00 05/06/2007 19:02
Difficile fare un disco più brutto dell'Unpluggd dei Korn, dell'ultimo delirio degli Hella e della (futura ma già ascoltata) sterile sperimentazione dei Tomahawk. Cornell ci è riuscito. Non so come abbia fatto. Cosa gli sia preso è facile da intuire: la decadenza creativa che lo attanaglia dal 2002 in poi è semplicemente disarmante. Il suo continuo guardare al soul ed al blues, ma con risultati tanto vergognosi come questo, mi pare l'agitarsi di un cane ferito e malaticcio che sta per crollare ma non demorde. Insomma, ste canzonette androgine, con un gran bel niente dentro, con melodie che definire anonime si rischia di fare un gran complimento all'anonimato, con arrangiamenti per nulla curti e messi in mano a musicisti che non hanno mai avuto confidenza con concetti quali "buongusto" e "potenza" (non che volessi una roba detonante, ma certe dinamiche ed il suono della batteria hanno un deficit di energia palese), tutta sta roba da dare in pasto a chi rock vero non ne assume nemmeno pre-masticato, beh, fa cadere le braccia a terra. Un fallimento a tutto spiano, e non vedo luci in fondo al tunnel.