La moglie del soldato

("The Crying Game", GB, 1992)
Regia di Neil Jordan
Cast: Stephen Rea, Jay Davidson, Miranda Richardson, Forrest Whitaker

Un commando dell'IRA uccide un soldato nero inglese, Jody, per ottenere un riscatto, ma prima di essere ucciso, l'uomo chiede al suo esecutore, Fergus, di portare un estremo messaggio d'amore alla sua donna, Dil. Il terrorista trova Dil, parrucchiera appassionata di karaoke (il suo cavallo di battaglia è la canzone che dà il titolo originale al film, "The Crying Game"), e lentamente se ne innamora, nascondendole però la verità. Ma anche Dil nasconde a Fergus la verità che la riguarda... Quando scoppia la recrudescenza irlandese, il coinvolgimento di Fergus mette in pericolo anche Dil.
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Vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura originale a Neil Jordan.
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Personalmente, trovo che "La moglie del soldato" sia un film struggente e trovo sorprendete soprattutto la rivelazione del talento dell'allora esordiente Jay Davidson (poi visto in "Stargate" ed eclissatosi rapidamente), che dà vita ad un transgender di eccezionale eleganza e mistero. Il finale della pellicola delude alquanto, poiché frettoloso e frenetico, ma la parte centrale è molto valida per come osa affrontare la tematica dell'amore, del desiderio e della sessualità, raccontando una storia possibilmente realistica.

rispondo con notevole ritardo:

è un film magistrale, diretto alla perfezione e con un cast che dà il meglio di sè. incentrato sulla natura dei personaggi, ci regala dei momenti di intensa riflessione.

Ma Jay Davidson che fine ha fatto?

L'internet movie data base (clicca qui) dice che Jaye Davidson è tornato a fare il lavoro che faceva prima di girare "La moglie del soldato", cioè l'assistente di moda.

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Scritto da: ActiasLuna 23/06/2006 22.37
L'internet movie data base (clicca qui) dice che Jaye Davidson è tornato a fare il lavoro che faceva prima di girare "La moglie del soldato", cioè l'assistente di moda.

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povero lui.

Come possiamo dirlo? Magari è felice più di prima lontano dai set. Poveri noi, piuttosto! E' probabile che sia una perdita per noi non poter vedere all'opera un transgender di grande fascino e raro talento recitativo come Davidson e, tuttavia, credo che nel cinema odierno mancherebbero ruoli adatti, data la scarsa originalità dei copioni che c'è in giro (ne sono convinta).