00 09/11/2007 18:39
Dal marzo scorso avrebbe dovuto avere una spazio televisivo sulla terza rete nazionale, ma è stato molto comodo aspettare che si spegnesse nell'attesa di far ascoltare ancora una volta le sue lucide analisi alle orecchie di alcuni Italiani troppo a lungo privati di un'informazione garbata, ricca di testimonianze e citazioni. Miseri orfani questi pochi, turlupinati da chi usa e abusa!

Ora abbiamo un ex pasionario flavochiomato in uno studio rosso e nero che gestisce un programma che disturba la peristalsi anche a chi in passato lo apprezzava ed un comico sessuomane e inacidito, relegato in rete periferica, che prende in prestito i titoli dei suoi spettacoli da autori della letteratura. L'imitatrice-attrice e presentatrice, invece, fa cinema, fa i documentari di successo. Questo serve a poter permettere ad un ex premier di dire a testa alta al popolo che nessuno censura la satira o fa liste di proscrizione.
Poi Casini, ospite di Vespa, si permette di dire che voleva tanto bene a Biagi come persona e apprezzava il professionista per la sua fede nella verità, anche se era un giornalista "scomodo", che ha dato fastidio a qualche potente.

Sono così dispiaciuta; forse anche delusa.