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Brett Easton Ellis

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2004 21:07
13/06/2004 22:56
Vorrei aprire delle discussioni su alcuni autori che amo particolarmente e sui quali avevo scritto delle brevi schede che il mitico Manueli doveva inserire sul sito... In attesa che lo faccia le inserisco qui...

BRETT EASTON ELLIS

Non si esce vivi dagli anni ottanta. In questo titolo di una canzone di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, può essere sintetizzato tutto il senso dell’opera di Brett Easton Ellis. Lo scrittore pubblica nel 1985 il suo primo romanzo LESSEN THAN ZERO (MENO DI ZERO) scritto in realtà all’età di 16 anni quando ancora frequentava il liceo. E’ una cronaca crudele e disincantata dello spaccato di vita di una generazione di diciottenni di Los Angeles, ricchi, annoiati e dediti a ogni forma di eccesso a base di droga, alcolismo e sesso promiscuo. Il libro ottiene in tutto il mondo l’effetto di una bomba che riesce a scuotere dalle fondamenta un ambiente letterario statico e stanco, estremamente bisognoso di novità di qualsiasi genere esso siano. La critica ufficiale si spacca definendo Ellis un genio, un nuovo Salinger degli anni 80 o, viceversa, uno specie di psicopatico che racconta esperienze personali di depravazione. Da alcuni il libro viene addirittura definito come “il miglior romanzo degli ultimi 20 anni”…
A LESSEN THAN ZERO fa seguito nel1987 RULES OF ATTRACTION (LE REGOLE DELL’ATTRAZIONE) forse l’opera più completa e stilisticamente pregiata di Ellis.
I giovani diciottenni diventano universitari, e l’azione si sposta nell’università di Camden, nel New Hampshire, dove facciamo la conoscenza di alcuni personaggi che torneranno ciclicamente a fare capolino nell’universo di Ellis... Sean Beatman, Lauren Hynden, Paul Denton…. L’obiettivo si sposta sui rapporti uomo-donna, sulla crisi esistenziale e sulla incomunicabilità cronica di una intera generazione, figlia di famigerati anni di disfacimento morale e di decadenza intellettuale. Non riscuote lo stesso successo del precedente romanzo, benché sia indubbiamente un’opera più completa e matura… Contribuisce, però a rafforzare il mito di Ellis, oramai bollato come l’autore “maledetto” degli anni 80 e divenuto famosissimo fra la “MTV generation” che impazza negli states
E arriviamo al terzo e più famoso best seller di Ellis: AMERICAN PSYCHO del 1991.
Il libro è in realtà frutto di un grande equivoco.. Viene bollato come una specie di thriller sanguinario e grottesco e apprezzato anche da abituali fans di prodotti splatter… Trattasi, altresì, di un’opera ironica e crudele, di una metafora allucinata e nel contempo lucidissima di un intero decennio, a ragione definito “il più inutile del secolo”… I delitti efferati di Patrick Beatman (fratello del Sean di RULES OF ATTRACTION) divengono l’immagine della morte della coscienza e del senso di umanità di una società che si è votata anima e corpo ai miti dell’edonismo, della ricchezza e del successo, calpestando qualsiasi senso morale o concessione a quella speranza di rinascita del genere umano che aveva aleggiato sulle nuove generazioni dei decenni precedenti… Il libro è un vero capolavoro… Diversi saranno i tentativi di trarne un film…L’operazione riuscirà solo nel 2001, a dieci anni dalla prima pubblicazione, quando una innegabile anacronismo di fondo contribuirà solo a confondere maggiormente le acque sullo spirito originario dell’opera… Ciò nonostante il film, egregiamente interpretato da Christian Bale e Willem Dafoe, mantiene una sua dignità ed un suo valore artistico…
E’ del 1994 THE INFORMERS (ACQUA DAL SOLE) una raccolta di racconti che Ellis, confesserà, aver scritto in larga parte prima di LESSEN THAN ZERO… Diversi i temi e le atmosfere… Un po’ anacronistici gli scenari che, dopo l’AIDS e la new age, non corrispondono più alla attualità del modo di vivere e di pensare dei giovani americani…
L’ultimo (per ora…) romanzo di Ellis è GLAMORAMA del 1999.. Un’opera che francamente disorienta… Ellis rinuncia ancora a rinnovarsi e ripropone, ormai fuori tempo massimo, la sua galleria di personaggi (in larga parte già conosciuti su suoi altri romanzi…) in una storia pretenziosa e inconcludente.. che gira in maniera irritante su se stessa cannibalizzando un po’ tutte le precedenti opere dell’autore… Unanimemente criticata, sembra davvero frutto delle necessità “alimentari” di Ellis…
A cinque anni da quest’ultimo romanzo, si parla ora di un probabile AMERICAN PSYCHO 2 (e c’è da augurarsi che non abbia nulla a che fare con l’orribile omonimo film distribuito solo nei videonoleggi…) Certo le premesse di un ritorno alla grande di Ellis non sembrano esserci… E’ in uscita anche RULES OF ATTRACTION al cinema, con un cast adolescenziale di attori riciclati da produzioni televisive (tipo DAWSON CREEK…).. Speriamo in una svolta di qualità nella sua produzione, magari con una feroce critica ai “nuovi orrori” del secondo millennio….


