00 08/12/2007 18:05
Il romanzo di Marquez appartiene al ciclo meno notevole, della produzione letteraria dell'autore.
Un libercolo intriso di banalità dolciastre e personaggi dal piattume che ricorda qualcuna delle opere di L.Tubani, che tormentano ancora i miei più neri incubi.
Il film, partendo da questo deterrente presupposto, unisce ad esso la regia di un pacchiano autore di commediuole inglesi.
Infine la nefasta presenza di Gustavo Hadba, nei panni dell'operatore alla telecamera, affossa questo film già prima di doverlo visionare.
Chi come me ha ancora i brividi al basso ventre per i movimenti di telecamera in Orfeu, capirà.