00 05/12/2005 19:34
caro,indifference,le tue sono giuste osservazioni,ma tieni conto di una cosa:
la gnosi umana verte sempre sull'equivoco della certezza e della ipoteticita'
Poi arriva la matematica e ci dimostra...
La filosofia risponde: il fatto che una cosa sia "capita" e analizzata alla fin fine non dimostra niente di niente.
Dimostra solo che quel "limite" di conoscenza appartiene per ora alla nostra "abitudine" di comprendere quella cosa in un dato modo, con certi riferimenti.
Ovvero: gli assoluti matematici o di qualsiasi natura non dimostrano altro che l'incapacita' nostra di andare oltre.
Da millenni il sole sorge alla mattina e tramonta alla sera: ci siamo "abituati" a questo modo.
L'astronomia ha dimostrato il sistema solare, ma lo ha compreso fino ad ora e Nulla ci puo' dire se tra un millennio qualcosa cambiera'.Puo' solo fare previsioni.
Scienze come la matematica assolutizzano, discipline come la filosofia spronano a dubitare, per spostare quel limite oltre...

Il denominatore comune come un nulla: vero, infatti anche per comprendere la matematica si ha bisogno di una coscienza di essa stessa e cosi' siamo da capo.
Senza un "referente" ovvero una "finzione" tutto sarebbe assurdo.
Poi spostiamo il discorso sulle parole e il linguaggio: la parola scoccata dalle labbra ,come una freccia da un arco e vedremo che il paragone regge.
Senza un referente ogni "dire" non avrebbe senso: anche i nostri post, non avrebbero significato alcuno.