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Meet THE RESIDENTS: gli Assassini del Pop!

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    -Vertigo-
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    00 10/03/2006 15:21
    Si formarono negli USA all'inizio degli anni '70, e solo grazie all'esplosione del punk, e all'avvento del post-punk e new wave la loro musica sarebbe stata apprezzata.
    Il loro è un autentico attacco alla musica "pop", su tutti i fronti: i nomi dei componenti della band sconosciuti, i loro volti anche (tra i loro camouflage migliori le maschere a forma di bulbo oculare); una musica fatta di sonorità aliene, di continue decostruzioni, di trasgressioni e comiche degne di Zappa, di bizzarrie e trovate geniali, sempre affiancate dal progresso della tecnologia. Il tutto all'insegna del "low-profile", di quella "Teoria dell'Oscurità" che abbraccerà quasi tutti i loro lavori e persino la loro uscita su un mercato almeno agli esordi molto ridotto (la loro casa discografica indipendente si chiamava "Ralph").
    In questi giorni sto completando la loro discografia.
    Ecco 3 dischi che posso cominciare col consigliare a chi non conosce questo gruppo:

    L'inquietante, gelido, ESKIMO, del 1979



    Quello che unanimamente (o quasi) viene considerato il loro capolavoro, il metafisico e surreale NOT AVAILABLE, del 1978



    E il loro primo bizzarro LP, MEET THE RESIDENTS (la cui copertina dice tutto), del 1974


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    -Vertigo-
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    00 11/03/2006 15:12
    LA TRILOGIA DELLA TALPA (1981 - 1985)
    Al di là dei capolavori sopra citati, che hanno trovato la critica abbastanza compatta nel giudicarli tali, penso sia importante porre attenzione sulla cosiddetta "Trilogia della Talpa" dei Residents, lavoro che li occupò dall'81 all'85.
    Questa trilogia è a carattere narrativo, e si basa sulla storia di un gruppo di scavatori che, a causa di avverse condizioni climatiche, va via dal proprio paese ritrovandosi in una terra dominata da uomini e macchine. Al di là dell'importante metafora socio-politica, è opportuno in questa sede sottolineare l'aspetto musicale: il sound dei Residents, tra i più sperimentali non solo degli anni'70, ma anche degli anni '80, si basa su collages che mescolano musica industriale, operetta, classica, jazz, post-industriale.
    La prima parte della trilogia, MARK OF THE MOLE (1982), di ottima fattura, può risultare forse troppo pretenziosa per la grandezza delle tematiche e dei generi affrontati, ma risulta uno dei lavori più interessanti della band. Con THE TUNES OF TWO CITIES (1982) assistiamo allo scontro tra due civiltà musicali diverse (una improntata sul jazz e il teatro, l'altra sul sound industriale), si risolve in un'alternanza di due generi differenti che solo nell'ultimo brano si riconciliano.
    Ma il vero capolavoro (e a parer mio uno dei più grandi dischi di sempre!), è la terza parte della trilogia (che i Residents "ovviamente" chiamarono parte 4 [SM=g27964] ), THE BIG BUBBLE (1985): un disco altamente sperimentale, soprattutto dal punto di vista vocale, dove il gruppo, facendo anche tesoro di Zappa, abbandona i "cori alieni" di ESKIMO, e ne ricrea altri, meno ancestrali, e più terreni e primitivi, basati su un linguaggio totalmente reinventato; la musica, che va oltre il genere industriale per il mix che riesce a creare, è piena di soprese e suspense, e incoraggia una drammaticità e un senso di tragedia che raramente un'opera che tocca anche il "comico" riesce a creare.
    Qui di seguito le copertine dei 3 dischi:






    [Modificato da -Vertigo- 11/03/2006 16.07]

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    00 16/03/2006 18:16
    Guarda, i Residents sono immensi e basta. Not Available è quello che mi piace di più, uno dei miei dischi preferiti di sempre, però non sono tanto certo che sia considerano unanimamente il loro capolavoro, di certo non è quello più conosciuto
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    00 17/03/2006 11:53
    Re:

    Scritto da: Eu Amnesiac 16/03/2006 18.16
    Guarda, i Residents sono immensi e basta. Not Available è quello che mi piace di più, uno dei miei dischi preferiti di sempre, però non sono tanto certo che sia considerano unanimamente il loro capolavoro, di certo non è quello più conosciuto




    ogni tanto eugenio dice cose giuste.
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    [SM=x245560]