00 14/03/2007 12:30
L’ultrà Moratti si nasconde

Tiene banco il turpiloquio del presidente, mentre spariscono le immagini incriminate. Il Milan: «Comportamento inqualificabile».

Il petroliere in versione ultrà ha aperto un post derby più venefico del pre e perfino del duran­te. Sollevando a fatica il telo piombato della censura al turpiloquio morattiano ­ che l’altra sera è pietosamente calato sul­le trasmissioni di Sky e curiosamente perfino di Mediaset si sono infatti rico­struite le dinamiche del labiale curvaiolo in tribuna vip. Alle ore 16.32, in concomitanza col rad­doppio di Ibrahimovic, il patron ha fat­to il gesto dell’ombrello, dispiegandolo al­l’indirizzo di un obiettivo certo bisognoso di proteggersi dalla pioggia d’improperi. Alle 16.39, allorché è ipotizzabile sia av­venuto un goffo aggancio di Ronaldo su cross di Cafu, è invece partita la raffica dello scandalo. «...vai a cagare stronzo...fi­glio di puttana...vai a cagare, Ronaldo...». Tale attestato di stima è stato irradiato in tempo reale su Direttissima, la no-stop di Mediaset Premium che segue le partite mandando in onda ciò che accade fuori dai campi.

Senonché, nel dopomatch è scattata una corsa all’insabbiamento, anomala specie in Mediaset laddove la polemica non avrebbe in teoria cozzato contro la li­nea aziendale, tanto che molti non l’han­no condivisa. Ufficialmente, non s’è volu­to calcare la mano alimentando un di­battito all’insegna del cattivo gusto. Uffi­ciosamente, mettiamola così, sarebbe giunto un input che invitava ad avere ri­guardo di Moratti e del suo club, con i quali è sempre meglio intrattenere buoni rapporti. Galliani ha prudentemente preferito evitare la polemica diretta: «Non voglio commentare il gesto di Moratti semplice­mente perché sono un ultrà come lui». Megafono del reale sentire rossonero si è dunque fatto Milan Channel: «Comportamen­to inqualificabile, gesti e parole non com­mentabili, incapacità di perdere - vedi Va­lencia - come di vincere. Su Moratti si è tolto il velo. Con Pellegrini, persona deliziosa, era un’al­tra storia. Hanno creato un clima cattivo, maleodorante. Mai si è arrivati a mo­menti orribili come quelli visti domenica. Lasciamo il presidente dei soliti onestoni nel suo mondo di parolacce e insulti. Del resto non si era scusato neanche per il pe­tardo a Dida, e ora si vanterà del suo bril­lante intervento». Difficile pensare che editoriali del genere nascano da strate­gie autonome dell’oratore di turno.

Fonte: TuttoSport