00 22/05/2008 16:40
Sono meno estremo (come al solito) di Indifference. In un sms scambiatomi col Prof V a pochi ascolti dall'uscita, definii I Milanesi ammazzano il sabato un disco che "s'annoia da solo". Oggi lo rivaluto in parte. C'è un atmosfera particolarmente incerta, c'è qualcosa di stranamente sbarazzino, ci sono dei testi da rompicapo, ma anche qualche ballata irresistibile ("Dove si va da quì"). Sì, hanno fatto un disco che interrompe bruscamente la ricerca cantautoriale di "Quello che non c'è" (l'amicizia di Agnelli con Clementi si sentiva molto) e di "Ballate" (a tratti i migliori testi di M.A.), ed hanno voluto cambiare e sperimentare (i fiati di Gabrielli).
Dunque non so se è il minor disco degli Afterhours, però ho cambiato idea sul fatto che annoi.