00 05/04/2008 00:51
non ho stilato una vera e propria classifica, e non so neanche se stavolta sarò in grado (eh sì, dura la vita, si cambia un pò tutti.. [SM=g27976] )
ad ogni modo credo di aver finalmente terminato di (ri)ascoltare un pò tutto quello che ritenevo meritevole di attenzione..
tralascio arcade fire e patrick wolf di cui si è già detto abbastanza..

jens lekman : night falls over kortedala - un disco pop strepitoso, di difficilissimo impatto (và riascoltato mooolte volte), con bellissime melodie e bellissimi arrangiamenti, una bellissima voce..insomma, semplice ma efficace, un ibrido tra scott walker e morrissey al tempo dell'indiepop da cameretta.

caribou : andorra - difficile da descrivere. per chi lo conosce già, è un lavoro ben più solido e forte, meno kraut e più pop rispetto al precedente. per chi non lo conosce: ascolto forzato del disco. "she's the one" è il singolo perfetto, brano dolcissimo ma non sdolcinato.

panda bear : person pitch - bucolico. psico-folk. da lsd. come ha già detto michele, un trip. meraviglioso. a chi lo ha apprezzato suggerisco di riscoprire il battisti di "anima latina"..

burial : untrue - unico, nuovo, probabilmente il disco più originale dell'anno. è qualcosa di nuovo, si distacca totalmente dalla scena dubstep (che pure qualcosa di bello da offrire l'aveva già eccome). è semplicemente "urbano", "underground", "soul".. ti riempie l'anima.

stars of the lid : and their refinement of decline - un doppio cd (4lp) epico, maestoso, imponente. musica ambient, "drones" e partiture classiche. un'immersione in un altro mondo, al di là dei sogni. da ascoltare a letto per addormentarsi.

to kill a petty bourgeoisie : the patron - ipnotico. un misto fritto pazzesco, rumoroso, estraniante. ritmi trip-hop, beat industriali, muri di suono noise, tastiere psichedeliche. e una voce angelica, a contrastare tutto. una musica mai sentita prima.

gravenhurst : the western lands - forse tra questi il disco che più potrebbe trovare estimatori su queste pagine. chitarre rock, sensibilità slo-core, attitudine (poco) indie, scrittura folk-rock. "the collector" è un colpo al cuore. autunnale.

eluvium : copia - altro disco ambient, ma nel senso di romanticismo, di ballate al pianoforte e di dolci suoni eterei.

the national : boxer - ottimo disco di canzoni, tra ballate commoventi e vocalismi alla ian curtis. niente emul-wave stavolta, però. da sentire almeno il primo pezzo, "fake empire".

stateless : stateless : pop. tra thom yorke e portishead. canzone da ricordare: "bloodstream"

stars : in our bedroom after the war - probabilmente il disco indiepop dell'anno.. canzone da ricordare "the night starts here"

vedo un nostro compaesano, pola (disco omonimo), come disco italiano dell'anno..indietronica alla lali puna..

per quanto riguarda la musica techno, il disco imperdibile è (tra quelli che ho ascoltato) efdemin: tra berlino e detroit, tra minimal techno e deep house, attualizzazione degli indimenticati basic channel. bellissimi anche the field (per i più romantici) e cobblestone jazz.


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