PARMA - "Ne hai abbastanza?" è questa la scritta trovata in mattinata sull'asfalto della strada che porta all'abitazione degli Onofri di Casalbaroncolo, alle porte di Parma, dove il 2 marzo scorso è stato rapito il piccolo Tommaso. La scritta, apparentemente fatta con spray di colore bianco, è circa a 200 metri dalla casa.
Non è detto ovviamente che si tratti con certezza di un messaggio dei rapitori, perché potrebbe pure essere opera di qualche imbecille: in ogni caso il gesto è inquietante e pure rischioso, visto che dal giorno del sequestro la zona, anche di notte, è spesso controllata da auto della polizia e dei carabinieri. Più volte, infatti, in questi giorni, anche a semplici cronisti che gironzolavano per le vie fra i campi è capitato di essere controllati dalle forze dell'ordine. Non è ancora chiaro quando sia stata fatta la scritta, ma certo è che ieri chi è stato a Casalbaroncolo non l'ha vista.
"Se vogliono qualcosa, me lo devono fare sapere, perché sono pronto a qualsiasi cosa": sono le parole pronunciate da Poalo Onofri, papà di Tommaso, subito dopo la scoperta della scritta vicina a Casalbaroncolo. Anche Onofri non può essere sicuro della mano che ha fatto la scritta: "l' autore di questo gesto aberrante - ha però spiegato - è stato plagiato da chi ha rapito mio figlio". La scritta è stata trovata intorno alle otto da una pattuglia della polizia anticrimine.
IL PAPA' INCONTRA SENSITIVA, 'TOMMY E' VIVO'
Già viste la scorsa settimana, fra le polemiche della Procura, le ricerche del piccolo Tommaso pilotate da una medium, che spedì i sommozzatori nel fiume Magra, Paolo Onofri, papà del bimbo, ha incontrato per oltre un'ora una sensitiva, Maria Rosa Busi: incontro avvenuto su richiesta della famiglia secondo la stessa medium, per sua iniziativa, invece, secondo i genitori del bambino di 18 mesi rapito la sera del 2 marzo scorso alle porte di Parma.
"Il bambino è vivo e i rapitori si faranno sentire presto", ha confidato la sensitiva a chi le ha parlato dopo l' incontro. Un po' di fiducia anche nelle parole di Onofri, che ha parlato di "cauto ottimismo sul bambino. E spero che si concluda in tempi brevi". E dire che, dopo il fallimentare tentativo di ricerche nel fiume Magra, fra Parma, Massa Carrara e La Spezia, la stessa famiglia aveva chiuso la porta a maghi, cartomanti e medium, depositando tutte le proprie speranze nel lavoro degli investigatori, più volte elogiati.
A incontrare la sensitiva sono stati il papà e l'avvocato Claudia Pezzoni, amica di famiglia e legale di Onofri nell' inchiesta sul possesso di immagini pedo-pornografiche. La mamma - secondo quanto riferito della medium - non ha partecipato all' incontro perché non si sentiva bene. Nel colloquio con la sensitiva, comunque, non è arrivata nessuna novità clamorosa che possa avvicinare papà e mamma al piccolo Tommy: "Non ha fatto rivelazioni - ha detto ancora il papà di Tommaso - ma ha dato indicazioni che ci potevano stare".
Qualche parola fiduciosa che, in certi momenti, può soccorrere un animo macinato da 23 giorni senza il proprio bambino. Circa le ultime indiscrezioni sull'inchiesta, Onofri si è limitato a dire che "le ho lette sul giornale". Che siano solo indiscrezioni e non notizie precise, ovviamente, non è fatto suo: "Evidentemente (gli investigatori, ndr) stanno seguendo delle piste delicate".
Il setaccio della pianura fra la città emiliana e il Po continua, così come continua la ricerca di due persone che potrebbero dare un contributo alle indagini. Intanto, secondo fonti investigative, nei giorni scorsi una donna cui gli inquirenti erano interessati è stata rintracciata in Germania: nessuno però - e in questa delicata vicenda è ormai una consuetudine - ha voluto ufficialmente confermare o smentire l'indiscrezione.
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