raccontasse com'era, se c'erano riferimenti alla sua carriera musicale....
E poi se nn sbaglio credo che si tratti di teatro sperimentale...
Eu Amnesiac
00lunedì 6 giugno 2005 15:19
Fedele Alla Linea.
Cccp, ovviamente, il resto mi è poco conosciuto.[SM=g27959]
t.r.e.
00lunedì 6 giugno 2005 15:37
michele, "in quiete" del 1994. live acustico
ActiasLuna
00lunedì 6 giugno 2005 18:03
Re: PER ACTIAS

Scritto da: indifference 06/06/2005 0.28
"come li ha scoperti Kazufai?"
ma che vuol dire ??? anche io a 17 anni ascoltavo Guccini e VelvetUnderground ...e questo cosa dovrebbe significare...che sono commerciali ???

"delirio nei concerti ?" credo che ci fosse anche per i CCCP!
"delirio estatico tra i fighetti"...a questo punto credo che si debba fare una precisazione. i CCCP avevano un seguito "estremista" (come del resto il gruppo e le loro canzoni), con i CSI si è arrivati ad un punto di maturazione tale da "abbracciare" un pubblico + ampio...
"fighetto" non è chi non è punk!

fare un video in carriera non credo significhi essere commerciali. farne 3 per abum si!


Indy, tu puoi anche non credermi, però ho parlato senza frode e senza inganno. Purtroppo (o per fortuna, chi lo sa?), ho qualche anno più di te e, volente o nolente, ho attraversato consapevolmente il periodo dell’ultimo punk impegnato degli ’80. I CCCP erano noti come fenomeno ai più, ma solo un piccolo sèguito comprava le opere e li seguiva live, almeno da “Ortodossia” fino a “Socialismo e barbarie”, dopodichè sono stati abbandonati anche dallo zoccolo più duro dei loro fans, a causa dei motivi che ho già esposto (di essere cioè non più “fedeli alla linea”, ma “fedeli alla lira”). Gli stessi fans delusi sono ritornati all’ovile dopo la pubblicazione di “Tabula Rasa Elettrificata”, che è stato come un colpo di frusta sulla schiena del panorama della musica italiana nel ’97 ed i colpi di frusta fanno imbizzarrire chi viene colpito. “T.R.E.” proponeva ottima musica, arrangiamenti sopraffini, una perfetta coesione dei musicisti del Consorzio (Marco Parente, qualche membro dei Disciplinatha…), contenuti e liriche finalmente decenti e aderenti alle partiture musicali ed, inoltre, era un concept album, ispirato dal viaggio in Mongolia di Ferretti e Zamboni, ergo aveva un filo logico che impegnava il cervello dell’ascoltatore dall’inizio alla fine. Fu un successo commerciale per tutta questa contingenza di motivi, ma anche perché i fans, una volta tanto, non erano delusi e sparpagliarono velocemente un passaparola che fece acquistare il disco un po’ a tutti. I fatti andarono così. Tu ne fai una questione di maturità di tempi, io dico che fu una contingenza di motivazioni più che un caso fortuito, oltre che un’operazione di marketing condotta davvero magistralmente. Ora, se ti è indigesto il discorso su ciò che è commerciale e ciò che non lo è, poniamo la faccenda in un altro modo: “T.R.E.” fu un successo di vendite e fu per molte settimane nella Top Ten (a dicembre '97, il mio guru, Lou Ratzo mi mostrò orgogliosamente il primo posto nella classifica di “TV Sorrisi e canzoni”! Non aggiungo altro: mi fido della tua perspicacia,[SM=g27960] Indy mio). Tuttavia, non ho detto che era un album commerciale. È stato il suo successo ad esserlo: se un disco vende, il commercio ne guadagna. Nel ’97 il file sharing non era così diffuso come oggi:[SM=g27960] la gente ha comprato i CD. È lo stato delle cose, non è invenzione della cronaca. I CCCP, a quanto ricordo, non ebbero mai un disco nella top ten, erano un gruppo per ammiratori striminziti e di nicchia, ma fecero il possibile per uscire dall’underground. E meritavano di uscirne.
Io li conobbi in modo trasversale, un po’ di Tv, un po’ di riviste, un po’ di amici di mio fratello, ed era già abbastanza disdicevole che una figlia di papà quale io sono li ascoltasse, nella piccola sonnolenta cittadina in cui sono cresciuta. Tuttavia, se penso che, alle gite delle superiori, era sempre il personaggio più improbabile a metter su “Mi ami?” per scandalizzare i professori finocchioni, nutro ancora la speranza di non essere poi così “normale”. Poi, anche mia madre s’è innamorata di “Annarella” e mio padre ballava sul ritmo dub di “And the radio plays”.[SM=g27963]
Kazufai, che è un ragazzo intelligente, li ha scoperti grazie al tam tam, non certo grazie alla pubblicità (e, del resto, come si potrebbe pubblicizzare nel 2005 un disco vecchio di quasi otto anni?). A propos, figliolo, [SM=g27959] prima di ascoltare “In quiete”, procurati “Ko de mondo”.
Ieri, ho sorpreso il diciassettenne mio dirimpettaio mentre sul terrazzino di casa sua era intento ad imitare DJ Francesco. Senza nulla togliere agli estimatori dell’esagitato pupillo di Cecchetto, diciamo che mi si allarga alquanto il cuore, sapendo che Kazufai ha scoperto i dischi dei CCCP-CSI-PGR. Sì, sono contenta per lui.[SM=g27964]
Alles klar?[SM=g27960]
Act.