Biografia
1985 – LESSEN THAN ZERO – MENO DI ZERO - Pironti Editore
1987 – RULES OF ATTRACTION – LE REGOLE DELL’ATRAZIONE - Pironti editore
1991 - AMERICAN PSYCHO – Bompiani
1994 – THE INFORMERS – ACQUA DAL SOLE – Bompiani
1999 – GLAMORAMA – Einaudi

18/06/2004 02:16
io ho visto solo il film, parlo di American Psycho, commento: una minchiatona![SM=g27964]
18/06/2004 12:41
Beh....
...Jack, in effetti è difficile, non conoscendo Ellis, afferrare il senso originale del libro dalla visione del film... che come detto sopra è una cosa ibrida e fuori tempo massimo.... benchè non del tutto deprecabile dal punto di vista "tecnico"....
18/06/2004 13:12
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personalmente lo ritengo un gran film.
06/07/2004 19:44
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Ho letto Less than zero un sacco di anni fa. Dividerei i lettori di Brett Easton Ellis in tre categorie, e non due.
La prima è quella che lo ritiene un genio.
La seconda è quella che lo ritiene uno psicopatico.
La terza è quella che lo ritiene uno psicopatico geniale, o un genio psicotico, dipende dai punti di vista.
Io faccio parte della terza categoria. Ho amato Less than zero così come ho amato Il giovane Holden, e anche se non mi sento di paragonare Ellis a Salinger, devo ammettere che fanno entrambi parte di quel pezzo di americani che ancora riesco ad amare e stimare.
Gli altri non li ho letti, chissà, forse per una sorta di timore inconscio di essere delusa.
Ah, Romano, perdonami, ma si intitola Less than zero, e non lessen than zero!

K.
07/07/2004 01:37
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4 categoria...
chi giudica Ellis un coglione furbastro, io ne faccio parte, in linea di massima.
07/07/2004 08:55
Addirittura....
...tutte queste categorie...
Ilbandito sempre con le sue critiche argomentate ed eleganti....

...comunque, bandito, non offenderti ma proprio ieri ho sentito Brett e devo dirti che, purtroppo, anche lui ti considera un emerito coglione... per giunta neanche tanto furbastro....

[Modificato da Romano65 07/07/2004 10.54]

07/07/2004 11:14
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il rispetto visto come linea intermedia tra sapere e potere, Foucault insegna
Romano, talvolta le argomentazioni sono del tutto pleonastiche.
Tu però, incurante della cuducità della vita, ti ostini a perseverare nella tua incoerenza. Ti offendi se qualcuno esprime giudizi fortemente negativi(e nettamente coloriti, lo ammetto)su uno scrittore da te ammirato, salvo poi lanciarti in una sorta di buffa "vendetta" nascondendoti nelle parole di un altro (fittizio).
La libertà, amico mio, è anche poter esprimere giudizi affrettati e (apparentemente) immotivati su un qualsiasi argomento.
Certo, mi scuso se l'uso di "parolacce"(usate però in senso "buono")in qualche modo possa aver obnulato la tua sensiblità(questo significato del verbo, in senso un po' lato, è una sorta di mia invenzione).
A proposito, se ti capitasse di risentire il signor Ellis digli pure che possiamo discuterne faccia a faccia; solitamente più uno è violento nella fantasia meno lo è nella realtà.
07/07/2004 11:25
La sensibilità "obnulata"...
...ma caro il mio ilbandito, la mia sensibilità non ne esce affatto "obnulata", non preoccuparti...
Non capisco però perchè ti impegni tanto in alcune risposte (come in questa...) nella ricerca estrema di terminologie inusuali, antiche, quasi ataviche... o (addirittura...) nell'utilizzo di neologismi da te coniati... per cosa poi?? Per sparare sentenze sul fatto che io mi sarei offeso... che persevero nella mia incoerenza...mentre a me sembra che qui, l'unico che persevera sei tu... perseveri nella tua consueta squisita simpatia...

