00 18/01/2008 19:40
(tg.com)Il grande sceneggiatore Ugo Pirro è morto all'età di 88 anni nella sua casa di Roma. Salernitano (il suo vero cognome era Mattone) era da tempo malato. In carriera Pirro aveva vinto due Oscar per il miglior film straniero, con "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" e "Il Giardino dei Finzi-Contini". La sua vita si è intrecciata con quella di Fellini, De Sica, Rossellini, Visconti e, a lungo, con Lizzani.

Secondo quanto si è appreso, la camera ardente sarà allestita sabato alla Casa del Cinema a Villa Borghese.

A dare la notiza della morte è stato il regista Carlo Lizzani, con cui Pirro ha avuto una lunga collaborazione, nel corso della trasmissione di Rai Radiouno "Nudo e crudo", condotta da Giulia Fossa. Pirro era nato a Salerno il 24 aprile 1920. Al suo attivo c'è una lunga collaborazione con Lizzani principiata nel '51 con "Achtung, banditi!" (1951) e continuata con "Il gobbo" (1960), "Il processo di Verona" (1963), "Svegliati e uccidi" (1966), "L'amante di Gramigna" (1969), opere caratterizzate da una particolare attenzione all'impegno civile ed alle tematiche sociali.
Ugo Pirro (infophoto)

Con Elio Petri stabilisce a partire dal 1967, con "A ciascuno il suo", un fertile sodalizio destinato a produrre titoli quali "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (1970), "La classe operaia va in paradiso" (1971) e " La proprietà non è più un furto" (1973).

Eclettico e prolifico, Pirro ha lavorato con Bolognini, con Mingozzi e con Squitieri ("I guappi" nel 1974, "Il prefetto di ferro" nel '77), oltre che in due film di produzione jugoslava, "La battaglia della Neretva" (1969) di Veliko Bulajic e "La quinta offensiva" (1973) di Stipe Delic.

Si è dedicato anche alla narrativa con "Le soldatesse", "Mio figlio non sa leggere", "Osteria dei pittori" ed il fortunato "Celluloide" (1983), poi elaborato dal Nostro per lo schermo in favore dell'omonimo film diretto da Lizzani nel 1995.