PRIMO PUNTO: il mercato è il FINE di un certo genere di artisti (Britney Spears & Co.), il mercato dovrebbe essere un MEZZO per un altro genere di artisti, quelli a noi piu cari, ma oramai non è piu cosi per nessuno, salvo qualche rara eccezione.
Nessuno critica il mercato (essendo oltretutto un qualcosa di astratto), ma si criticano le persone che lo gestistocono, e tra queste, in un ruolo di primo piano ci sono anche parecchi artisti. Mi ripeto: gruppi affermati come Radiohead o Pearl Jam (che hanno fatto quella schifezza dei 70 e passa bootlegs) hanno il DOVERE nei confronti dei fans di comportarsi in un certo modo; hanno tutti i mezzi (economici e organizzativi) per potersi autoprodurre e dare un sterzata al businnes... ma non lo fanno... come mai? Perchè i SOLDI fanno comodo a tutti, e anche gli artisti che un tempo criticavano lo show-businnes oramai ne sono rimasti coinvolti.
SECONDO PUNTO: io sono contrario alla libera circolazione... non ho capito nulla? Non è che per fare contenti i fans, la musica deve essere "regalata" con il file-sharing o con prezzi ridicoli per un CD... certo, sarebbe opportuno che i prezzi scendessero sensibilmente, ma se ciò per varie ragioni non puo accadere, mi piacerebbe quanto meno vedere un attegiamento diverso da parte degli artisti, piu rispettoso nei confronti dei fans: fate costare un CD 20 euro, ma non proteggetelo col Copy Control... fatelo costare 20 euro, ma non mi fate uscire 73 live che io da fans accanito non posso acquistare tutti... fatelo costare 20 euro, ma non fate uscire una settimana dopo la prima edizione una ristampa con un secondo CD di b-sides, perche io non posso comprare 2 CD uguali in una settimana...
Questi sono solo alcuni esempi... naturalmente i gruppi citati in ordine sono RADIOHEAD, PERAL JAM e PLACEBO.
Quanti di noi hanno sentito i leader di questi gruppi criticare quanto loro stessi fanno annualmente gia da qualche anno? Credo tutti... è tutta colpa delle major? io credo proprio di no...
RISPETTO