00 08/09/2007 20:08
CATANIA, 8 settembre 2007 - Minacce di morte per Gianluca Falsini. A rivelarlo è il legale del giocatore, Mattia Grassani, intervistato da "Radio Radio". Falsini, secondo quanto scrive il quotidiano "La Sicilia", risulterebbe coinvolto in un'inchiesta della Procura di Siracusa che sta indagando su un giro di scommesse nel mondo del calcio, inchiesta che toccherebbe anche la città di Catania. Proprio questa notizia sarebbe alla base delle minacce subite dal giocatore. "Nel corso dell'allenamento sono entrati due individui a volto scoperto e uno di loro, facendo riferimento alle notizie apparse sul quotidiano catanese, ha ripetutamente insultato Falsini, minacciandolo di morte qualora non fosse andato via dalla città", racconta Grassani. "Gli altri componenti della squadra - continua Grassani - sono stati già contattati dai carabinieri per poter individuare i due, cosa che non dovrebbe essere difficile dal momento che si tratta di soggetti che frequentano lo stadio e l'ambiente sportivo di Catania".
IL SILENZIO DELLA SOCIETA' - Grassani ha poi riferito che dopo l'episodio "Falsini si è rinchiuso nello spogliatoio aspettando che l'atmosfera si tranquillizzasse. In seguito - continua il legale - è tornato in albergo ed è partito per la toscana. Quando tornerà? Quando la situazione sarà migliorata e quando lui avrà superato psicologicamente questo episodio". Secondo Grassani, inoltre, le minacce a Falsini "sono episodi che lasciano sconcertati per la facilità con cui due individui possano fare irruzione nel corso di un allenamento di una squadra di serie A". Da parte della società etnea non c'è stato alcun commento all'episodio, fatto che viene commentato in questi termini da Grassani: "Prendo atto del silenzio della società, non lo condanno e non lo giustifico". Falsini è uno di quei tre giocatori (gli altri due sono il portiere Pantanelli e il centrocampista Biso) che nei giorni scorsi avevano denunciato per mobbing il club etneo. Lo scorso 23 agosto il Collegio arbitrale della Lega calcio ha dato ragione ai giocatori.