00 05/03/2007 18:37



ASSAGO (Milano), 4 marzo 2007 - Quando Abdallah Ahmed ha chiuso (con un gran muro) il secondo set, molti degli oltre 12.000 tifosi del Forum hanno capito che il digiuno di Treviso in questa manifestazione (coppa Italia ribattezzata Tim Cup) sarebbe durata solo un anno: 3-0 il finale e 25-20, 25-22, 25-13 i pazriali. La sconfitta di 12 mesi fa in semifinale con Piacenza (a Forlì) era da registrare nella categoria incidenti di percorso. Un altro imprevisto avrebbe potuto condizionare questa finale (la prima di Roma e l’11ª di Treviso), il guaio alla gamba destra di Valerio Vermiglio.
Ma per l’appunto il sostituto che arriva dall’Egitto (e soprattutto l’atteggiamento dei compagni) ha vanificato ogni sforzo di Roma che ha fatto molto meno che nei giorni scorsi, in ogni caso non abbastanza per provare a impensierire i campioni d’Europa, tornati in queste ultime due settimane i veri protagonisti prima con il passaggio del turno in Champions League e poi appunto con la quinta vittoria in coppa Italia, a distanza di 14 anni dalla prima, conquistata a Napoli contro il Maxicono Parma.
Contro questo Sisley la M.Roma dopo un avvio ben augurante (8-5) si è trovata spesso a disagio non riuscendo più a imporre il proprio gioco e trovandosi quasi sempre a inseguire. Serniotti ha cambiato tutte le sue carte dando un po’ di fiato a Paolo Tofoli (3 gare in una settimana iniziano a farsi sentire?) inserendo il giovane Zaitsev. Ha cercato di minare le sicurezze di Treviso con un servizio aggressivo, ma non c’è mai riuscita. Al contrario la squadra allenata da Daniele Bagnoli (6 coppe Italia è il recordman) ha fatto quadrato attorno alla sue presunte debolezze (l’assenza di Vermiglio) e ha finito con lo schiantare la resistenza dei romani che nell’ultimo set sono stati letteralmente travolti. Treviso c’è, eccome.

Gazzetta