[Modificato da ActiasLuna 06/06/2005 19.22]

Kazufai
00martedì 7 giugno 2005 00:51
OT

We, io ho ancora sedici anni, pergiunta appena compiuti, non mi invecchiate, grazie [SM=g27978]
Dj Palude
00venerdì 10 giugno 2005 22:07
actias il tuo discorso potrebbe essere anche interessante, anzi lo è, però me sembra come na minestra piena di condimenti buoni ma con un bel pelo dalla dubbia provenienza.

il discorso casa discografica nei cccp non vuol dire niente, la °°°°°° offriva più garanzie? bene, firmiamo. ma quelli che se incacchiano per le mosse di mercato sono pure quelli che al concerto rompono i coglioni che pensano che il gruppo non abbia una storia dinamica in movimento. io non ho seguito i pgr, lo ammetto, ma cosi come non mi ero turbato nel 1985 per una questione anagrafica allo stesso modo per tabula rasa non mi sono indignato, anzi superato il discorso del video ho guardato dentro e ho trovato un messaggio.

la carta igienica può essere anche profumata ma resta sempre carta per il culo, dicono da noi, e nè i cccp nè i csi erano carta quindi, major o no, ode a glf.
ActiasLuna
00domenica 12 giugno 2005 12:52
DJ Palude,
per fortuna, il pensiero umano è reversibile, come il pelo nella minestra è digeribile, anche se schifiltoso, ma scrivere, depilarmi e cucinare sono azioni che nel mio tempo e nel mio spazio tengo ben separate [SM=g27960]
Ho dei buoni motivi per affermare ciò che ho detto. Se i CCCP firmarono per una major, non credo sia stato per le garanzie: anzi, a quanto ne so, spesso le major pongono diverse condizioni alla libertà espressiva degli artisti. Per come la vedo io e per quanto ho potuto leggere nelle interviste al gruppo, firmarono perché volevano crescere, volevano più fama e volevano comunicare a quanta più gente possibile ed è giusto che le cose siano andate così, anche se i fan integralisti non perdonano le "mosse di mercato".
Il discorso sul successo di “T.R.E.”, lo ributto giù semplice: io sono contenta se un gruppo “di nicchia”, che seguo più o meno dagli esordi, dopo anni di onorata gavetta, raggiunge il successo a vastissimi livelli, con un’idea intelligentissima, tanto dal punto di vista contenutistico, quanto dal punto di vista artistico. “T.R.E.” fu un boom di vendite oltre che un ottimo album, soltanto che, a distanza di quasi dieci anni, qui e ora non ha più permanenza di degustazione. Insomma, l’ho consumato a forza di ascolti, ma ora se ne sta semplicemente quieto nel porta-CD, a memoria del vissuto; tuttavia, farei tre capriole per la contentezza, se qui e ora un ragazzo di sedici anni me lo chiedesse in prestito.[SM=g27960]
Per quanto riguarda le persone che rompono ai concerti, posso solo dire che, se c’è gente che va ai concerti per stripparsi a morte, è un problema loro! Io preferivo pogare. E tu? [SM=g27959]

Cordialmente,
Actias

PS: ieri sera, Radio2 ha trasmesso un concerto dei Modena City Ramblers. Alle ore 22.07, cover di “Spara Jurij”.[SM=g27963]
t.r.e.
00lunedì 13 giugno 2005 18:54
Il triplice volo pindarico di G.L.Ferretti conserva, a mio parere, un valore artistico tra i più interessanti in italia degli ultimi decenni.
Non ho visto sto sputtanamento nel passaggio CCCp - CSI e neanche tra quello CSI - Pgr, in realtà mi sembra che
Ferretti, a differenza di molti, abbia la capacità, il coraggio e l'ispirazione di mutare pelle senza cambiare contenuti, grazie al supporto importantissimo di musicisti come Canali e Maroccolo che il loro mestiere lo sanno fare eccome.

t.r.e. mi sembra un lavoro importante e dignitoso, le stronzate commerciali attribuite storicamente a Zamboni (anke per questo la divisione con Ferretti)sono state passi falsi, è vero, ma tuttavia non intaccano, a parer mio, la qualità di un disco che riesce a mostrare ancor di più un'amara consapevolezza politica e sociale e l'ennesimo coraggioso passo verso un'analisi storica più equilibrata. Il suo successo commerciale? Beh io lo motivo soprattutto per la sua uscita alle stampe dopo il capolavoro Linea Gotica e si sà, il disco dopo è sempre il piu atteso.

