00 04/04/2004 16:56
a proposito della degradazione culturale
Quella della degradazione culturale, Bandito, come hai fatto giustamente notare, nn è affatto un fattore inesistente, vorrei sottolineare però che io personalmente nn lo ritengo un fattore a sè stante, ma una molla ben radicata nel concetto di "bombardamento culturale estero", quello che voglio dire è che ormai il sitema ( quello mass-mediatico e quello del mercato letterario, come faceva acutamente notare t.r.e. ) è talmente invischiato in tale tipo di struttura che la degradazione culturale nn investe solo la categoria scrittori, ma un po' tutta la società ( nn mi sono mai permessa di spacciarmi per una cima intellettuale, ma ho davvero avuto modo di parlare con gente che si credeva chissà chi quando ha stento sa come è fatto un libro ). Il problema è che oggi la moda impone di essere "intellettuali e maledetti" e così chiunque ha la possibilità di sbandierare al vento presunte rivoluzioni intellettuali. In definitiva si predilige di più chi fa rumore e di meno la sostanza. Da parte mia ritengo che , nascosti da qualche parte, esistono davvero degli artisti della penna talentuosi in Italia, ma ho anche la certezza che il mercato stia facendo di tutto per imbavagliarli il più possibile a favore della "moda straniera".