Il Cibicida Rock Addicted Since 2002 - www.forum.ilcibicida.com

Dramma in diretta a Tg2 10 minuti

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Prof V
    Post: 8.436
    Post: 6.843
    Registrato il: 13/10/2003
    Sesso: Maschile
    Grado: Moderatore
    Livello: Master
    00 08/12/2006 00:43
    ROMA - Dramma in diretta questa sera a "Tg2 dieci minuti", dove Nicola De Martino, che solo pochi giorni fa ha potuto rivedere il figlio Luca dopo anni di separazione, a causa dei dissidi con la moglie, ha minacciato di darsi fuoco. L'uomo, incoronato papà dell'anno 2007 dall'Associazione 'Figli negati', voleva così denunciare la condizione della "custodia esclusiva" dei figli di genitori separati.

    A un certo punto della trasmissione De Martino ha tirato fuori una boccetta che, a suo dire conteneva benzina, intimando al conduttore Maurizio Martinelli di fargli leggere il suo documento altrimenti si sarebbe dato fuoco. Poi ha impugnato un accendino. Per bloccarlo sono dovute intervenire due persone che lo hanno costretto a ritornare al suo posto.

    Questo il racconto di Martinelli: "L'uomo ha tirato fuori dall'interno della giacca, un flacone bianco, forse una bottiglia di shampoo, si è versato il contenuto sul petto, poi ha preso un accendino e un pezzo di carta minacciando di darsi fuoco. A quel punto siamo riusciti a togliergli l'accendino mentre De Martino chiedeva di leggere due o tre cartelle con alcune richieste di carattere normativo. Ma sono riuscito a convincerlo a sintetizzarle in alcuni punti".

    Una scena drammatica avvenuta davanti agli occhi del figlio di De Martino. "Un gesto che dimenticherai presto, mi auguro", ha detto Martinelli al diciottenne. Che ha sussurrato al padre: "Non farlo mai più". "Chiedo scusa, ma io l'ho fatto per gli altri, non per me", ha replicato De Martino. Che in serata ha aggiunto: "Il mio è stato un gesto disperato,
    frutto della mia sofferenza. Non sono diabolico - ha però puntualizzato - sono soltanto un padre che ha sofferto tantissimo. Ora sparirò dalla scena, per me era importante mandare un segnale. Un segnale di speranza rivolto agli altri genitori".

    De Martino e suo figlio Luca, ora maggiorenne, si erano riabbracciati cinque giorni fa dopo 13 anni di separazione. Il ragazzo era stato portato in Australia dalla madre (italo-australiana) quando aveva cinque anni, senza che il marito ne fosse al corrente, e da allora padre e figlio non si incontravano. Per la sua custodia era divampata una feroce battaglia legale nella quale De Martino aveva impegnato tutti i suoi
    averi ("mi sono rovinato", senza risultato.

    Secco il commento di Giorgio Ceccarelli, presidente dell'associazione Figli negati, di cui fa parte, in qualità di militante, anche Nicola De Martino: "Condanno il gesto, ma non il papà. Questo gesto ha ucciso la nostra
    causa ma comprendo la persona perché è sotto stress, non vedeva il figlio da anni".

    Mentre il direttore del Tg2 Mauro Mazza ha parlato di "dieci momenti di appressione".

    (7 dicembre 2006)

    www.repubblica.it
  • brontoletta
    00 08/12/2006 01:02
    Ma che bravo questo padre dell'anno! 13 anni ad aspettare di riabbracciare il figlio per poi infliggergli un trauma di qs genere?
    Certo, ora il ragazzo ha 18 anni ed è maggiorenne, quindi nessuno potrà impedirgli di vederlo anche se il padre fa certe str.... sciocchezze!
    Mi scusino coloro che la pensano diversamente, ma un gesto di questo genere vanifica l'eventuale credibilità della battaglia precedente.
    "Per me era importante mandare un segnale. Un segnale di speranza rivolto agli altri genitori"
    Non riesco a capire come un segnale di speranza possa passare attraverso una minaccia di suicidio plateale.