Inoltre, sembra quasi che tu voglia dare uno spessore maggiore ai contenuti che esprimi proprio con una ricerca terminologica eccessivamente "forbita"... mentre altre volte te ne esci con sbrigative e "volgari" battute tra il provocatorio e il saccente...
Detto per inciso... per quel che mi riguarda puoi dire e fare quello che straca... pardon... quello che meglio credi... figurati se mi permetto di minare la tua "libertà"... proprio io, poi.... che risaputamente mi professo liberale, libertario, liberista...

Solo che quando qualcuno usa quella stessa libertà, sulla quale (bontà tua...) mi dai delle imperdibili lezioni, dall'alto del tuo vissuto di ventenne navigato, cerca di fare in modo che la TUA di sensibilità non ne risulti "obnulata"... altrimenti rischi di dare l'immagine di uno permaloso...

Ellis lo vedo domani a cena.. come tutti i giovedì andiamo da "LA SORA LELLA" che ci fà gli gnocchi di patate con coda alla vaccinara...te lo saluterò senz'altro

[Modificato da Romano65 07/07/2004 13.33]

09/07/2004 14:28
se supponiamo di dover mettere in discussione Ellis allora possiamo tranquillamente passare ai libri di Suor Germana.
09/07/2004 14:32
Non ho capito...
..cioè, non merita una discussione?? Oppure non si discute???
Scusami ma davvero non ho capito....
09/07/2004 15:12
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secondo me la seconda [SM=g27964]
09/07/2004 15:15
Meno male...
..ammesso che sia così... cominciano a venirmi i complessi in questo forum... pare che tutto quello che piace a me faccia schifo a tutti gli altri....
Intendiamoci... non è che sia a caccia di consensi... ci mancherebbe altro...
Ma almeno un minimo di confronto sulle cose....


09/07/2004 15:16
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non è cosi romano [SM=g27960]
09/07/2004 16:30
Ma si, figurati...
Vittorio, guarda, non è vittimismo il mio...
So benissimo che qui tutti sono apprezzati e tutti hanno spazio... il discorso era un'altro... e nello spiegarmi mi pongo una domanda: le critiche lapidarie, volgari, non argomentate, posto che siano assolutamente legittime...ma servono a qualcosa??? Vanno prese come provocazione e quindi come inizio di un confronto??? O sono espressione di una presunzione e disprezzo nei confronti delle preferenze altrui??
E guarda che io propenderei più per la prima....
Me lo chiedo perchè, rispetto all'altro forum che frequento, Emozionalia, di critiche di questo tipo qui si fa un uso molto più largo... (se non consideriamo il "nostro fenomeno" Sergio...)

Mi chiedo, poi, se talvolta non si è un pò affrettati nel porre tali critiche... faccio un esempio... di uno scrittore che ha scritto parecchie cose, magari si è letto un unico libro e lo si è trovato pessimo... Non sarebbe meglio criticare QUEL libro invece di uscirsene con frasette provocatorie e distruttive nei confronti di tutta l'opera di quell'autore???

Ma sono interrogativi che probabilmente, e forse giustamente, non fregano a nessuno... indi... continuiamo pure così che va benissimo lo stesso.....


09/07/2004 21:07
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non lo so
non mi sembra che la situazione sia cosa negativa, caro Romano.
certo ogni tanto qualcuno (me compreso) si perde nei virtuosismi ma finchè vengono rispettate le norme di civiltà e di buona educazione non c'è problema.
Come disse Sparapagnau "a cu cia cuntano" - ovvero le proprie convinzioni sono più forti della dinamite.

[SM=g27964]

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