E i Pgr sono l'ennesima età del suo autore: malinconica, mistica, saggia e con una voglia, tipicamente adulta, di guardare le "cose" da maggiore distanza.
D'anime e D'animali non suona poi cosi diverso da un album dei CSI(a differenza del primo omonimo che era elettronico a tutto tondo), ma cambia nell'approccio esistenziale che nel 2004 non poteva esser lo stesso.

agur

[Modificato da t.r.e. 13/06/2005 18.59]

indifference
00lunedì 13 giugno 2005 22:31
***
io credo che si faccia moooolta confusione !
ma secondo voi entrare in classifica significa essere commerciali ?
paolo conte , ivano fossati , de gregori (anche se ora lo si puo accusare di scelte commerciali!) , guccini ....potrei scomodare anche il rimpianto Faber ...ogni volta che pubblicano un nuovo album anche loro arrivano dritti in classifica....ma non venitemi a dire che sono commerciali!!! non ho mai visto un loro video , ne un intervista sui giornali , ne sentito una loro canzone alla radio ...credo che lo stesso valga per L.Ferretti.
indifference
00lunedì 13 giugno 2005 22:32
***
insomma...secondo me dire che TRE è un album commerciale....è un'eresia !

actias non sarà contenta , ora è un'eretica [SM=g27965]
ActiasLuna
00martedì 14 giugno 2005 00:02
Re:

Scritto da: indifference 13/06/2005 22.32
insomma...secondo me dire che TRE è un album commerciale....è un'eresia !

actias non sarà contenta , ora è un'eretica [SM=g27965]


La verità è che io sono Remigio da Varagine...[SM=g27980]
handofdoom
00giovedì 16 giugno 2005 23:15
piccolo appunto : non credete che avere 16/17 anni e avere degli interessi in ambito musicale (per giunta abbastanza profondi) siano due cose così raramente conciliabili.
Io ho 17 anni, ho quasi tutti gli album dei CCCP-CSI-PGR (scaricando mi manca qlke pezzo) da almeno un anno.
E conosco diversi miei coetanei non stimolati da me nè da fratelli maggiori che canticchiano "ti amo" o "emilia paranoica" quando le inizio io....
forse è internet che ci fa "crescere" più in fretta(a 13 anni . ad esempio,ho comprato The Fragile,a 14 in The Court of the Crimson King e Lateralus....), voi che dite?
ActiasLuna
00venerdì 17 giugno 2005 15:10
Vediamoci chiaro!

Scritto da: indifference 13/06/2005 22.31
ma secondo voi entrare in classifica significa essere commerciali ?
paolo conte , ivano fossati , de gregori (anche se ora lo si puo accusare di scelte commerciali!) , guccini ....potrei scomodare anche il rimpianto Faber ...ogni volta che pubblicano un nuovo album anche loro arrivano dritti in classifica....ma non venitemi a dire che sono commerciali!!! non ho mai visto un loro video , ne un intervista sui giornali , ne sentito una loro canzone alla radio ...credo che lo stesso valga per L.Ferretti.


