00 05/12/2005 17:47
un breve accenno al quarto.
Dunque Borges amava Zenone, lo trovava come un forte spunto per la sua riflessione metafisica (mondo/realta'/tempo), ma alla fin della fiera ,non gli interessva rispondere.
Da questi paradossi dunque traeva il principio del Labirinto come non risposta razionale a una domanda.
Insomma, diciamo pure, che il nostro amico Borges deprivava il reale, da ogni connotazione modale: le coordinate spazio/tempo lo lasciavano indifferente e sconfinava nell'Infinito e nell'atemporalita'.
Uhm, bene, bene...
Vedremo