00 06/06/2005 00:22
La musica è un prodotto destinato al commercio, ma non un prodotto commerciale. Non è oppressa dal mercato, nè sommersa dal desiderio di vendite, la musica è arte e in quanto tale nasce libera. Che poi un artista si ponga anche il problema di vendere, mi pare ovvio, deve pur guadagnarsi il pane, no? Ma ciò non vuol dire che, rivolgendo uno sguardo al commercio, plasmi il suo lavoro su di esso. Ed è invece quando questo avviene, che si diventa "commerciali":il "commerciale alternativo" necessita quasi delle stesse cose del "commerciale standard", ovverossia melodie che entrano in testa in pochi ascolti, dirette, strutture semplici della forma canzone (es. strofa, ritornello, strofa, ritornello, assolo, ritornello).
Risposte nuove? Non credo, le risposte sono sempre quelle, le parole usate, magari, cambiano.

[Modificato da Kazufai 06/06/2005 0.22]