non è per fare il bastian contrario ma Stefano Benni è decisamente sopravvalutato. Niente da dire, talento per la scrittura ne ha da vendere, è la trama dei suoi "romanzi" che è un po' discutibile; non so, mi sembra uno che è consapevole di scrivere gran bene, e questa sua consapevoleza si trasforma in un boomerang che lo porta a scrivere libri in cui la trama è nettamente "cucita" sulla sua scrittura, romanzi che portano la vanità di Benni al suo parossismo. In soldoni:"ragazzi io sono un super figo, scrivo da dio, guardate qua che roba".Dei suoi libri spesso mi son rimasti dialoghi "mitici", ma sinceramente l'amarezza e l'ironia che dovrebero contraddistinguerlo mi sembrano spesso velate di una certa supponenza che rendono il tutto "pseudo lirico" ergo gottesco e quando il grottesco non è voluto nelle intenzioni dell'autore il tutto assume una vena amara(e questa volta l'amarezza è vera).