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Re:

Scritto da: brontoletta 03/02/2007 22.00
Mio figlio 'grande' (13 anni) gioca a basket e oggi pomeriggio la sua squadra ha partecipato ad una partita del campionato FIP. Prima di iniziare, l'arbitro ha fatto osservare un minuto di silenzio alle squadre ed al pubblico, composto in prevalenza di parenti strettissimi dei giocatori, in memoria dell'Ispettore Capo Raciti e perché si riflettesse su questo modo deteriore di fare il tifo sportivo.
E' incredibile quanto sia lungo un minuto, in piedi, nel silenzio assoluto.
E' incredibile quanto sia breve una sera, se viene troncata una vita e se tanta distruzione viene fatta in una porzione di città.
Durante la partita, però, ho sentito la 'tifoseria' gridare cose poco carine ai giocatori della formazione avversaria ed apprezzamenti sull'arbitro e sulla sua vita familiare: anche queste sono forme di violenza che avvelenano lo sport e credo abbiano la stessa radice di chi, poi, prepara magari una bomba-carta.
Magari sarebbe il caso di smettere di sfogare le proprie frustrazioni esistenziali e il proprio essere una nullità sociale distruggendo ed uccidendo.




riquoto tutto in totale approvazione...e incomincio da me a farmi un bell'esame di coscienza

[Modificato da skagpaul 04/02/2007 14.36]