Indy, come dice Cicciobaffo, “leggi il labiale”: [SM=g27960] tutto ciò che è in commercio ed è “guidato” dall’anima del commercio è commerciale e, particolarmente nel campo musicale, non solo la Pausini, i Paps’n’Skar o Meneguzzi. L’aggettivo ha assunto una valenza metonimica, un’etichetta di scarsa qualità perché tante persone (me compresa) hanno abboccato spesso all’amo delle operazioni messe in atto dal marketing. Il commercio, però, serve agli artisti, se vogliono raggiungere la gente e se vogliono portare la pagnotta a casa, altrimenti, possono anche chiudere la porta del box sotto casa e suonare per piacere personale; poi, sta al pubblico stabilire ciò che piace e ciò che vende e, dal momento che viviamo in democrazia, la maggioranza impone il suo volere e la minoranza fa i suoi comodi. Per come vedo io le cose, è una questione di gusti, che sono sempre basati su individualità, idiosincrasie ed evoluzione dei tempi (io, ad esempio, da pischella odiavo il jazz, perché non lo capivo, e ora ne vado pazza). Tornando ai CCCP/CSI, non tutti quelli che acquistarono “T.R.E” nel ’97 ripercorsero a ritroso il background del gruppo, procurandosi l’opera omnia dei CCCP e seguendo anche le vicissitudini dei PGR: il perché è imperscrutabile, composto da tante variabili. Resta certa solo l’impennata delle vendite di quel disco: ottanta mila copie. Entrò in classifica direttamente al primo posto e vi restò a lungo: ti puoi immaginare che portata sensazionale? Non se lo sarebbe mai aspettato nessuno dai CSI! Perciò, se un lato della medaglia fu la meraviglia, l’altro fu il disappunto dei seguaci di vecchia data più intransigenti, i fondamentalisti che consideravano il successo e la popolarità un tradimento di principi cari solo a loro e che storsero il naso già di fronte a “Socialismo e barbarie” (ma a me… che me ne importa?[SM=g27961] ). Ad ogni modo, la tua differenziazione tra commerciale e non commerciale ha preso gli esempi inadeguati, perché la fama di Conte, Fossati, De Gregori, De André (e ne potrei aggiungere tanti altri) è consolidata al di là delle vendite. Sono artisti che non hanno disdegnato di frequentare i mass media: personalmente, ricordo tantissime interviste, esibizioni, spettacoli, concerti e interventi, in passato, quando questo tipo di cultura era favorita e caldeggiata trasversalmente da radio, televisione e stampa. Negli ultimi tempi, credo che a svantaggio della promozione a tamburo battente sia subentrata una certa stanchezza nei confronti dei canali di diffusione, per cui gli artisti hanno accettato la sordina, il profilo basso del sito scarno o della cosiddetta “ospitata” televisiva oppure permettendo che un gran numero di giornali e riviste mettesse in piedi iniziative per ripubblicare le loro opere a prezzo ridotto e a grande tiratura. Ora è chiaro il discorso? Se, poi, per te, queste sono eresie ed io sono la Giovanna d’Arco della situazione, ricorda che, dopo essere stata arsa viva sul rogo come eretica, la pulzella ora è santa nell’alto dei cieli e patrona della Francia.[SM=g27962] Vorrei solo limitarmi ad osservare la realtà per come è.
Ed ora, scusate se salgo in cattedra per un Off Topic, ma l’occasione è troppo ghiotta per lasciarmela sfuggire.

Scritto da: handofdoom 16/06/2005 23.15
piccolo appunto : non credete che avere 16/17 anni e avere degli interessi in ambito musicale (per giunta abbastanza profondi) siano due cose così raramente conciliabili.
forse è internet che ci fa "crescere" più in fretta, voi che dite?


Anche se dubito che manchi una sorta di influenza (che sia verticale, orizzontale o trasversale poco importa) nella (ri)scoperta di opere che appartengono al patrimonio culturale dell’umanità, c’è sempre in ballo una questione di gusti: tu scopri l’esistenza di un cantante o di un gruppo (te ne parla un amico, lo trovi mentre navighi, vedi un suo disco in un negozio o altro), lo ascolti, lo gradisci e lo segui nella sua produzione; sono sicura che il diciassettenne mio dirimpettaio ascolta DJ Francesco perché gli piace, non solo perché ha partecipato al Festival di Sanremo ed è “commerciale”. Se, poi, io nutro antipatia o apatia nei confronti di DJ Francesco e dei suoi accoliti, è un problema mio. [SM=g27964] Ciò di cui dubito è che la diffusione pubblicitaria di gruppi “di nicchia” avvenga senza pubblicità, perché a mio parere ogni passaparola, anche il più sussurrato, fa da pubblicità. Quello che internet ha cambiato, è che grazie all’introduzione del file sharing, la distribuzione non è più commerciale (nel vero senso della parola), con grande scorno delle case discografiche e maggiore giovamento di chi abita lontano dai negozi più forniti.
Internet non è una culla per lo sviluppo culturale dei ragazzi, né una fonte di conoscenza, una specie di pasto in scatola in cui è tutto pronto ed è sufficiente cliccare, bensì rappresenta uno strumento (veloce e pratico) per attingere conoscenza, una conoscenza, tuttavia, molto limitata. Mi spiego con un’allegoria: immaginiamo di essere assetati (di conoscenza) e di trovarci davanti ad un pozzo pieno d’acqua (il patrimonio culturale mondiale). Di solito, per procurarsi acqua, servono un secchio ed una corda: ecco, internet non è il pozzo (gli archivi, le biblioteche, le librerie, le scuole, le testimonianze), né il secchio (la mente), ma una corda (uno dei tanti strumenti) che non è mai lunga abbastanza per raggiungere il fondo della riserva, per cui, la quantità e la qualità d’acqua che lo strumento ci permetterà di pescare da questa riserva, dipenderà dall’inventiva che adopereremo nel suo uso. [SM=g27960] Pensateci.
Cordiali saluti,
Act.
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