Questo è un off topic molto off
Eddai, T.r.e.!
Jakobson è molto più interessante di Saussure e poi è già morto, poveretto. Che Dio lo abbia in gloria.
La scuola di Praga, in fondo, ha detto una cosa importante. Di per sé le parole non avrebbero senso se non ci fossero dei referenti che gliene attribuiscono uno e, allora, a che cosa servirebbe il linguaggio se non a conoscere le cose?
Da che mondo è mondo, e qui mi rivolgo a Sergio, dare un nome alle cose significa conoscerle. C'è, però, una condizione: la conoscenza va mediata tra le persone, altrimenti sarebbe una conoscenza sterile. Ergo, il linguaggio serve – anche – a comunicare tali significati e diffonderli e questo vale tanto per i testi scritti (che hanno valore di testimoni), quanto per le conversazioni orali (che si basano sull’estemporaneità). Provare a deprivare il linguaggio del suo aspetto strumentale di trasmissione e decodifica di messaggi mi pare alquanto controproducente: significherebbe negare la socialità del dialogo verbale.