00 28/04/2007 14:36
Intendiamoci, non è che Tre metri sopra il cielo sia un capolavoro. Io facevo il confronto tra le due pellicole, senza peraltro avere letto nessuno dei due libri da cui sono tratte.
Una prima distinzione è nella recitazione degli attori, che danno una migliore performance nel primo film. Dal che se ne deduce che la colpa della piattezza recitativa nel secondo vada anche attribuita a Prietro.
Le scene chiave di "Ho voglia di te" mancano totalmente di emozionalità, i nudi sono obblighi di produzione e la macchina da presa si muove peggio che in una fiction tv.
In "Tre metri sopra il cielo" Lucini, che pure viene dal mondo degli spot, ha dimostrato, a mio modesto avviso, la capicità di una messa in scena in grado di risollevare le sorti di una storia banalotta. E' importante distinguere, secondo me regia e sceneggiatura. Valga l'esempio del film "L'ultima alba", quello con Burce Willis: la storia è quella che è, ma Fuqua aggiunge secondo me quel tocco in più idoneo a rendere il film vedibile. Per "tre metri sopra il cielo" è la stessa cosa. Non ho letto il libro, ma quotati opinionisti lo bollano come "cagata pazzasca". Lucini aveva in mano una sceneggiatura scritta dallo stesso autore del libro, in collaborazione con Teresa Ciabatti, gli stessi che hanno firmato quella di "Ho voglia di te". Quando parlo di piena riuscita del film non mi esprimo in termini assoluti, ma in quelli di migliore risultato possibile avendo una determinata base di partenza. Lucini, a mio avviso, ha fatto del suo meglio con quello che aveva a disposizione. Cosa che invece non ha fatto Prietro, il quale invece sembra che abbia lasciato che il film si facesse da solo. Con gli ovvi risultati.