il rispetto visto come linea intermedia tra sapere e potere, Foucault insegna
Romano, talvolta le argomentazioni sono del tutto pleonastiche.
Tu però, incurante della cuducità della vita, ti ostini a perseverare nella tua incoerenza. Ti offendi se qualcuno esprime giudizi fortemente negativi(e nettamente coloriti, lo ammetto)su uno scrittore da te ammirato, salvo poi lanciarti in una sorta di buffa "vendetta" nascondendoti nelle parole di un altro (fittizio).
La libertà, amico mio, è anche poter esprimere giudizi affrettati e (apparentemente) immotivati su un qualsiasi argomento.
Certo, mi scuso se l'uso di "parolacce"(usate però in senso "buono")in qualche modo possa aver obnulato la tua sensiblità(questo significato del verbo, in senso un po' lato, è una sorta di mia invenzione).
A proposito, se ti capitasse di risentire il signor Ellis digli pure che possiamo discuterne faccia a faccia; solitamente più uno è violento nella fantasia meno lo è nella realtà.