BANANA YOSHIMOTO

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Scritto da: Prof V 09/02/2006 1.32
mmm non era la corea del nord?

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Dici? Può essere... nord... sud... dipende tutto da come giri la cartina...

hai detto una cosa bellissima. ti voglio bene.

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Scritto da: Prof V 09/02/2006 1.35
hai detto una cosa bellissima. ti voglio bene.

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Grazie. Io ti stimo.

no davvero, hai compreso e fatto tuo, il logos yoshimotiano.

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Scritto da: Prof V 09/02/2006 1.38
no davvero, hai compreso e fatto tuo, il logos yoshimotiano.

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Non è una novità per me, colleziono logos da anni.

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Scritto da: Emanuele Brunetto 09/02/2006 1.33


Dici? Può essere... nord... sud... dipende tutto da come giri la cartina...

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sono orgogliosa di avere un legame di sangue con te.troppo saggio.

della yoshimoto ho letto solo "presagio triste", pur non essendo brutto, trovo che non mi abbia lasciato nulla a livello di sensazioni

non ho ancora letto il libro che citi, ma cos'è che non ti ha convinta? la storia o proprio lo stile?

Lo stile dello Yoshimoto è intrigante. Qllo ke nn mi ha convinta è stata la trama, non ke fosse brutta, ma eccessivamente immersa in un'area surreale...
Sn solita immedisamarmi in qualke xsonaggio dei libri che leggo, ma questo non è avvenuto x ness1 dei xsonaggi di questa trama...

alla fine è 1 fatto di mio gusto xsonale...

capito! per quanto riguarda lo stile concordo con te in pieno!
per il resto, molti suoi libri sono caratterizzati da un'atmosfera surreale; le descizioni sono quasi impalpabili, è tutto molto astratto, si basa sulle sensazioni, cioè questo è quello che ho notato io nei libri che ho letto...se qualcuno ha qualcosa da dire, aggiungere o contestare ne sarò felice!!

"N.P." è il libro che segue Kitchen, ripropone la viva e inquieta sensibilità di un'istanza narrante che sa cogliere nelle pieghe del reale e delle relazioni umane i momenti più fugaci ma intensi, dove felicità e melanconia si confondono fra loro divenendo spesso un'unica cosa. Da qui la rappresentazione di un mondo dove il reale sembra stemperarsi nel sogno, nel ricordo, nella finzione e dove le parole diventano colori. Non a caso i tre giovani che circondano la protagonista appaiono ai suoi occhi più come creature romanzesche che come individui reali. Rispetto a "Kitchen*, la novità di "N.P." sembra risiedere in una struttura più organica, nel ricorso a una storia che talvolta ha l'andamento di un thriller, nell'interrogarsi sul mistero del un racconto. Banana ci parla di amore e morte, incesto e omosessualità, letteratura e vita.

(questo lo consiglio, a chi ama il genere)

La sensazione nel leggere la Yoshimoto è di realtà intangibile. Una dimensione onirica che sfocia nella vita di tutti i giorni.
La Yoshimoto è una scrittrice da seguire.

Il suo stile è caratterizzato da un linguaggio intimo e semplice ed è particolarmente apprezzato dai giovani che bene sanno cogliere la solitudine e il dolore del crescere tra i temi affrontati nei suoi testi.

si da seguire anche secondo me