00 14/12/2005 14:24
Che tipo di libro e' questo?
Innanzitutto e' straordinaria la sua "architettura": stupefacente l'insieme dei capitoli, la successione tra le varie generazioni, ma soprattutto le altalene tra le varie "dimensioni".
H. imbastisce un libro nel futuro che ritorna nel passato e lo fa con l'avvincente nostalgia "umana."

cosa e' l'uomo, sembra questa l'ultima domanda, anzi, la prima di tutto il libro.
H. si rifa' a Nietzsche spesso e volentieri e cita da lui: "L'uomo non e' un "tipo" fisso".
Queste parole sono il motivo di tutta l'opera.
Se l'uomo e' solo un ponte tra quello che e' stato e sara' in futuro, allora, tutta la sua morale, e la sua tavola dei valori, saranno in perenne mutamento.
Muteranno le considerazioni, i significati, i desideri,le angosce, ma soprattutto muteranno le percezioni della vita.
L'anelito ultimo della vita e' la felicita': H. lo ripete spesso, lo fa dire ai suoi personaggi, ma pone un dubbio: e' possibile la felicita' in una vita eterna, o questa felicita' e' connaturata proprio alla finitudine di essa?
Daniel 1 l'ha cercata per tutta la vita: l'ha trasmutata in piacere fisico, nel sesso, come se questo fosse l'unico rimedio all'impossibilita' di trovarla.
Il piacere puramente fisico, e' all'inverso,l'inizio del decadimento generale.
I Neoumani, prendono avvio proprio da questa ricerca spasmodica della felicita' del nulla.
Dove c'e' solo sesso, la' c'e' solo il nulla e non per niente viene citato Heidegger che sostine che il Nulla annienta.
Il piacere, sostituto di ogni altro significato, non puo' portare che ad una umanita' privata del proprio significato piu' profondo e sentito.
I Futuri sono e saranno l'approdo nel porto del "non senso."
Forse....