13/04/2004 22:27 |
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"A conti fatti, i protagonisti della vicenda, colpevoli o innocenti che siano, scontano la loro pena a oltre trent'anni dal fatto.
Bisogna poi sottolineare che il verdetto è però basato sulle parole di un unico "pentito". Il vasto movimento di opinione che si è creato a favore di Sofri, poi, sostiene che le parole di Marino siano largamente smentite dai fatti e prive di qualsiasi riscontro specifico."
Caso controverso quello di Sofri. Se fosse innocente è una vergogna, se fosse colpevole è una crudeltà.
In un'Italia dove il più meschino degli assassini si fa pochi anni di carcere, dove uno stupratore e assassino di bambini esce dopo 10 anni, dove TUTTI i terroristi confessi sono fuori..che senso ha impuntarsi su Sofri?
Quando parlo (raramente) di questa vicenda di solito mi rispondono che se io fossi stata figlia o moglie di Calabresi, avrei voluto vedere il mandante dell'omicidio al rogo.
Ma il punto è: non sono per niente convinta del coinvolgimento di Sofri nell'omicidio Calabresi, troppe lacune su questa vicenda, veramente troppe.
"Io sono uno di quelli - ha detto Giovanardi - che sostiene che se Adriano Sofri chiede la grazia è giusto concedergliela, ma se non la chiede credo che la situazione che stiamo vivendo ne sia la conseguenza. Se non la chiede il problema può essere risolto soltanto rispettando la Costituzione, i principi e le regole che valgono per tutti: se ci sono dubbi, sarà la Corte costituzionale a dirimerli, decidendo sul conflitto di attribuzioni. Mi sembra la via più lineare per dirimere i problemi».
Il problema è questo:
Sofri la grazia non la chiede, e quando rispettando la Costituzione, magari faranno "luce", noi saremo così vecchi da non ricordarci nemmeno più chi erano Sofri e Calabresi. |