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E' morta Alida Valli

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    Askani
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    00 22/04/2006 17:37
    ROMA - L'attrice Alida Valli è morta stamani a Roma alle 5.30. Lunedi' mattina alle 10 i funerali in Campidoglio, voluti dal sindaco di Roma Walter Veltroni. Seguira' alle 15, sempre in Campidoglio, una commemorazione dell'attrice alla presenza delle alte cariche dello Stato.

    ALIDA VALLI ICONA DEL CINEMA ITALIANO
    Alida Valli, nome d'arte di Alida Maria Laura Altenburger baronessa di Marckenstein e Frauenberg, nata a Pola il 31 maggio del 1921 e morta stamani a Roma all'età di 85 anni, esordì sullo schermo 1936 con il film 'I due sergenti'. Divenne subito, per la classe, bellezza, fascino e soprattutto sorriso, una delle attrici più popolari del cinema dei 'telefoni bianchi'. Ma fu, allo stesso tempo, per le sue apparizioni brillanti in film sentimentali (erano gli anni '40, tempo di 'Assenza ingiustificatà) la fidanzata sognata da tutti gli italiani.

    Si dice che il fortunato pseudonimo Valli , da lei preso nel 1936 per il secondo film, venne scelto consultando a caso un elenco telefonico. La madre di Alida Valli, Silvia Obrekar, era nata a Pola da genitori l'uno proveniente da Lubiana e l'altra, Virginia della Martina, di antica famiglia di Pola. Il padre, il barone Gino Altenburger, era nato invece a Trento, da una Tomasi nativa di Rovereto.

    La storia di Alida Valli la si può dividere in diverse fasi. La prima riguarda la guerra, quando girava film come 'Luce nelle tenebre', 'Catene invisibili', 'Stasera niente di nuovo' , e diventava popolarissima con 'Noi vivi' e 'Addio Kira', dal romanzo di Any Rand.

    Una seconda fase riguarda invece il dopoguerra quando, trasferitasi a Hollywood, arrivò alla corte di Alfred Hitchcock per girare 'Il caso Paradine' a fianco di Gregory Peck. Una terza fase, infine, la vede in inteso rapporto con i grandi autori del cinema italiano: impareggiabile interprete nel 1954 di 'Senso' di Luchino Visconti (la sua contessa Serpieri resta nell'immaginario collettivo) e de 'Il grido' di Michelangelo Antonioni.

    Un'attrice che dai primi ruoli spensierati era passata con pienezza di mezzi a forti spessori drammatici. Un'altra fase ancora è stata quella che l'ha vista impegnata con Valerio Zurlini per 'La prima notte di quiete', con Bernardo Bertolucci per 'Strategia del ragno',con Pier Paolo Pasolini per 'Edipo Re', con Dario Argento per 'Suspiria', con Roberto Benigni per 'Berlinguer, ti voglio bene'. Ma per lei non ci furono solo film italiani: richiestissima all'estero per pellicole come 'Il terzo uomo' di Carol Reed, accanto a Joseph Cotten e Orson Welles, 'L'inverno ti farà tornaré, 'I dialoghi delle Carmelitane', dal dramma di Bernanos.

    Alida Valli ha attraversato in oltre cinquant'anni tutte le stagioni del nostro cinema, sempre brava, sempre estranea ad atteggiamenti divistici. Instancabile e sempre animata da un sorriso dolce e garbato. La Valli non fu solo una diva per il pubblico cinematografico, ma amò il teatro forse più dello stesso cinema.

    Si può dire che la drammaturgia è stata la sua seconda grande passione. Interprete affascinante di commedie di James, Camus, Ibsen, D'Annunzio. Non ha mancato di recitare anche in inglese in un 'Enrico IV' di Pirandello dato in America con Burges Meredith.

    Insomma una vera professionista con una vita sentimentale piuttosto tormentata (divorziata dal marito, il musicista Oscar De Mejo con cui ha avuto un figlio) e a cui non sono mancati anche problemi economici. Nel 2004 l'attrice è stata costretta, per vivere, a beneficiare della legge Bacchelli.

    Negli ultimi anni aveva partecipato al film di Giuseppe Bertolucci dal titolo 'Il dolce rumore della vita' (1999), e ad una coproduzione italiana- tedesca-spagnola-danese girato a Siviglia nel 2001, dal titolo Semana Santa di Pepe Danquart. Tra i premi ricevuti dall'attrice, nel 1982 il David di Donatello come migliore attrice non protagonista per 'La caduta degli angeli ribelli'; nel 1991 il David alla carriera e, nel 1997, il Leone d'Oro per il suo contributo al successo del cinema italiano.

    Nel 1995 vengono pubblicate due sue biografie, 'Il romanzo di Alida Valli' di Lorenzo Pellizzari e Claudio Valentinetti, edizioni Garzanti, e 'Alida Valli' di Ernesto G. Laura e Maurizio Porro (Gremese Editore).
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    ActiasLuna
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    00 22/04/2006 19:08
    Sono molto dispiaciuta.
    Era un'attrice di raro fascino e aveva un incarnato perfetto.
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    Prof V
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    00 23/04/2006 03:53
    hitchcock, rossellini e antonioni. ho detto tutto.
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    dudley starks
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    00 23/04/2006 21:59
    Hai ragione Prof…bravissima ne Il caso Paradine di Hitchcock, memorabile in Senso di Visconti.

    [SM=x245517]
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    filmleo.Leo
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    00 24/04/2006 19:10
    Tra le attrici italiane del passato, la mia preferita. E poi... chi è stata più bella di lei?

  • brontoletta
    00 24/04/2006 19:31
    Hai ragione, Leo: bellissima.
    Modello ispiratore di abbigliamento e pettinatura: i suoi splendidi capelli acconciati in onde morbide erano, per l'appunto, detti alla "Alida Valli". L'ho imparato dalla mia attempata e dolcissima madre che aveva la sua stessa età.