00 05/12/2005 17:02
Lui inizia a farsi un’idea su infinito, tempo e realtà e da essi trae spunto per fondare la sua opera che sarà caratterizzata continuamente dal paradosso.

Leggete cosa scrive nelle Inquisizioni:
"Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga, simbolo di lentezza. Achille corre dieci volte più svelto della tartaruga e le concede dieci metri di vantaggio. Achille corre quei dieci metri e la tartaruga percorre un metro; Achille percorre quel metro, la tartaruga percorre un decimetro; Achille percorre quel decimetro, la tartaruga percorre un centimetro; Achille percorre quel centimetro, la tartaruga percorre un millimetro; Achille il millimetro, la tartaruga un decimo di millimetro, e così all'infinito; di modo che Achille può correre per sempre senza raggiungerla".

Riuscite a capire il paradosso della freccia ora?
Il tal X la scocca, la freccia si perde, X la cerca e la trova.
Impossibile.
X non può mai raggiungere quella freccia.