00 16/05/2006 21:11
sto ascoltando l'album da pochi giorni...e mi sembra davvero ben fatto ed ispirato, perquanto lievemente sottotono. La voce di Verlaine non è più quella malinconica ma tenera di un tempo, si è fatta più grave e graffiante. Così il nostro poeta ha imparato a cantare un pò alla maniera di Reed, e questo nell'album si sente. C'è inoltre una certa vena noir che tiene assieme questi pezzi, scanditi da percussioni stanche, sorde ed ovattate, linee di bassi cupe e notturne, ricami onirici di chitarra che omaggiano i Television più psichedelici, pur confermando la radice blues del nostro.
Il pezzo che mi è piaciuto da subito e che credo resti facilmente impresso nella memoria è la deliziosa the earth is in the sky.
L'album si apre e si chiude con due ottimi strumentali: se vi intrigano, vi sentirete obbligati ad ascoltare anche "AROUND".