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Re: Re:

Scritto da: giuseppe faraci 17/06/2005 8.40


Scienza e benessere vanno di pari passo se non calpestano principi e valori morali sui quali una società civile deve essere fondata. Pensiamo agli OGM, alle clonazioni di esseri viventi, agli esperimenti su scimmie, mucche e quant'altro. Ma verso che schifo di mondo stiamo andando? Ma questa è scienza o il laboratorio di Fankenstein? I bambini si fanno, non si scelgono su un catalogo. Se si continua di questo passo mi immagino la scena tra qualche anno in un supermercato:"Mi dia due etti di bresaola, un detersivo per piatti e quel bambino li in fondo, si quello biondino con gli occhi verdi..."





Comprendo la tua idea di fondo e in buona sostanza la condivido soprattutto per quanto riguarda OGM etc.
Tuttavia credo che nel caso specifico del referendum la questione sia un tantino diversa. Non penso si tratti di avere un figlio biondo piuttosto che castano, quanto invece sano piuttosto che malato. La scienza ci pone di fronte un grande potere e quindi una grande responsabilità, tuttavia non è solo negativo questo potere, dipende come decidiamo di utilizzarlo. L'esempio più immediato che mi viene in mente ce lo offre proprio la realtà siciliana: da queste parti come si sa, molti sono portatori sani di talassemia, se però in una coppia sono entrambi i portatori sani, si ha un altissimo livello di probabilità che il figlio nasca malato, sia costretto a sofferenze assurde per poi morire giovanissimo. Oggi la medicina ci offre la possibilità di selezionare quei geni che lo farebbero nascere sano piuttosto che malato. Sinceramente non ci vedo nulla di così mostruoso, la mostruosità sta invece nel fatto che la legge ti obblighi a mettere al mondo malati terminali. Inoltre la cosa e' altrettanto ridicola se si pensa che basta andare a Malta, Spagna, Slovenia, (solo per citare i piu' vicini), per sottoporsi a questi trattamenti. Detto in altre parole, i ricchi non correranno di certo questi rischi e daranno i loro soldi alla ricerca straniera o a quei medici italiani fuggiti all'estero; i poveri potranno serenamente morire sotto la forca di quei citrulli raccomandati che ci rimarranno.