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ARRESTATO VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2006 18:40
18/06/2006 21:46
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ROMA - "Lui ha questa 'brama' di guadagnare, però molte cose non è che si possono fare così, dal giorno al momento": è il giudizio che Gian Nicolino Narducci dà di Vittorio Emanuele di Savoia, del quale è uno dei principali assistenti. Narducci sta parlando al telefono con Ugo Bonazza e racconta degli incitamenti che riceve dal principe affinché trovi un "canale" per i nulla osta che servono a Rocco Migliardi per distribuire tranquillamente videogiochi che nascondono giochi d'azzardo. Ma le sollecitazioni di Vittorio Emanuele giungono nel periodo natalizio del 2005, quando gli uffici pubblici sono semivuoti e l'attività è quasi ferma: "Comunque - dice Bonazza, quasi giustificando l'insistenza del principe - c' era un centone da dividere fra me e te e capisci...".

'A CAMPIONE "QUATTRO SACCHI DI SOLDI"
"Io ci tengo molto a questa storia di Campione, lì sono un quattro sacchi di soldi": con queste parole Vittorio Emanuele di Savoia manifestava il suo pressante interesse alla conclusione della trattativa per l'affidamento a Ugo Bonazza dell' incarico di procacciatore di clientela per il casinò di Campione d' Italia.

La vicenda occupa uno dei capitoli più lunghi - circa 200 pagine - dell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, il quale fa riferimento ad un'altra inchiesta, condotta dalla Procura di Reggio Calabria, sull'enclave italiana in territorio svizzero. Nella vicenda sono coinvolti il sindaco di Campione d' Italia, Roberto Salmoiraghi, e il direttore del casinò. In particolare, Salmoiraghi opera affinché l'incarico vada a Bonazza perché considera "poco raccomandabile" Rocco Migliardi, che nell'associazione per delinquere si occupa della distribuzione delle macchinette mangiasoldi.

Vittorio Emanuele, secondo l'accusa, coordina la strategia affinché l'incarico vada a Bonazza: "Mi raccomando - dice al telefono - bisogna prendere tutto. Ripeto, prendere tutto, Tutto quello che si può prendere. Sono milioni che si può guadagnare lì ", conclude il principe.

IL PROCURATORE: AMPIO QUADRO PROBATORIO
Si tratta di un' inchiesta delicata, che, al di là nei nomi che propone, riguarda reati molto gravi, rispetto ai quali è stato raccolto un amplissimo materiale probatorio": così il Procuratore della Repubblica di Potenza, Giuseppe Galante, raggiunto per telefono dall' Ansa, risponde riguardo alle indagini preliminari che coinvolgono il principe Vittorio Emanuele di Savoia.

"Non è un caso - sottolinea Galante che l' ordinanza di custodia cautelare si componga di 2.200 pagine. Non posso entrare nel dettaglio delle accuse per rispetto al segreto di indagine, ma posso dire che ogni capo di imputazione è supportato da un ampio capitolo di prove accusatorie".

IL PORTAVOCE: HA DORMITO POCO, E' PROVATO
"Vittorio Emanuele non ha dormito molto stanotte. Sta bene, ma e' stanco e provato". A dirlo stamani a Potenza è il segretario dell' associazione monarchica Valori e Futuro, Filippo Bruno di Tornaforte.

"Stamani - ha aggiunto Tornaforte - gli hanno fatto visita il suo avvocato Lodovico Isolabella e il figlio di questo, Luigi. Credo che gli abbiano portato le medicine di cui ha bisogno". Che il principe sia in buone condizioni viene confermato anche dal direttore del carcere di Potenza, Francesco De Martino. "Stamani ho parlato con il personale - ha detto il dirigente - e mi hanno detto che non ci sono stati problemi".

"So - ha poi detto Bruno di Tornaforte - che i monarchici di varie parti d' Italia stanno organizzando pullman per venire qui a Potenza a manifestare solidarietà a Vittorio Emanuele. Sui siti di casa Savoia www.valoriefuturo.it e www.disavoia.org abbiamo ricevuto da ieri migliaia di email, dall' Italia e dall' estero, di persone che manifestano la loro simpatia per il principe".

Secondo Tornaforte, i famigliari del principe non raggiungeranno Potenza né oggi né domani. Fino all' interrogatorio di garanzia con il gip, previsto per martedì prossimo, non potrebbero incontrare il detenuto. "Verranno qui sicuramente martedì - spiega il portavoce - quando potranno vederlo".

SONO ASSOLUTAMENTE INNOCENTE
POTENZA - "Sono innocente, assolutamente innocente, estraneo a tutte queste accuse che mi sono rivolte": così Vittorio Emanuele di Savoia - secondo quanto si è appreso - si è rivolto questa mattina, in una saletta del carcere di Potenza, ai suoi legali, Donatello Cimadomo e Piervito Bardi, che ha incontrato per circa mezzora.

SONO FIDUCIOSO NELLA MAGISTRATURA
"Sono fiducioso nella magistratura e sono convinto che riuscirò a dimostrare la mia innocenza". Lo ha detto nel pomeriggio il principe Vittorio Emanuele di Savoia a due consiglieri regionali di Forza Italia della Basilicata, Sergio Lapenna e Franco Mattia, che gli hanno fatto visita nel carcere di Potenza.

A riferire le parole è lo stesso consigliere Mattia. "Ci è apparso in buone condizioni - ha detto l' esponente politico lucano -. Il suo comportamento è composto e dignitoso, dimostra carattere e forza. Ha detto di attendere che la magistratura faccia il proprio corso. Ha rimarcato anche l' efficienza del carcere di Potenza e ha detto di aver trovato personale all' altezza del compito".

I due consiglieri di Forza Italia sono andati a visitarlo "per portargli la nostra solidarietà umana - ha spiegato Mattia - nell' ambiente carcerario in cui è costretto a vivere. Lo abbiamo incontrato per alcuni minuti nei pressi dell' infermeria del carcere, dove si sottoponeva a controlli medici. Indossava jeans e una polo azzurra".

GIP LO INTERROGHERA' MARTEDI' PROSSIMO
Vittorio Emanuele di Savoia sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Alberto Iannuzzi, martedì prossimo, 20 giugno.

Gli interrogatori di garanzia cominceranno lunedì mattina. Il gip ascolterà prima le sette persone detenute in carcere. Lunedì saranno interrogati Rocco Migliardi, Gian Nicolino Narducci, Massimo Pizza e Achille De Luca.



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