00 04/05/2006 14:14
La guerra che verrà

La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
egualmente.
(Bertold Brecht)

A modo mio ho cercato di parlarne e di esprimere la mia opinione in merito.
Sono contraria alla guerra come metodo di soluzione delle controversie tra Stati, Nazioni e culture, lo sono da sempre e in modo assoluto.
Nella mia storia personale, che certo qui non rileva, non è stato molto facile sostenere questa convinzione, ma è una delle poche questioni sulle quali le mie opinioni sono rimaste fisse nel tempo.
Sono assolutamente sorpresa dal notare come politici, di vari Stati, appartenenti ad una generazione (precedente la mia) che ha marciato e dimostrato per la cessazione dei conflitti in Viet-Nam e per il disarmo, oggi siano indifferenti e rassegnati alla prospettiva di muovere eserciti contro altri Stati, di inviare Forze multinazionali in zone belligeranti.
Devo essermi persa qualcosa.