00 25/11/2005 21:06
Premessa:non ho letto il libro(condizione migliore per giudicare il film e non la sua trasposizione)...

Il tema centrale,attraverso un'impianto da road-movie, è la ricerca delle proprie radici, della origini, della propria storia.
Il regista confeziona un opera prima degna di nota, con scelte registiche originali, in sintonia con lo spirito del viaggio che il protagonista,Jonathan, compie insieme ai suoi accompagnatori-guide, prima picaresco e surreale, poi sempre più drammatico e toccante. Una ricerca del passato su due livelli, quella di Jonathan e quella di Alex, che porterà a un esito che li accomunerà.
Lo spirito dell'est europa, molto "kusturicano" aleggia su tutto il film, mischiato ad un umorismo di marca yiddish...
Grande fotografia, splendidi i paesaggi ucraini, e scelta degli attori("Frodo" Wood offre una faccia incorniciata da occhiali a culo di bottiglia e un'espressione imperturbabile di fronte ad ogni evento mentre le due guide sono impagabili...).
L'unico appunto che, a mio giudizio, si può appuntare alle scelte registiche è lo stacco netto tra i de registri emozionali della storia; ma questo può essere stata una scelta voluta e rimarcata per far risaltare ancora di più il significato ultimo della vicenda.
Insomma:un'interessante divagazione sulla Memoria, sulla necessità di ricordare le proprie storie che vanno a comporre la Storia.